33° Festival Internazionale di Musica Sacra
Progetto triennale Caritas et Amor. Incontri di culture religiose

I CANTORI GREGORIANI
Domenica 3 novembre, ore 15.30
Duomo Concattedrale di Pordenone
DEUS CARITAS EST
Angelo Corno Enrico De Capitani Giorgio Merli Alessandro Riganti Francesco Spadari Roberto Spremulli
Al Festival internazionale di Musica Sacra di Pordenone fa tappa quest’anno il celeberrimo Ensemble vocale fondato e direttore dal musicologo Fulvio Rampi: un programma strettamente legato al filo rosso 2024, “Caritas”, con la partecipazione straordinaria dell’attore Paolo Bessegato voce recitante.

Il concerto è liberamente aperto al pubblico, prenotazioni musicapordenone.it

È una formazione ormai leggendaria quella dei Cantori Gregoriani, l’Ensemble fondato e diretto da Fulvio Rampi, già Maestro di Cappella della Cattedrale di Cremona, attuale direttore del Coro Sicardo di Cremona e docente di Prepolifonia al Conservatorio di Torino. Dal 1985 i Cantori, gruppo vocale a voci virili, si dedicano in modo esclusivo alla divulgazione ed esecuzione del canto gregoriano, e domenica 3 novembre, alle 15.30 nel Duomo Concattedrale di Pordenone, saranno in scena per una nuova e importante tappa del 33° Festival Internazionale di Musica Sacra promossa da Presenza e Cultura con il Centro Iniziative Culturali Pordenone, diretto dai Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai. Come sempre l’ingresso al concerto è aperto liberamente al pubblico, prenotazioni musicapordenone.it

I Cantori Gregoriani – al secolo Angelo Corno, Enrico De Capitani, Giorgio Merli, Alessandro Riganti, Francesco Spadari e Roberto Spremulli – sono tutti specialisti e studiosi del loro repertorio, per questo vantano una proposta esecutiva che si fonda sull’indagine delle antiche fonti manoscritte risalenti al Medioevo, in particolare ai secoli centrali, X e XI. La proposta interpretativa dei Cantori evidenzia, attraverso gli strumenti propri della semiologia, la forza espressiva del canto gregoriano, quindi la corretta esecuzione musicale dell’antica tradizione esegetica dei sacri testi. A Pordenone i Canti saranno intercalati da letture tratte dal libro Francesco e l’infinitamente piccolo di Christian Bobin, a cura dell’attore Paolo Bessegato, personalità fra le più note del teatro e della televisione italiana, impegnato quale voce recitante, prezioso tessuto connettivo fra un’esecuzione e l’altra dei Cantori. “Deus Caritas est”, richiamo alla prima Enciclica di Papa Benedetto XVI uscita nel 2005, sarà filo rosso della serata, un tema centrale per la 33^ edizione del Festival internazionale di Musica Sacra che quest’anno ha scelto proprio la “Caritas” come suo motivo ispiratore. Dopo il Responsorium Magnus Sanctus Paulus e le Antiphona iniziali (Saule, Saule, Libenter Gloriabor) il concerto si snoderà attraverso molte tappe capaci di ricreare l’atnosfera di suggestione e ispirata meditazione del repertorio gregoriano. E il programma si focalizza in particolare sulla meditazione che il canto gregoriano ha riservato ai testi di Paolo, «dai quali ha attinto – spiega Fulvio Rampi – con una certa parsimonia e con magistrale sapienza. Emergono così alcuni fra i temi centrali della vita e della predicazione dell’apostolo delle genti, dalla sua conversione (Ant. Saule, Saule) alla conclusione della sua unica e sofferta esperienza di fede (Resp. Bonum certamen). Ma è l’evento pasquale del Crocefisso-Risorto ad imporsi costantemente come centro assoluto della sua vicenda e del suo pensiero; è proprio nel paradosso della croce, nell’estremo abbandono di Cristo e nella sua resurrezione che Paolo vede il destino di salvezza dell’uomo. Il messaggio centrale di Paolo è la conoscenza, anzi, la “sovraconoscenza” di Cristo, intesa non come puro esercizio intellettuale o filosofico, ma esattamente al contrario, come sinonimo di “Caritas”, ossia di amore (Ant. Maneant in vobis, In Caritas Dei). E chi canta il gregoriano è convinto che gli antichi ed anonimi codici musicali altro non siano se non un’espressione alta e concreta di amore per la Parola». Paolo Bessegato, figura di riferimento del teatro classico come di quello contemporaneo, darà questa volta voce ed evocazione a parole universali e immanenti, capaci di parlare oggi agli uomini e alle donne della terra, così come faevano molti secoli fa, al loro primo apparire.

La 33^ edizione del Festival internazionale di Musica Sacra è promossa in sinergia con il Ministero della Cultura, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e il Comune di Pordenone, con il sostegno di Fondazione Friuli e BCC Pordenonese e Monsile.

I Cantori Gregoriani vantano numerosissime presenze in Italia ed all’estero (Austria, Belgio, Brasile, Germania, Libano, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svizzera) per conto di importanti associazioni musicali e culturali. Dal 1995 al 1998 ha effettuato quattro tournées in Giappone, dove si è esibito nelle principali città (Tokyo, Kyoto, Osaka, Hiroshima, Kumamoto, Nagano, Yokohama). Ha partecipato, unico complesso di canto gregoriano, al Festival di musica ortodossa di Mosca con un concerto nella Sala Grande del Conservatorio “Ciajkovskij”. Ha tenuto concerti nel “Festival dei due mondi” di Spoleto, nel “Festival Monteverdi” di Cremona, nel “Ravenna Festival”, nella rassegna “Anima Mundi” di Pisa, nel Festival MiTo. Nel 2013 i Cantori si sono esibiti al prestigioso Festival di Salisburgo e nuovamente al “Festival Monteverdi” di Cremona accanto ai Tallis Scholars. A fianco di una vasta produzione discografica per conto di importanti case discografiche italiane ed estere (Rusty Records, PDU-EMI, JVC Giappone, Paoline, Sarx Records, ARCANA-WDR), il coro ha anche effettuato negli anni registrazioni per la Radio svizzera Suisse Romande, per la tedesca WDR e per le televisioni austriaca ORF e giapponese NHK.

Il gruppo ha anche collaborato nel 2011 e 2012 con TV2000 per la realizzazione di numerose puntate della trasmissione “La domenica con Benedetto XVI”; a coronamento del 25° anno di attività, i Cantori hanno inciso un nuovo CD contenente l’ufficio medievale dei Santi Omobono ed Imerio, patroni di Cremona. La dimensione liturgica “itinerante”, irrinunciabile presenza nell’attività e nella programmazione del coro, trova l’apice annuale nella ormai tradizionale presenza ad Innsbruck- Hall in Tirol per le liturgie in canto gregoriano del Venerdì e del Sabato Santo. A testimonianza dell’attenzione e della partecipazione attiva alla vivace fase storica del recupero del canto gregoriano, l’associazione ha dato vita nel 1993 alla rivista specialistica “Note gregoriane” e, dal 1996, a corsi di canto gregoriano a Milano, Cremona e Rovigo frequentati da musicisti, direttori di coro, operatori liturgici e cantori provenienti da ogni parte d’Italia. Nel 2015, in occasione del 30° anno di attività, ha pubblicato, a cura di F. Rampi e con il contributo di vari autori, un volume di studi in forma di manuale dal titolo “Alla scuola del canto gregoriano” (ed. Musidora).

Paolo Bessegato si è diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Dopo le prime esperienze con Giorgio Strehler e Dario Fo, negli anni ottanta si è affermato come attore, lavorando con diversi registi. Sono molti i personaggi del teatro sia classico che contemporaneo a cui ha dato vita: il Conte ne La bottega del caffè  di Goldoni-Fassbinder, regia di Bruni-De Capitani, al Teatro dell’Elfo nel 1991; Admeto nell’Alcesti di Euripide, accanto a Lucilla Morlacchi, regia di Walter Pagliaro; Corrado ne La morte civile di Paolo Giacometti, regia di Giuseppe Bertolucci, insieme a Sabina Guzzanti, David Riondino e Antonio Catania, con i quali nel 1993 aveva formato compagnia; Ulisse in Ecuba di Euripide, con Anna Proclemer, regia di Massimo Castri, per il Teatro di Roma nel 1994.

Paolo Bessegato si è anche dedicato alla regia, mettendo in scena testi di Roberto Mussapi (Villon el 1990), Ottiero Ottieri (L’infermiera di Pisa, nel 2000 e Il palazzo e il pazzo nel 2003); Achille Platto (Bibbiù nel 1996, Aqua trobia nel 2002, Sacra Familia nel 2011) e Giuseppe Di Leva (45 giri, nel 2009, che ha ideato insieme all’autore, diretto e interpretato con Lunetta Savino. Nel 1998 ha curato la regia della prima esecuzione moderna dell’opera lirica Ruy Blas di Filippo Marchetti, al Teatro Pergolesi di Jesi.

In coppia con David Riondino ha realizzato per il teatro, con l’accompagnamento di varie bande musicali: Il corsaro nero, tratto dal romanzo di Emilio Salgari; Poema autobiografico di Giuseppe Garibaldi; Francesca da Rimini di Silvio Pellico; L’isola o L’ammutinamento del Bounty poema di George Byron. Come voce recitante ha collaborato con i musicisti Marco Tutino, Ivan Fedele, Luca Francesconi, Carlo Galante, Carlo Boccadoro, Michele Dall’Ongaro. La sua filmografia, sia per il cinema che per la televisione, è talmente ricca da non poter essere elencata (https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Bessegato).  Insegna “Dizione poetica” presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.

comunicato stampa