PEQUOD itinerari di letteratura e giornalismo
DA KRANSBERG A SAN SABBA
Lunedì 7 ottobre, ore 18:30 Teatro Miela

Lunedì 7 ottobre, ore 18:30, nell’ambito della rassegna Pequod, Itinerari di Letteratura e Giornalismo, verrà presentato il  nuovo romanzo di Ilaria Tuti “Risplendo non brucio” (Longanesi, 2024). Una storia di resistenza e coraggio, di orrore e di saggezza tra il castello di Kransberg e la Risiera di San Sabba di Trieste.

Enzo D’Antona, giornalista e presidente di Bonawentura,  dialogherà  con l’autrice. Ad arricchire la serata  i quadri scenici tratti dal romanzo che saranno interpretati da Laura Bussani e Omar Giorgio Makhloufi.

In “Fiore di roccia” Ilaria Tuti aveva già raccontato il sacrificio delle donne carniche durante la prima guerra mondiale. Qui affronta il secondo conflitto mondiale con la stessa attenzione al tema delle scelte individuali e alle dinamiche psicologiche. Con un ritmo da thriller poliziesco e l’oscurità di un poema gotico, la scrittrice friulana racconta storia di un padre e di una figlia ambientata tra la Risiera di San Sabba a Trieste, Dachau e Kransberg.

La neve è macchiata di sangue, attorno alla torre del castello di Kransberg. A pochi metri di distanza, il Führer è asserragliato in un bunker, preda di deliri e paure dopo l’attentato del luglio 1944. Ma Johann Maria Adami non ha tempo di pensare al poco spazio che lo separa dal dittatore, ultimo responsabile del suo internamento a Dachau. Il professor Adami ha un incarico: scoprire la verità che si cela dietro la morte sospetta di un soldato nazista. Suicidio o un complotto alle spalle di Hitler? Deve ricorrere a tutto il suo acume per sciogliere l’enigma, non solo nella speranza di salvare se stesso, ma per tenere al sicuro chi più ama. Anche la figlia Ada, a Trieste, deve individuare un assassino: un’impresa impossibile quando la città stessa è invasa di assassini, che hanno riempito l’aria di cenere e di terrore. Nel seguire le tracce del colpevole, Ada è più che mai sola. Non ha più suo padre, non ha più un compagno, scomparso insieme ai partigiani in fuga. Ha soltanto se stessa, il suo cuore, le sue capacità mediche un segreto da proteggere a tutti i costi.

In una fabula nera tesissima,  due storie parallele piene di inquietudine: un padre che abita l’inferno che lo priva di ogni umanità ma non ne corrompe l’intento, mentre la figlia attraversa un inferno proprio dietro casa, in una città cupa e ferita. Due lotte per la sopravvivenza, due indagini dentro all’origine del male e alla deriva del compromesso, e due luoghi di vita e bellezza caduti nelle mani dell’atrocità, insieme alla natura e ai suoi panorami carsici più puri. L’inferno di Risplendo non brucio è un buco nero, una voragine aperta e spettrale dove non ci sono volti, né nomi, c’è solo la notte dell’uomo e il suo imbarbarimento.

Bonawentura  con il contributo della Fondazione CRTriere , in collaborazione con la Libreria Minerva

Ingresso libero