Bettlejuice Bettlejuice è un film del 2024 diretto da Tim Burton con Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Jenna Ortega e Monica Bellucci nel cast principale.
36 anni dopo gli eventi del primo film, Lidya Deetz, vista l’improvvisa dipartita del padre, torna a Winter River; sarà l’occasione per lei di rivedere alcune vecchie conoscenze.


Avviso ai naviganti: questa operazione, viste le istanze in gioco, non è di facile comprensione o riduzione visto che l’oggetto filmico che ci si accinge ad indagare cela in sé molte più domande di quante risposte possa garantire. La prima domanda che ci si può porre è: c’era veramente bisogno di un sequel di Bettlejuice? La risposta potrebbe essere trivalente: no, da un punto di vista del pubblico, si dal punto di vista del regista e si dal punto di vista delle dinamiche produttive. Infatti, Burton aveva assolutamente bisogno di tornare ai luoghi che gli fossero più consoni mentre Hollywood si trova in un momento in cui non riesce più a partorire alcuna nuova idea e a dover puntare sull’usato sicuro per garantire l’incasso. Ci si è trovati di fronte alla classica situazione di due persone giuste al momento giusto, insomma quel che si dice una fortunata coincidenza. Inoltre, trattandosi di materia tipicamente burtoniana, al regista non interessa minimamente del politicamente corretto, fermo restando che la nozione di politicamente corretto non ha alcuna base epistemologico-scientifica, basandosi esclusivamente su un’alterazione artificiale del linguaggio, che quindi dovrebbe essere criticamente irrilevante. Peccato che da tutto questo non ne esca che un Luna Park post-moderno e sconclusionato ove i concetti vengono continuamente rimessi in gioco in un circolo vizioso senza via di uscita, motivo per cui si è arrivati alla conclusione che Tim Burton non è affatto uscito dalla crisi in cui sembrava essere sprofondato nei suoi ultimi film e neppure quest’ultimo non aggiorna ulteriormente la sua poetica. Ma i segnali di ripresa ci sono.
Da un punto di vista puramente di mercato, questa operazione potrebbe risultare ambivalente: da un lato il successo stratosferico di Barbie (Greta Gerwig, 2023), dall’altro il fallimento totale di Matrix Resurrection (Lana Wachowski, 2021) se, inoltre, si considera che si sta appena uscendo dal pantano lasciato dagli scioperi del 2023; le prospettive sono tutt’altro che chiare, tuttavia gli si augura il meglio.

Nicola Bertone / instArt 2024 ©