Sarà presentato martedì 9 luglio, alle ore 18.00, per la sezione Udin&Talks di Udin&Jazz by Euritmica alla Cooperativa Libraria Università Friulana di via Gemona a Udine il nuovo volume di Valerio Marchi “My name is Nina”. 

Questo splendido volume, curato come sempre dagli amici di Kappa VU, segue dopo un paio di anni l’altro libro e spettacolo “John Coltrane. Un amore supremo. Musica fra terra e cielo.”  Perchè se allora sul palco del prestigioso festival udinese ci furono Francesco Bearzatti, Luca Colussi, Gianpaolo Rinaldi e la voce, oltre quella consueta dell’autore, di Nicoletta Oscuro, quest’anno sarà Graziella Vendramin (che nello stesso volume partecipa con un sentito contributo) ad interpretare le meravigliose liriche di una delle voci più importanti del jazz mondiale. Con lei difatti, il giorno successivo, mercoledì 10 luglio (ore 19.30, Teatro San Giorgio), ci saranno lo stesso Valerio Marchi (voce narrante), Alessandro Scolz (pianoforte, tastiere), Romano Todesco (contrabbasso), Emanuel Donadelli (batteria). 

Questo sentito omaggio ha impreziosito a marzo di quest’anno con un “tutto esaurito” San Vito Jazz e non è un caso che lo stesso direttore artistico Flavio Massarutto partecipa al volume con una bella postfazione:  “Il palco necessita di una idea drammaturgica che si sostanzi con passione e precisione. E poi di un pensiero che non tema di dire quello che va detto anche se non in linea con la narrazione dominante. Infine, della capacità di calarsi dentro un universo emotivo che può fare anche molto male. My Name is Nina ha tutte queste caratteristiche.”

Valerio Marchi, oltre ad essere sul palco ottimo narratore lo è anche nella stesura di questo testo (tra l’altro “My name is Nina” è impreziosito da alcune splendide illustrazioni in bianco e nero dello stesso autore), che racchiude con sentito amore a trecentosessanta gradi la vita di una delle “eroine” più importanti dello scorso secolo, sia per la straordinaria musica che il coraggioso e costante impegno per i diritti civili delle donne. 

Lo ricorda anche Giancarlo Velliscig, patron di Udin&Jazz, nell’introduzione al volume: “Se a qualcuno fosse sfuggito il senso e la valenza del jazz nella nostra epoca, sono certo che qui possa cogliere l’occasione di comprendere e “sentire” quanto di più profondo e unico questa musica abbia rappresentato e rappresenti, soprattutto al cospetto di una grande donna, forte e fragile, come Nina Simone.”

Graziella Vendramin e tutti i suoi compagni di viaggio ci faranno sognare ancora una volta.

Luca A. d’Agostino © instArt