Teatro Verdi di Pordenone
LA PLURIPREMIATA REGISTA SERENA SINIGAGLIA TORNA A CIMENTARSI CON UN CLASSICO IN UN SORPRENDENTE RIADATTAMENTO DE “LE SUPPLICI” DI EURIPIDE: IN ESCLUSIVA REGIONALE AL TEATRO VERDI DI PORDENONE DOMANI, MARTEDÌ 26, E MERCOLEDÌ 27 MARZO (ORE 20.30): GRAZIE A UN FORMIDABILE CAST TUTTO AL FEMMINILE, LA SUA REGIA ARGOMENTA CON LUCIDA EMPATIA L’INCAPACITÀ DELL’UOMO DI INTERROMPERE LA FOLLIA DELLA GUERRA E LA FRAGILITÀ DELLE DEMOCRAZIE ANTICHE E MODERNE
Martedì 26 e mercoledì 27 marzo, la pluripremiata regista milanese Serena Sinigaglia porta al Teatro Verdi di Pordenone in esclusiva regionale Le Supplici di Euripide, spettacolo vincitore del Premio Hystrio Twister 2023, che nel 2022 si è guadagnato il prestigioso Premio della Critica ANCT (una produzione ATIR – Nidodiragno/CMC – Fondazione Teatro Due, Parma). A partire dal testo originale di Euripide, rappresentato per la prima volta tra il 423 e il 421 a.C., si racconta di un gruppo di donne di Argo, madri dei guerrieri argivi morti nel fallito assalto a Tebe, che si riunisce presso l’altare di Demetra ad Eleusi per supplicare gli ateniesi di dare degna sepoltura ai figli, poiché i tebani negano la restituzione dei cadaveri. La richiesta di aiuto al re Teseo implicherà una nuova azione di guerra e altri morti. «Il crollo dei valori dell’umanesimo, il prevalere della forza, dell’ambiguità più feroce, il trionfo del narcisismo e della pochezza emergono da questo testo per ritrovarsi tra le pieghe dei giorni stranianti e strazianti che stiamo vivendo: è incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio», spiega Serena Sinigaglia. «La democrazia ateniese – prosegue ancora la regista– è populismo che finge di affermare i sacri valori della libertà. Assomiglia troppo a un’oligarchia. Sembra lo strumento migliore per scansare le responsabilità e restare a ogni costo sempre e comunque impuniti. È la legge del più forte, anche se apparentemente garantisce spazio e parola a tutti».
L’adattamento della tragedia è tradotto ad hoc da Maddalena Giovannelli e Nicola Fogazzi con la drammaturgia di Gabriele Scotti: grazie a un formidabile cast tutto al femminile, la regia di Sinigaglia argomenta con lucida empatia l’incapacità dell’uomo di interrompere la follia della guerra e la fragilità delle democrazie antiche e moderne. Le sette attrici in scena – Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin – interpretano le madri, il coro e i vari personaggi della tragedia in un riuscitissimo alternarsi di voci e caratteri.
«Supplici è un testo raramente rappresentato al mondo perché particolare: è un testo politico, civile, prettamente dialettico e quindi poco epico e poco teatrale», racconta ancora Sinigaglia. «Siamo abituati ad un Euripide molto umano, dove accadono vicende calde tra i personaggi e quindi tra gli attori in scena. Invece in questo testo, Euripide sembra ragionare profondamente sulla democrazia, la va a sviscerare fino al punto di intuire quasi l’impossibilità dell’essere umano di trovare una società giusta. Il fatto che lui lo intuisse agli albori della democrazia nel V secolo a.C. è fortissimo, peraltro intuendo anche la natura violenta e distruttiva dell’uomo non permette all’uomo di costruire alcuna società pacifica».
Una tragedia dove un rito funebre si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo.
Info e biglietti in biglietteria (Tel 0434 247624) e su www.teatroverdipordenone.it
Dalle 19.00 è aperto il Caffè Licinio per un aperitivo o per un buffet pre-spettacolo: prenotazioni in biglietteria.
comunicato stampa