Fellini, la dolce vita di Federico trae ispirazione dal cinema del maestro riminese
Mercoledì a Sacile il Balletto di Siena omaggia Federico Fellin
Lo spettacolo sarà replicato il 16 febbraio al Teatro Zancanaro di Sacile

CIVIDALE DEL FRIULI – TEATRO ADELAIDE RISTORI
mercoledì 31 gennaio – ore 21.00
SACILE – TEATRO ZANCANARO
venerdì 16 febbraio – ore 21.00

Nel 2020, in occasione dei cento anni dalla nascita di Federico Fellini, il Balletto di Siena ha tributato un omaggio al maestro riminese con Fellini, la dolce vita di Federico. Lo spettacolo arriva finalmente anche sui palchi del Circuito ERT per due serate. La prima è in programma mercoledì 31 gennaio al Teatro Adelaide Ristori di Cividale, mentre la seconda si terrà al Teatro Zancanaro di Sacile venerdì 16 febbraio. In entrambe le sale il sipario si alzerà alle ore 21. Sul palco, i ballerini del Balletto di Siena, si esibiranno su musiche di Nino Rota, Nicola Piovani e Max Richter e sulle coreografie di Marco Batti, anima della compagnia toscana e anche regista dello spettacolo.

Fellini, la dolce vita di Federico tra ispirazione dal magico e onirico mondo del regista romagnolo, rendendo omaggio alla sua cinematografia e celebrandone il genio creativo.  Sulle note di Rota e Piovani, i compositori che hanno saputo intercettare e tradurre in musica l’immaginario felliniano, appaiono in scena personaggi straordinari e si evocano storie che hanno reso immortale il cinema italiano.
A far da filo conduttore al racconto, ci sono i personaggi principali de La Strada, nei quali Giulietta Masina, moglie e musa del regista riminese, affermò di rivedere la vita di Fellini: Gelsomina, la giovinezza; il Matto e l’imperterrita volontà di intrattenere e divertire, infine Zampanò, versione cinematografica di un Fellini adulto. Ma fra le atmosfere de La Strada, fanno capolino altri grandi film felliniani, da Amarcord a I Vitelloni fino all’iconico La dolce vita. La marcia di 8 e 1/2 non può mancare in questo viaggio nell’immaginario di uno dei più acclamati registi italiani di sempre.

La produzione coreografica di Marco Batti è intrinsecamente legata al Balletto di Siena compagnia nata e a lui subito affidata, mettendo presto alla prova lo spirito creativo del suo direttore. Attraverso i corpi  degli artisti e dei ballerini del Balletto di Siena, Batti firma negli anni numerosi  produzioni di successo; accanto a titoli dai temi o dalle movenze più  contemporanee ed attuali come Lucifero (2012), Reshimu (2013), Butterfly (2014), Carmen, el traidor (2015), L’autre histoire de Manon (2016) o Il Lago dei Cigni (2018), Batti firma titoli che si affidano a  movenze e tecniche decisamente più classiche: Grande suite classique verdiana (2013), I temperamenti dell’amore (2021) e Callas canta Puccini (2023).

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