ASPETTANDO PORDENONE DOCS FEST
Al via le anteprime della XVII edizione del festival del documentario di Cinemazero: dieci serate, ogni giovedì, dal 25 gennaio al 28 marzo, con registi e ospiti speciali
In apertura “Smoked Sauna Sisterhood”,miglior documentario europeo dell’anno, in collaborazione con il Trieste Film Festival 10 film e 10 sguardi sul mondo: dall’anniversario della guerra Ucraina alle connessioni religiose di Trump; la censura tecnologica in Cina; dal punk rock dei CCCP alla discoteca mito “Cocoricò”; focus sui minori non accompagnati e i bambini soldato in Uganda; le comunità psichiatriche raccontate da Francesco Munzi, un omaggio a Luciana Castellina e al cinema militante

Dieci film per dieci appuntamenti imperdibili di Aspettando Pordenone Docs Fest: torna ogni giovedì sera, dal 25 gennaio al 28 marzo, il programma di anteprime del festival del documentario di Cinemazero, alla XVII edizione, dal 10 al 14 aprile. Si parte, con un film tutto al femminile, tra i fumi di una sauna nel sud dell’Estonia, con “Smoked Sauna Sisterhood”, miglior documentario europeo dell’anno, giovedì 25 gennaio alle 20:45, alla presenza della regista Anna Hints. Il documentario, che arriva a Pordenone dopo l’anteprima nazionale al Trieste Film Festival e in collaborazione anche con Wanted Cinema, è un inno al potere curativo, per il corpo e lo spirito, della sauna a fumo, e alla forza interiore e tutta “al femminile” delle protagoniste che la frequentano.

Il secondo appuntamento, giovedì 1° febbraio, in collaborazione con l’Associazione Tutori Volontari di Minori Stranieri Non Accompagnati, è con la proiezione di “The Mind Game” di Sajid Khan Nasir, Eefje Blankevoort, Els van Driel. Il film è un invito a riflettere sul peso psicologico che devono affrontare i minori in fuga da soli da Paesi come l’Afghanistan. Giunti in Europa, la loro odissea prosegue nelle contraddizioni delle politiche europee d’accoglienza. Interverranno molti ospiti, tra cui Paolo Pittaro, Garante regionale per i diritti della persona, Francesca Cimino, esperta designata da UNHCR presso le Commissioni Territoriali, Daniela Mannu del Fvg in rete contro la tratta e Giudice onoraria del Tribunale dei Minori di Trieste.

L’8 febbraio è la volta di “Kripton” di Francesco Munzi, che sarà presente in sala. Il film è una narrazione senza filtri della quotidianità di sei ospiti di comunità psichiatriche, e anticipa il lavoro che Pordenone Docs Fest farà sulla filmografia “basagliana” nell’anno del centenario. Attraverso lo sguardo discreto e partecipe della telecamera trovano rappresentazione le sofferenze, le crisi e le interazioni attorno alle quali prende forma il percorso di cura.

La musica è protagonista del quarto appuntamento, giovedì 15 febbraio, con l’attesissimo “Kissing Gorbaciov”, di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, che saranno presenti a Pordenone. Nel film rivive un evento storico: a Melpignano, nel Salento, 1988, per la prima volta rock-band sovietiche si esibiscono nel mondo libero, incontrando il punk rock italiano dei CCCP.

Giovedì 22 febbraio, nel triste anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, “20 Days in Mariupol” di Mstyslav Chernov, è il racconto dei venti giorni trascorsi dal regista e giornalista ucraino con alcuni colleghi, nella città assediata. Di fronte a tanto dolore, l’autore si chiede se filmare ancora possa fare qualche differenza, ma sono gli stessi cittadini di Mariupol a implorarlo di continuare, perché il mondo sia testimone.

La sesta serata, giovedì 29 febbraio, è all’insegna della leggerezza ma anche della riflessione sulle subculture musicali: “Cocoricò Tapes” di Francesco Tavella, alla presenza del regista, concentra visioni e suoni di quel rito collettivo che è stata la discoteca più famosa d’Europa negli anni ’90. Un viaggio nel mito, attraverso il ritratto di una generazione e le contaminazioni di un periodo irripetibile e folgorante. Interverranno il regista Francesco Tavella e la produttrice Lisa Tormena.

Giovedì 7 marzo, “Theatre of Violence” di Lukasz Konopa e Emil Langballe affronta il tragico destino dei bambini-soldato in Uganda, che da vittime possono diventare carnefici. Il 14 marzo, presentato dal curatore di “Mondovisioni – I documentari di Internazionale” Sergio Fant, “Total Trust” di Jialing Zhang che è uno sguardo sull’ipertecnologia e il sistema di controllo che adotta la Cina nei confronti di attivisti per i diritti umani, giornalisti e voci critiche del governo. “Praying for Armageddon” di Tonje Hessen Schei e Michael Rowley, giovedì 21 marzo, sempre presetato con Mondovisioni, è quasi un thriller, che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra cristianesimo evangelico e politica statunitense: fondamentale per comprendere il ritorno del fenomeno Trump. L’ultimo appuntamento, giovedì 28 marzo è un film d’archivio, “16 millimetri alla Rivoluzione” di Giovanni Piperno, un’indagine sull’eredità del PCI e un atto d’amore per il cinema militante con protagonista Luciana Castellina.

Informazioni e abbonamenti
www.pordenonedocsfest.it
Cinemazero Piazza Maestri del lavoro 3
Mediateca Cinemazero Viale Mazzini 2, Palazzo Badini
Tel 0434.520404 – 3382348110
press@cinemazero.it

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