In quattro teatri del Circuito ERT il personale omaggio di Sabina Guzzanti a Peter Handke
Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi ne Le verdi colline dell’Africa
Un gioco teatrale che prende in giro le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori
TAVAGNACCO (FELETTO) – TEATRO PAOLO MAURENSIG
martedì 16 gennaio – ore 20.45
CASARSA DELLA DELIZIA – TEATRO PIER PAOLO PASOLINI
mercoledì 17 gennaio – ore 20.45
PONTEBBA – TEATRO ITALIA
giovedì 18 gennaio – ore 21.00
MUGGIA – TEATRO GIUSEPPE VERDI
venerdì 19 gennaio – ore 20.45
Grande attesa per l’approdo nel Circuito ERT del nuovo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Sabina Guzzanti. L’attrice romana, accompagnata sul palco da un altro nome capitolino noto al grande pubblico come Giorgio Tirabassi, porterà Le verdi colline dell’Africa martedì 16 gennaio al Teatro Paolo Maurensig di Feletto – per la stagione di prosa firmata ERT e Fondazione Bon -, mercoledì 17 gennaio al Teatro Pasolini di Casarsa, giovedì 18 gennaio al Teatro Italia di Pontebba e venerdì 19 gennaio al Teatro Verdi di Muggia. Tutte le repliche avranno inizio alle 20.45 con l’eccezione di Pontebba dove il sipario si alzerà alle ore 21.
Lo spettacolo sfugge a una presentazione classica. Si tratta, infatti, di un personale omaggio di Sabina Guzzanti al testo del 1966 Insulti al pubblico dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke, premio Nobel per la letteratura nel 2019. Le verdi colline dell’Africa è un testo provocatorio e dissacrante che, deliberatamente, non racconta nulla: non c’è una storia, non c’è una scenografia e mancano anche i personaggi. Ciò che il pubblico si poterà a casa è l’energia vitale di una delle autrici più libere e creative del panorama italiano che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, mettendoli al centro di un gioco divertente e irriverente che ruoterà attorno a un confronto, questo sì serio, sul teatro e la sua essenza.
Sabina Guzzanti ad una lunga e fortunata esperienza televisiva in programmi cult come La TV delle ragazze, Avanzi, Tunnel, Pippo Chennedy Show e L’ottavo nano, per citarne solo alcuni, ha sempre affiancato la presenza a teatro, dove ha iniziato nel 1987 con lo spettacolo Il tempo restringe. Negli anni immediatamente successivi è stata in tournée con Il fidanzato di bronzo, I mondi bassi, Con Fervido zelo e Non io Sabina e le altre del 1994, la prima collaborazione con il regista Giorgio Gallione. Seguiranno L’assoluto naturale di Goffredo Parise nel 1998 per la regia di Federico Tiezzi e, a inizio Duemila, Recital e Giuro di dire la Varietà e Giuro di Dire la Varietà 2. A seguito della chiusura del programma televisivo Raiot da parte della Rai dopo una sola seguitissima puntata, la trasmissione si è spostata in teatro, sempre con la regia di Gallione e con il titolo Reperto Raiot. Del 2008 è la tournée di Vilipendio Tour, mentre Giorgio Gallione l’ha affiancata nei due lavori successivi: Sìsìsì… Oh sì del 2011/2012 e Come ne venimmo fuori della stagione 2015/2016.
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