IL BILANCIO  DELLA 26.EDIZIONE DEL FESTIVAL TRANSFRONTALIERO JAZZ & WINE OF PEACE FRA COLLIO FRIULANO E SLOVENO DATI RECORD DI PRESENZE, CHE HANNO SUPERATO I NUMERI PRE-COVID: : OLTRE 6 MILA  PERSONE IN QUATTRO GIORNI, DELLE QUALI PIU’ DI META’ STRANIERI, PROVENIENTI SOPRATTUTTO DALL’AUSTRIA MA ANCHE SLOVENI, CROATI, TEDESCHI E DA ALTRI PAESI DEL NORD EUROPA 19 I CONCERTI, dei quali 17 SOLD OUT, 16  LE AZIENDE VINICOLE, LE VILLE STORICHE E LE CANTINE CHE LI HANNO OSPITATI, OLTRE AI TEATRI DI CORMONS, NOVA GORICA E GRADISCA D’ISONZO SUO PALCHI I GRANDI NOMI DEL JAZZ MONDIALE e ITALIANO: DA YAMANDU COSTA A VICENT PEIRANI, OMAR SOSA E PAOLO FRESU, IL TRIO DI HENRY TEXIER, QUELLO DI ANDY SHEPPARD CON RITA MARCOTULLI, IL NUOVO PROGETTO DI ENRICO RAVA, CHRIS JARRETT, STEPH RICHARDS, JOEL ROSS, FARISELLI E GLI OPEN AREA, FRANCESCO BEARZATTI “SOLD OUT” ANCHE MOLTE STRUTTURE RICETTIVE, UN RITORNO ECONOMICO E DI IMMAGINE IMPORTANTE PER IL TERRITORIO E LA REGIONE

Si chiude con un bilancio entusiasmante la 26.edizione del festival transfrontaliero Jazz & Wine of Peace organizzato da Circolo Controtempo di Cormons con la direzione artistica di Mauro Bardusco, che dopo 26 anni testimonia la sua unicità nel panorama dell’offerta italiana di jazz, con un festival che per quattro giorni trasforma il Collio friulano e sloveno nel palcoscenico dei grandi protagonisti del jazz mondiale e che deve la sua forza anche all’intreccio vincente con la straordinarietà dei vini e dell’offerta gastronomica, confermandosi riuscito esempio della capacità di proporre turismo culturale. E testimoniando, ancora una volta, lo spirito di pace (racchiuso da sempre nel titolo e simboleggiato al termine di ogni concerto da un brindisi con il Vino della pace e della solidarietà) che anima la manifestazione, certamente in sintonia, da anni, con quello di Gorizia-Nova Gorica, Capitale della cultura 2025.
Un successo non solo per la qualità della musica e per i 19 concerti dei quali 17 sold out  ma appunto per la presenza di pubblico, che ha superato i dati del periodo pre-Covid con più di 6 mila presenze, più del 50 per cento provenienti dall’estero, pubblico in maggioranza austriaco, seguito da appassionati in arrivo da Slovenia, Croazia, Germania e altri paesi nordeuropei.
Non meno affollati, di giorno come di sera, i locali di Cormòns, cuore della manifestazione, che hanno accolto pubblico e musicisti e c’è molta soddisfazione per la ricaduta in termini di indotto, da parte delle strutture ricettive del territorio, dove spesso erano sold out anche alberghi, bed & breakfast e agriturismi.
É toccato a un duo d’eccezione, domenica sera,  far calare il sipario sul festival: Paolo Fresu e Omar Sosa con il loro progetto “Food” che ha messo in musica i suoni e i rumori del cibo, preceduto da un incontro nella cantina Borgo San Daniele dove i due musicisti hanno parlato anche di etica e sostenibilità del cibo facendo da testimonial alla causa del Banco alimentare del Friuli Venezia Giulia e alla colletta alimentare del prossimo 18 novembre. “Food” è stato l’ultimo dei tanti “tutto esaurito” registrati dal festival transfrontaliero, che oltre a 19 concerti aveva in programma 6 jazz & taste e un evento speciale, disseminati in teatri, cantine e dimore storiche del Collio friulano e sloveno,.

Da Enrico Rava a Henry Texier, da Yamandù Costa e Vincent Peiranì al trio Sheppard Marcotulli e Bica fino a Fariselli con il progetto Open Area, i grandi nomi del jazz – i più blasonati così come la nuova scena – hanno calcato i palchi di 4 teatri e 16 fra cantine e dimore storiche a cavallo fra Friuli e Slovenia.
Spazio alla solidarietà, con il sostegno, oltre che al Banco alimentare Fvg, all’Associazione amici del cuore di Trieste attraverso l’anteprima e molta emozione per la band tutta speciale che ha suonato al Kulturni Dom di Gorizia, un concerto di musicisti e utenti del Centro di salute mentale di Gorizia che hanno preso parte al workshop di Zlatko Kaucic organizzato dal festival con la Cooperativa Cisile e il Consorzio del Mosaico.
Arrivato al 26.anno il Jazz & Wine of Peace ha dunque testimoniato ancora una volta la capacità di portare al Friuli Venezia Giulia prestigio, immagine e un ritorno economico notevole a un intero territorio grazie a quello che nacque come iniziativa di un gruppo di appassionati riuniti nel Circolo Culturale Controtempo. Oggi come allora lo spirito con cui organizzano il festival è rimasto comunque lo stesso dell’intuizione iniziale: utilizzare la ricca e prestigiosa produzione enologica e la musica jazz nel segno del superamento dei confini e del valore della “mescolanza” delle genti

GLI ORGANIZZATORI

Il festival Jazz & Wine of Peace 2023 è organizzato da Circolo Controtempo in collaborazione con il Comune di Cormòns, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Ministero per i beni e le attività culturali, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Promo Turismo FVG, Comune di Gradisca d’Isonzo, Comune di Corno di Rosazzo, con la collaborazione di Artisti Associati, Cantina Produttori Cormòns, Kulturni Dom Nova Gorica, Kulturni Dom Gorizia, Fondazione Abbazia di Rosazzo, Movimento Turismo del vino, Colli Orientali del Friuli, Borgo Conventi, Borgo Gradis’ciutta, Borgo San Daniele, Castello di Spessa, Enoteca di Cormòns, Jermann, Lis Neris, Polje, Tenuta Angoris, Tenuta Villanova, Villa Attems, Villa Codelli, Vila Vipolže, Villa Nachini Cabassi.

comunicato stampa