Mercoledì 27 settembre al via Extra FESTIL, coda di eventi del Festival estivo del Litorale: si parte da Gradisca d’Isonzo con Angelo Floramo
In scena alla Sala Bergamas “A piedi nudi sul bordo del mondo” con il gruppo musicale Fior delle Bolge

Mercoledì 27 settembre ripartono in Friuli Venezia Giulia le attività dell’ottava edizione di FESTIL_Festival estivo del Litorale. Diretto da Tommaso Tuzzoli e Federico Bellini, organizzato da Tinaos e sostenuto dal MiC, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Fondazione Friuli, da Le Fondazioni Casali e da altri numerosi partner, il festival riprende la sua programmazione con Extra FESTIL, la sezione straordinaria autunnale di FESTIL, che parte proprio da dove il festival di teatro, musica e incontri del Friuli Venezia Giulia si era fermato: la tournée del nuovo spettacolo dello scrittore e studioso udinese Angelo Floramo. Insieme all’apprezzato trio musicale Fior delle Bolge – Federico Galvani (fisarmonica), Alan Liberale (batteria) e Mariano Bulligan (violoncello) – Floramo porta sul palcoscenico “A piedi nudi sul bordo del mondo – suoni e voci lungo la frontiera”, coproduzione Tinaos e Vitamina T. Lo spettacolo andrà in scena a Gradisca d’Isonzo (Sala Bergamas, ore 21), con il patrocinio e sostegno del Comune e in collaborazione tra FESTIL e Festival Approdi.
“A piedi nudi sul bordo del mondo” affronta il tema della frontiera e del confine con una successione di quadri fra loro intercambiabili, che si accompagnano a motivi sonori romanticamente ispirati ai musicisti erranti, i quali percorsero tante volte il confine tra il mondo latino e il mondo slavo e mitteleuropeo. E come un musicista errante dei tempi moderni l’accompagnamento musicale dei Fior delle Bolge seguirà lo snodarsi del racconto nelle diverse tappe del viaggio guidato da Floramo. Un viaggio per nutrire l’ispirazione in modo costante attraversando le tradizioni dei luoghi attraversati con l’immaginazione. La musica procederà minimale, sui ritmi della polka e del valzer, procedendo spedita lungo i passi del kolo, una danza tradizionale di gruppo, popolare soprattutto in Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia, per distendersi poi sulle canzoni popolari, o inventandone di proprie attingendo a quel caleidoscopio di lingue presenti sulla frontiera. Il tema sarà il capovolgimento delle prospettive sulla linea che unisce e divide, nel tempo e nello spazio, e che ancora corre lungo le vallate del Vipacco e dell’Isonzo, o sulle colline del Collio e della Brda, dal tempo remoto in cui gli dei pagani hanno combattuto contro il Cristo delle armate dell’imperatore Teodosio, trasformandosi in sogni, sussurri, leggende, riti, canti, suggestioni, fino ai muri abbattuti da Franco Basaglia: «Perché se qualcosa ci insegna la frontiera – dichiara ancora Floramo – è proprio il voler assumere la prospettiva del matto che più di chiunque altro intuisce il senso della verità, scompigliandone le carte».

Info e prenotazioni: www.tinaos.com/extrafestil

comunicato stampa