Una serata da sold-out per la manifestazione che a Grado continua da qualche anno a portare i grandi artisti della musica internazionale e di stile, in quello spazio fronte mare che già di per se è uno spettacolo. Se poi sul palco sale un protagonista di spicco degli anni ’80, un vero leader carismatico che ha catturato con la sua voce particolare i cuori di milioni di fan con i suoi Spandau Ballet. Con un nome che ricorda subito il friuli, Tony, ma che poi toglie questa piccola illusione non appena ci si unisce il cognome molto english Hadley. I modi gentili, riconoscente ai suoi Spandau per l’opportunità di proseguire il suo viaggio artistico in solo suonando i brani che li hanno portati al successo. Abito elegante, blu diplomatico con camicia bianca manica lunga, giacca che alza la temperatura di almeno 10 gradi sui 30 già percepiti, non fa una piega per tre quarti del concerto, poi cede. Una band che di contrasto ha stile quasi country ma che suona perfettamente brano dopo brano con un arrangiamento sobrio, rispettoso dell’originale ma naturalmente personalizzato secondo lo stile dei cinque sul palco che lo seguono. Lui ha energia da vendere e la trasmette tutta, molti sono ammaliati dai suoi modi, dai suoi grazie all’inglese, dalle sue poche parole in italiano stentato ma mai fuori luogo, consapevole del bene che aleggia nell’aria questa sera e di quanto ce ne sia bisogno in questo mondo ormai allo sbaraglio. Le Hit ci sono tutte, con una scaletta che viaggia tra i ricordi e dove il sold-out presente canta ogni strofa e i cori che sono ormai la moda del momento; un po’ canto io e un po voi. Gli ultimi brani scatenano i follower da sotto palco per un tributo ad un artista che ancora adesso da tutto con eleganza e senza mai dimenticare chi è il maggiore artefice del suo successo. C’è spazio anche per un brano del prossimo disco in uscita nel 2024 che al primo ascolto promette già molto bene, con sonorità che lasciano intendere un’intrusione negli arrangiamenti di questi tempi e che potrebbe allargare il bacino di simpatizzanti di Tony. Quella strada che solo i grandi riescono a percorrere per restare unici nonostante le generazioni passino. Quel non so che, che resta nel cuore e che si vuole risentire senza mai stancarsi di farlo. Non manca naturalmente il bicchiere di Jack Daniels che rinfresca e disinfetta l’ugola, magari tempo fa utilizzato in eccesso, ma la gioventù, si sa, ha la repulsione naturale ai limiti, lo si capisce solo più tardi. Il concerto comunque diverte, entusiasma, porta con se emozioni di tempi diversi, strappa applausi sinceri, regala nuovi ricordi. Uno spettacolo offerto dalla città di Grado, sostenuta da Azalea, che ringraziamo per darci l’opportunità di raccontarvi tutte le emozioni che porta nella nostra regione, da anni.
© Massimo Cum per instArt
© Foto Elisa Simeoni