Classe. Classe infinita. Questo ragazzo di 79 anni ancora carico di energia e di una voce calda che sembra avere il riverbero incorporato. Ci regala un viaggio dentro la sua musica ma che è un po’ anche la nostra. Canzoni eterne che ormai fanno parte del nostro quotidiano. 60 anni e spiccioli di carriera. Incredibile! L’eterno ragazzo, come lo chiama il suo amico Fiorello. Un artista con la A maiuscola. Le sue canzoni rappresentano un viaggio affascinante dentro la storia della nostra Italia: usi, costumi, abitudini, che via via sono andati trasformandosi nel corso degli anni. Un mostro sacro della musica leggera Italiana, un protagonista assoluto che si vede e si sente. Si vede da come si muove sul palco, da come canta. Le note escono piene di calore, colore e musicalità. Si vede da come interagisce con il pubblico scherza con battute facili, racconta qualche simpatico aneddoto da vecchio marpione. Si vede da come ancora si emoziona a cantare i suoi pezzi, le note escono e ci danno brividi benigni. Le sue canzoni sono trasversali, hanno accompagnato diverse generazioni e il pubblico di stasera ne è la prova provata… bambini e per contro “i diversamente giovani“ come amiamo definirli (vecchi non ci piace), tutti uniti entusiasti ed emozionati nell’accompagnare questo ragazzo del ‘44 nel suo show. Che belle le sue canzoni sostenute da una band di altissimo livello capitanata da Luca Colombo chitarrista di fama internazionale, unito a una sezione fiati, una seconda chitarra, una sezione ritmica, tastiere e tre vocalist da far venire i brividi. Siamo letteralmente trasportati, trascinati come con il vento in spalla da questo vortice di musica che ci fa stare bene. La scaletta propone vecchi e nuovi pezzi del suo meraviglioso repertorio da L’allegria a Occhi di ragazza a Vita alla quale segue poi omaggio al suo amico Lucio con Futura e Caruso (momento da pelle d’oca) e poi Canzoni stonate, C’era un ragazzo, Apri tutte le porte, Grazie perché, Fatti mandare dalla mamma, In ginocchio da te, Scende la pioggia, Banane e lampone, Evviva. Occhi lucidi tra il pubblico che alla fine tributa un applauso scrosciante per salutare il Gianni Nazionale che anche questa sera ci ha stregati con la sua immensa classe.. grazie agli organizzatori per il bellissimo spettacolo proposto e per la magica cornice di Villa Manin.. la musica che ci fa stare bene e che apre tutte le porte del… cuore .
©Maurizio Cum per instArt