È primo pomeriggio quando davanti allo Stadio Comunale Teghil iniziano a formarsi file e file di appassionati. Sono emozionati quanto accaldati, carichi di merchandising con scritte come “DALLA PARTE DEGLI ULTIMI PER SENTIRMI PRIMO” o “LA FAVOLA CONTINUA”. Perché è proprio questo il titolo del tour che riporta negli stadi il Peter Pan della musica italiana, come dice il titolo di uno dei suoi primi dischi. Ultimo, al secolo Niccolò Moriconi, è uno dei giovani artisti più influenti del panorama musicale italiano. Ad appena 27 anni vanta già una carriera di spessore, con 59 dischi di platino e 20 d’oro, corrispondenti a più di 4 milioni di dischi venduti, 3 apparizioni a Sanremo (di cui una a Sanremo Giovani) e 5 album. Proprio l’ultimo disco è la ragione di questo secondo tour negli stadi, dopo il primo, che nel 2022 ha reso Ultimo il più giovane cantante italiano ad aver mai fatto una tournée del genere. Ultimo negli stadi – La Favola Continua si propone dunque come presentazione di Alba, LP uscito a febbraio di quest’anno.
Lo stadio Teghil è pronto con le sue tribune coperte e il prato, adeguatamente protetto da tasselli di plastica, e si va pian piano riempiendo. Per nulla spaventati dall’attesa, pur di accaparrarsi un posto di fronte al palco, i colorati fan del cantautore romano si presentano sin dall’apertura dei cancelli, alle 16. Armati di coperte e pasto al sacco, tappezzano in breve tutto il campo. Nell’attesa il cielo fa anche cadere qualche goccia di pioggia, ma nulla smuove anche solo minimamente il pubblico. Alla fine le nuvole si aprono lasciando un tempo deliziosamente fresco e un cielo pulito e tinto dei colori del tramonto.
Negli ultimi minuti di attesa si levano anche cori di incitamento alla giovane star.
Sono le 21:15. L’enorme schermo si illumina, mescolando grafiche alle riprese in diretta, fornendo un ottimo modo di seguire il concerto anche ai più distanti dal palco. Assieme a Ultimo una nutrita band con coriste, diverse chitarre, batteria, tastiere, piano, basso e fiati.
Il cantautore romano inizia con i brani appartenenti ad Alba, mostrando da subito un’attitudine per il live che pochi hanno. Ultimo riesce a raccontare storie ed emozioni personali, dai valori che rispecchiano non solo i giovani, ma anche dei diversamente giovani. Il romanticismo, la semplicità e la capacità di far sognare sono sicuramente i punti forti della penna originaria di Roma.
Chiusa la parentesi del nuovo album, il cantante comincia a rendere onore alla lunga serie di vecchi successi. Proprio qui si risveglia il punto cardine dell’intero concerto: il pubblico. Forse la presenza scenica, forse la musicalità, forse i testi, ma qualcosa ha acceso ancor di più gli animi dei fan. Ogni pezzo è cantato a squarciagola, creando un’atmosfera da brividi (chi era tra la folla sa di cosa parlo). In un certo senso lo spettacolo riesce a coinvolgere anche quelli che meno conoscono le parole, ma che sui ritornelli dei famosi successi si scatenano al pari degli altri. Con un’ottimo ritmo, che alterna momenti molto pop ad altri più acustici, passando per rap e rock, il concerto prosegue scorrevole arricchito dagli assoli dei vari musicisti.
Da segnalare sicuramente due momenti che possono essere la copertina di questa tappa 0 a Lignano. Il primo è il consueto video pubblicato dal cantautore sui suoi social. In questi speciali momenti delle serate, infatti, Ultimo chiede al pubblico di cantare il ritornello di uno dei pezzi, accompagnato da qualche coreografia molto semplice. Per questa seconda apparizione a Lignano, il cantante ha scelto Rondini al guinzaglio. Il risultato (mozzafiato) è pubblicato sui profili ufficiali dell’artista.
Il secondo è quello che più ha fatto discutere per la sua natura altamente provocatoria. Sulle note di Canzone Stupida, infatti, è stata mandata a schermo una grafica singolare, che riproduceva titoli di articoli che lo criticavano anche pesantemente per gli ultimi pezzi o per il recente docufilm uscito su Amazon Prime Video. Con questa dedica dichiarata ai propri haters, Ultimo si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, scrollandosi di dosso un periodo non proprio roseo con la critica in modo forse un po’ esagerato, ma sicuramente ironico e coraggioso.
Perché, come lui stesso ha detto in uno dei discorsi con cui ha intervallato il corso del concerto, “Nessuno può capire ciò che ho dentro”. È qui che il pubblico fa la differenza. È accomunato dalla stessa passione e cantando insieme a squarciagola delle proprie delusioni amorose, delle fatiche di ogni giorno e dei sogni che ognuno porta nel cuore riesce a compattarsi. La grande magia della musica: unire ed emozionare.
Sul testo di Sogni Appesi, per stessa ammissione di Ultimo il più rappresentativo della sua carriera, cala il sipario sulla tappa 0 di Ultimo negli stadi – La Favola Continua. Due ore e mezza di ottima musica, emotivamente coinvolgenti e che rendono sempre più evidente come la nuova generazione di cantautori stia sempre più prendendo piede grazie alla sfacciataggine giovanile e al talento di Ultimo che ne incarna perfettamente i tratti distintivi.
G. F. per instArt
®Foto Simone Di Luca
®Foto C.G.