Che il luogo determini l’evento non è più un semplice slogan, ma un dato di fatto: anche quest’anno la suggestiva location di Piazza Castello di Sesto al Reghena ospiterà SEXTO ‘NPLUGGED, festival che ormai è un appuntamento quasi irrinunciabile per chi cerca proposte musicali che non trovano grande spazio nel Friuli Venezia Giulia. Le traiettorie di SEXTO ‘NPLUGGED infatti seguono uno stesso filo conduttore nella diversità dei gruppi presenti. Cosa accomuna infatti i Notwist, i Mogway, i Black Midi, i Calexico ed Hania Rani, ? Il fatto di produrre musiche che non si affidano solo a logiche di mercato ed algoritmi vari, ma che sono espressioni artistiche personali, spesso eredi di quei suoni che nei tempi si potevano definire come new wave o indie o alt rock, ma che si potevano riassumere nel vecchio concetto di buona e onesta musica. In ogni edizione è possibile vedere calcare il palco artisti emergenti, musicisti che hanno raggiunto una discreta fama o icone del rock ( ricordiamo i Television del compianto Tom Verlaine). Una kermesse dunque non solo per appassionati, ma anche per chi vuole uscire da certe programmazioni festivaliere banali e ripetitive della nostra regione.
Dall’edizione 2021 si affianca ai concerti di Piazza Castello, l’area di Sexto Lounge nell’adiacente Piazzetta Burovich. Sexto Lounge è un salottino a cielo aperto, un’area a ingresso libero dedicata al pre e post concerti con dj set tutti al femminile e che ospita eventi collaterali artistici.
Nell’area Lounge si trova anche la zona food and drink, attiva in modo continuato per tutte le serate. Le collaborazioni in questi ultimi tempi con DEDICA FESTIVAL, con il FAR EAST FILM FESTIVAL e con alcune interessanti realtà della vicina Slovenia, hanno ampliato il campo d’azione avviando collaborazioni (si spera) fruttuose per il futuro.
Quest’anno il parterre de rois è piuttosto succoso e vedrà avvicendarsi nelle varie serate:
HANIA RANI, KING HANNAH, VERDENA, BEN HOWARD (unica data italiana) e DRY CLEANING.
Ad aprire la edizione 2023, nella serata di giovedì 6 luglio una scelta non banale: la pianista, compositrice e cantante polacca HANIA RANI. La peculiarità della proposta sonora della giovane (classe 1990) e talentuosa artista sta nell’unire alla sua formazione classica stilemi pop e sonorità elettroniche vintage, debitrici dei viaggi cosmici dei settanta e delle sperimentazioni successive. Se aggiungiamo una straordinaria perizia tecnica e saltuarie concessioni al pop otteniamo un’artista di cui probabilmente sentiremo parlare in futuro. Tra i lavori discografici pubblicati tra il 2019 e il 2023, si può notare la versatilità della pianista polacca partendo dall’esordio “Esja” (2019), un successo internazionale che le ha fatto vincere due prestigiosi Fryderyk Awards e l’ha fatta eleggere “scoperta dell’anno 2019” agli Empik Bestseller Awards, per arrivare al successivo e più maturo “Home”, forte di titoli come Buka, Tennen e la title track, o al recente “On Giacometti” (2023), una raccolta di registrazioni composte da Hania ispirata all’opera del famoso scultore, pittore e incisore svizzero Alberto Giacometti, più riflessiva ed “ambientale” rispetto alle precedenti opere soliste. Nel panorama musicale attuale la Rani si ritaglia uno spazio particolare e privilegiato grazie alle sue qualità tecnico – compositive, al suo pianismo circolare, alla riuscita commistione tra pop, classica e sperimentazione. Tutto questo non poteva essere immune dal fare da commento sonoro ad altre discipline artistiche raccolte in “Music for Film and Theatre” (2021) ed in “Venice” 2022. Interessanti anche le collaborazioni sul versante classico con la violoncellista Dobrawa Czocher Biala Fraga (2015) ed Inner Symphonies (2021). Perché quindi lasciarsi sfuggire l’occasione per avvicinarsi ai mondi sonori di questa talentuosa artista a Sesto al Reghena il 6 luglio ?
La presenza di Ben Howard tra il cartellone di Sexto ‘ Nplugged nella serata di domenica 9 luglio in esclusiva nazionale, evidenzia l’interesse degli organizzatori per un pop più raffinato ed interessante di quello che ci viene proposto dal mainstream, quasi in continuità con la performance di Cascadeur di qualche mese fa a Pordenone (commentata su queste colonne). La parabola artistica del cantautore e musicista inglese è tipica di artisti dal passato (vengono in mente Elvis Costello o XTC), che sono approdati ad una ricerca della canzone perfetta partendo da coordinate musicali diverse. Howard è partito col botto nel 2011 con il debut album “Every Kingdom” che ha venduto oltre un milione di copie nel mondo e che gli ha fatto vincere due BRIT Awards come Breakthrough Artist e Best Male Artist. Non male per un esordiente che ammaliato la platea internazionale con brani come “Only Love“, intriso di dolci umori folk provenienti dal passato. Il secondo disco “I forget where we were” (2014) segue lo stesso spartito: Fingerpicking, soavi intrecci vocali, un orecchio alla California dei Sessanta (quella meno acida e più morbida), un gran gusto per la melodia. Con il terzo Noonday Dream (2018) lo troviamo seduto da solo in un paesaggio desolato con i fantasmi di Gene Clark e Gram Parsons a caratterizzare un disco meno rilassato, ma affascinante come i precedenti. Il salto si ha però con “Collections From The Whiteout” (2021) dove, grazie anche alla produzione di Aaron Dessner dei The National, Howard aggiunge alla miscela distorsioni, batterie elettroniche, arrangiamenti nuovi che ne ridefiniscono lo stile in chiave quasi sperimentale. A Sesto al Reghena presenterà il fresco di stampa Is It?, disco che mantiene le medesime coordinate del precedente: riproporrà le stesse suggestioni di fronte al pubblico di Sexto’Nplugged ? Noi la risposta ce l’abbiamo.
Visto che non di soli headliner si vive presentiamo i gruppi di supporto. La 18esima edizione si apre , prima di HANIA RANI, con BAD PRITT, il progetto solista di Luca Marchetto (già attivo con il trio post rock sperimentale The White Mega Giant) che prende spunto dall’arte seriale, dalla musica cinematica, basandosi sugli artifici dell’elettronica raffinata, ispirata dalle attuali correnti neoclassiche. L’esclusiva nazionale di BEN HOWARD del 9 luglio sarà preceduta da MABE FRATTI: violoncellista guatemalteca, di stanza a Città del Messico, è una musicista sperimentale dalla voce dolce e avvolgente che si fonde perfettamente alle sue creazioni sonore.
Daniele Paolitti – instArt 2023 ©
PROGRAMMA SEXTO ‘NPLUGGED 2023
KING HANNAH (opening act SUNMEI )– 7 luglio 2023 ore 21:00
VERDENA – 8 luglio 2023 ore 21:00
BEN HOWARD (opening act MABE FRATTI) – 9 luglio 2023 ore 21:00
DRY CLEANING (opening act BALANS) – 11 luglio 2023 ore 21:00
INFO TICKETS
ABBONAMENTO 5 serate:
Early bird 90,00 Euro + dpp
Regolare 105 Euro + ddp
EARLY BIRDS disponibili dal 22 marzo ore 10:00 al 26 marzo ore 24:00
Per info e biglietti: www.sextonplugged.it
Ufficio Stampa Sexto ‘Nplugged | Astarte : camilla@astarteagency.it
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