“Giuliana Musso ritorna al Teatro Stabile regionale con il suo nuovo spettacolo “DENTRO” di cui è anche interprete assieme a Maria Ariis. Il tema lacerante tocca dolori, segreti e traumi familiari: in scena alla Sala Bartoli il 13 e il 14 marzo”.
«DENTRO è la messa in scena del mio incontro con una donna e con la sua storia segreta» spiega Giuliana Musso a proposito del suo nuovo spettacolo che la vedrà in scena assieme a Maria Ariis per due giorni – lunedì 13 e martedì 14 marzo – alla Sala Bartoli, ospite del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Per Giuliana Musso, una delle più dotate artiste del teatro di narrazione e d’indagine contemporaneo, il teatro non è quiete: è scavo, o forse cammino, in salita, verso una rivelazione, o l’emozione che riesce sempre a suscitare attraverso il suo talento drammaturgico e interpretativo e grazie ad una straordinaria sensibilità. Il pubblico più affezionato ne ha già avuto prova, grazie a spettacoli come “La fabbrica dei preti” o “Mio Eroe” molto applauditi nelle stagioni passate.
Nei suoi spettacoli la ricerca si sposa alla poesia, l’indagine alla commozione o all’ironia, la metafora alla coraggiosa verità. Linee che ritroveremo in “Dentro” un lavoro di cui Giuliana Musso firma scrittura e regia e dice «non è teatro d’indagine, è l’indagine stessa, quando è ancora nella vita, la mia stessa vita. DENTRO non è un lavoro sulla violenza ma sull’occultamento della violenza. DENTRO è un piccolo omaggio teatrale alla verità dei figli».
Ed è preziosa questa luce con cui l’artista accarezza il dolore e i traumi dei figli, a cui – a ben guardare – anche storicamente e culturalmente si è data finora poca voce.
«La storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta per uscire allo scoperto» anticipa ancora. «Un’esperienza difficile da ascoltare. Una madre che scopre la peggiore delle verità. Una figlia che odia la madre. Un padre innocente fino a prova contraria. E una platea di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono sapere la verità. (…) Il segreto ha un contenuto preciso e un fine positivo: protegge qualcosa o qualcuno. Il segreto silenzia una verità che potrebbe danneggiare degli innocenti. Anche la censura ha un contenuto preciso ma il suo fine è contrario a quello del segreto: danneggia gli innocenti, protegge vili interessi. Il tabù invece, per noi, oggi, è il puro terrore di sapere, quindi il suo contenuto rimane ambiguo e indeterminato. In tutte le vicende di abuso sui minori che io ho conosciuto per voce delle vittime nessun colpevole è mai stato condannato. La violenza sessuale è un segreto che permane tutta una vita dentro alle case, dentro agli studi dei medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, in quelle dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate senza venire riconosciute. I fini compassionevoli del segreto quasi sempre si fondono con quelli vergognosi della censura e con quelli inconsci del tabù. L’esistenza stessa delle vittime, con la loro rabbia inavvicinabile o con il loro inconsolabile dolore, ci turba fino alle radici e così, pur di non maneggiare l’odio dei padri, deploriamo quello dei figli».
Lo spettacolo va in scena il 13 e 14 marzo rispettivamente alle ore 21 e alle 19.30 alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti. I posti disponibili si acquistano alla Biglietteria del Politeama Rossetti, negli altri punti vendita e circuiti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia o tramite il sito del Teatro www.ilrossetti.it. Informazioni allo 040.3593511
DENTRO
Una storia vera, se volete.
drammaturgia e regia Giuliana Musso
con Maria Ariis e Giuliana Musso
musiche originali Giovanna Pezzetta
consulenza musicale e arrangiamenti Leo Virgili
scene Francesco Fassone
assistenza e direzione tecnica Claudio Parrino
produzione La Corte Ospitale coproduzione Operaestate Festival Veneto
spettacolo ideato per La Biennale Teatro ATTO IV NASCONDI(NO)
Si ringraziano per il supporto il Teatro di Artegna, l’Associazione Amici del Teatro, Servizi Teatrali S.r.l. – Casarsa (PN)
comunicato stampa