SUPERMARKET TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE nel CARTELLONE di TEMPI UNICI – STAGIONE 2022/2023
la recensione di Rita Bragagnolo
Sulla carta l’idea di ambientare uno spettacolo teatrale in uno spazio ordinario e quotidiano come quello di un supermercato potrebbe apparire alquanto bizzarra. Non lo è stata per Gipo Gurrado, compositore, autore, regista, musicista che dal 2003 a oggi ha firmato la colonna sonora originale di oltre settanta produzioni teatrali di prosa e danza collaborando con numerose compagnie in Italia e all’estero, che, dotato di una buona dose di fantasia e parecchio mestiere, riesce a realizzare un ottimo lavoro. “Supermarket – A Modern Musical Tragedy” (produzione Elsinor – Cento di produzione teatrale) è il titolo della piacevolissima messa in scena, un musical-non musical dallo stile assai poco convenzionale, che è stato proposto in una duplice replica lo scorso 25 febbraio al teatro Giovanni da Udine per il cartellone 2022/2023 della rassegna “Tempi Unici “, realizzata con il sostegno di CiviBank – Gruppo Sparkasse.
A concorrere al successo della pièce nove attori e una partitura sonora di canzoni originali, il tutto abbinato a un sound design creato con suoni e rumori tipici di in un vero supermercato e una serie di annunci altrettanto caratteristici. Alla base una drammaturgia originale firmata da Livia Castiglioni e dallo stesso Gurrado, che, oltre ad avere curato la regia, è anche l’autore del libretto, delle musiche e delle canzoni. Vivaci le coreografie e perfettamente sincronizzati i movimenti scenici a cura di Maja Delak, semplici ma perfetti nel tratteggiare le diverse personalità dei protagonisti i costumi di Sara Pamio e decisivo il disegno luci di Rossano Siragusano che ha creato spazi e situazioni del tutto immaginarie.
“M’interessava raccontare uno spaccato della nostra società – ha affermato Gurrado – dalle sue abitudini agli stili di vita, passando per nevrosi e malattie del consumo”.
Così nel descrivere i diversi approcci al rito della spesa, lo spettacolo finisce per rappresentare, in modo ironico e, a volte surreale, l’esistenza di ciascuno e il modo di relazionarsi tra le persone ben oltre quel piccolo microcosmo che è un supermercato. Cattiveria e cinismo, ma anche simpatia e gentilezza sono sentimenti che riguardano i clienti del supermercato e la fenomenale cassiera ma che infondo chiamano in causa tutti noi.
Impossibile infatti non trovare almeno un’affinità caratteriale o una corrispondenza di pensiero con i personaggi un po’ bizzarri creati da Gurrado che in scena cantano, ballano e recitano con disinvolta bravura. In una scenografia praticamente immaginaria (a crearla bastano luci, suoni, movimenti scenici) uomini e donne contemporanei cui hanno dato autentica credibilità e brio: Federica Bognetti, Angelo Di Figlia, Francesco Errico, Andrea Lietti, Roberto Marinelli, Isabella Perego, Elena Scalet, Cecilia Vecchio (cassiera), Carlo Zerulo.
Si ride molto, ci si commuove un po’ assistendo a questo spettacolo che con semplicità racconta la vita, mettendo a nudo i suoi aspetti meno positivi (dal disperato egoistico bisogno di prevalere sugli altri alla preoccupante affermazione del “neverending shopping) ma suggerendo, con il suo poetico finale, la necessità di non rinunciare a preservare quell’umanità che a volte sembriamo avere smarrito.
Calorosi e convinti gli applausi con cui il pubblico del Giovanni da Udine ha lungamente salutato la Compagnia.
Un’ultima annotazione: se vi capiterà di vedere qualche cliente aggirarsi tra le corsie del supermercato a passo di danza, cantando “permesso, permesso, si sposti, permesso, mi scusi, permetta, ma no scusi lei si figuri…” è assai probabile si tratti di uno/a spettatore/spettatrice che ha assistito a “Supermarket”. Ça va sans dire!
Rita Bragagnolo / instArt 2023 ©