GENESI DI RENATO MIANI
Ad Aquileia le registrazioni del primo quadro
Focus sul profeta ‘renitente’ Giona e sulla mima Bassilla
Un lavoro che valorizza le città Unesco del Friuli Venezia Giulia

Sono cominciate ad Aquileia le registrazioni dell’opera ‘Genesi’ di Renato Miani, scritta – su commissione del coro Polifonico di Ruda – per valorizzare le città Unesco del Friuli Venezia Giulia. Un’opera – per coro maschile, orchestra, voce recitante e voce moderna – che oggi viene proposta nella versione con pianoforte a quattro mani più gestibile dal punto di vista economico. L’invito del coro friulano al compositore Miani è di alcuni anni fa; poi la pandemia ha stoppato tutto. Ora il coro di Fabiana Noro ha ripreso lo studio di questa pièce destinata a segnare la storia musicale del nostro Friuli. Ogni quadro si rifà a una delle nostre città Unesco: Aquileia, Cividale e Palmanova (con un prologo dedicato al sito palafitticolo di Palù di Livenza) con, quindi, un approfondimento e un ancoraggio al mondo romano, al mondo longobardo e a quello veneto-austriaco.
Ad Aquileia sono le stesse pietre a parlarci, attraverso le immagini dei mosaici o le epigrafi di recente scoperta: ecco allora la storia di Giona, che tenta di fuggire dal suo Dio ma che da esso stesso viene piegato e poi redento. Dalle carte ritrovate emergono antichi Canti, testimoni di peculiari ritualità liturgiche o ricercati Sermoni, come quelli di San Cromazio, uno dei Padri fondatori della chiesa locale. Ma, fuori dalle chiese, storie apparentemente minori – come quella della mima Bassilla, attrice e acrobata ricordata da una lapide che al Museo archeologico nazionale della città romana ne tratteggia la breve ma pur fulgida carriera – aprono uno squarcio sulla vita reale e dinamica di una delle principali città dell’impero romano.
Le registrazioni, ad opera di Arte Video e dello studio di Stefano Amerio, hanno per protagonisti, oltre al Polifonico, i pianisti Matteo Andri e Ferdinando Mussutto, l’attrice Aida Talliente e la voce moderna di Elsa Martin per la direzione di Fabiana Noro. Il primo quadro, dedicato appunto ad Aquileia, formerà una specie di documentario che poi sarà diffuso in regione e in Italia per valorizzare ulteriormente la città romana e le sue bellezze architettoniche sfruttando anche l’anniversario dell’entrata di Aquileia nel patrimonio dell’umanità-Unesco 25 anni fa.
Seguiranno i quadri dedicati a Cividale – con una attenzione particolare alla principessa longobarda Romilda trucidata dagli Avari – e a Palmanova con protagonista Fatma di Bosnia, schiava reclusa nella città fortezza veneziana. Un’opera, quindi, complessa che si configura come ‘work in progress’ e che occuperà Noro e il suo coro per i prossimi tre anni. Un lavoro reso possibile dai finanziamenti statali e regionali e che, per il primo quadro, ha potuto contare anche sulla fattiva collaborazione del Museo archeologico nazionale della città romana e della Fondazione per la conservazione della basilica di Aquileia.

comunicato stampa