Teatro Verdi di Pordenone 100 ANNI
RIPARTE DOMANI, MARTEDÌ 10 GENNAIO, LA STAGIONE DEL TEATRO VERDI DI PORDENONE CON UN APPUNTAMENTO DEL PERCORSO “NUOVE SCRITTURE”: A UNA GRANDE INTERPRETE DELLE SCENE COME FRANCESCA MAZZA È AFFIDATO IL RUOLO DI FAUST NE LA TRAGICA STORIA DEL DOTTOR FAUST, ACUTA E IRRIVERENTE RISCRITTURA DI CHISTOPHER MARLOWE REALIZZATA DAL GIOVANE E TALENTUOSO REGISTA GIOVANNI ORTOLEVA. INIZIO DELLO SPETTACOLO ORE 20.30
Riparte domani, martedì 10 gennaio, la Stagione del Teatro Verdi di Pordenone con un appuntamento del percorso di prosa “Nuove Scritture”: ad una grande interprete delle scene come Francesca Mazza, una delle attrici più importanti del panorama italiano, è affidato il ruolo di Faust nell’acuta e irriverente riscrittura de La tragica storia del dottor Faust di Chistopher Marlowe realizzata dal giovane e talentuoso regista Giovanni Ortoleva. Lo spettacolo – con inizio alle 20.39, prende le mosse dalla nota storia di Marlowe: stanco della sua vita da studioso, il dottor Faust firma un patto col diavolo, se per 24 anni i suoi desideri saranno esauditi da Mefistofele, la sua anima apparterrà per l’eternità a Lucifero. Con sintesi brillante e senza alcun timore reverenziale, Ortoleva scarnifica il testo di Marlowe, riducendolo a due personaggi: accanto a Francesca Mazza in scena l’attore Edoardo Sorgente. Lo spettacolo si dipana in un ironico viaggio nei vizi, nelle incongruenze e nelle storture del mondo contemporaneo: capitalismo fuori controllo, finanza pirata, clero corrotto, disastri ambientali. «Faust parla di libertà di scelta e di pensiero, di quanto e se siamo padroni delle nostre azioni» – spiega Ortoleva. «Ma chi è veramente il diavolo? Il diavolo siamo noi». Sul fronte musicale, un appassionato saluto in musica per il nuovo anno è affidato sabato 14 gennaio alla Pannon Philarmonic Orchestra diretta da Tibor Boganyi con il dolce ritmo di valzer, polke e danze popolari su musiche di Strauss, Lehár, Bartók e Kodály e la travolgente vitalità delle danze ungheresi di Brahms: il concerto ci porterà alla scoperta del cimbalon, di cui l’acclamato solista Miklós Lukács è interprete d’elezione.
Per i prossimi appuntamenti al Verdi ritroveremo Moni Ovadia che in vista della Giornata della Memoria proporrà, venerdì 20 gennaio, il suo intramontabile cabaret yiddish “Oylem Goylem”. Atteso martedì 24 e mercoledì 25 gennaio il ritorno a Pordenone di Sonia Bergamasco, questa volta protagonista di un’acclamatissima prova d’attrice nella magistrale versione di Chi ha paura di Virginia Woolf? firmata dal regista Antonio Latella: Venerdì 3 febbraio è la volta di un altro mostro sacro delle nostre scene, Massimo Popolizio, regista e interprete del dramma di Arthur Miller Uno sguardo dal ponte. L’istrionica e sorprendente Lucia Mascino è protagonista, il prossimo 10 febbraio, dello spettacolo “Smarrimento”, scritto e diretto da una delle più interessanti drammaturghe e registe italiane contemporanee, Lucia Calamaro. Grande evento internazionale venerdì 24 e sabato 25 febbraio quando sul palco del Verdi si accenderanno le magie della storica compagnia dei Mummenschanz.
comunicato stampa