Proprio così. Ieri sera al Teatro Garzoni di Tricesimo il padrone di casa Marco Miconi ha introdotto quattro mini-concerti a dir poco unici. Due gli artisti sul filone sonoro del country americano e simili, e due che inserirei tra smooth-fusion e fusion-pop con qualche traccia funky.

Luigi “Grechi” De Gregori inizia la serata e intrattiene con racconti racchiusi in una serie di brani suonati un po’ come viene ma dal contenuto che deriva da ricerche e documentazioni storiche che ne fanno delle piccole perle culturali di rilievo. Il fratello del famoso cantautore italiano ha raccontato, attraverso i suoi brani italianamente countryzzati, vite vissute intensamente, ai margini, violente ma anche sensibili al perdono. Ha cantato con la sua voce molto simile a quella del fratello, brani di sua composizione e cover della Country music. La sua nuova pagina web racchiude ogni 21 del mese un regalo. Un nuovo brano da scaricare gratuitamente per chi ama questo genere musicale colto.

Come regalo inaspettato, ci racconta Miconi, arrivano sul palco due grandi chitarristi, Goran Ivanovic & Fareed Haque (Croazia-USA). Con le loro due chitarre classiche propongono un genere tra smoothjazz e fusion, molto vicino agli special EFX senza sezione ritmica. Suonano perfettamente, in sincronismo perfetto, entrambi bravissimi sullo strumento, avvicendandosi tra arpeggi, accordi e solo. La dinamica del suono è spettacolare. Riescono a creare sonorità molto piene senza sbavature, viaggiano in accordi che riempiono il silenzio e abbracciano calorosamente il pubblico presente e numeroso che non ci mette molto a compiacersi di cotanta raffinatezza.

Dopo una loro prima performance a Madame Guitar nel 2010, ritornano sul palco del Garzoni Brian Willoughby & Cathryn Craig (Irlanda-USA). Un duo Country eccezionale. Cathryn accompagna con la chitarra e canta con la sua voce splendida intrisa di tradizione musicale americana, dolce e ben scolpita. Brian invece accompagna e arrangia. È incredibile, bravissimo, ha un modo e un tocco unici, riempie con la capacità dei grandi musicisti di non esagerare mai ma di essere sempre presenti ad ogni nota suonata. Le canzoni sono naturalmente le classiche ballads, e i due artisti che sono anche marito e moglie nella vita, sono veramente affiatati. Bellissimi da ascoltare. Applausi anche per loro.

Arriva il quarto artista della serata. Sono le 23:30 ca. Don Ross, E che cosa vogliamo dire di Don Ross. Potrei dire forse qualcosa di spiacevole? Forse solo come chitarrista invidioso, perché non suonerò mai come lui. Bravissimo! Incredibile, il talento di essere soli sul palco e sembrare in tre è solo dei grandi. Belle sonorità, armonie, armonici a go go, ritmiche pazzesche e una simpatia e spontaneità classica dei grandi artisti. Simpatici siparietti con i cavi jack da attaccare alle sue tre chitarre di cui una molto articolata, praticamente una fusione tra chitarra e arpa in un unico strumento (vedi foto). Don inizia ed è subito magia. Per chi ama questo genere ritmico-armonico Don Ross è un guru. Spazia sulla tastiera ovunque con una velocità esecutiva e una precisione pazzesca. Non credo di aver notato alcun errore in esecuzione, e qui che viene fuori tutto il talento e lo studio dello strumento. Un’ora di concerto, bis incluso, immersi nelle sue corde vibranti che producono tempesta di ritmo e note di una dolcezza armonica estasiante come nel brano dedicato alla madre. Incanta e canta anche. Grande performance e grandi applausi per il grande artista Canadese.

Madame Guitar è un evento che viene troppo sottovalutato e grazie anche all’amministrazione comunale di Tricesimo e qualche sponsor, riesce a resistere. La grande volontà del Folk Club Buttrio nell’affrontare comunque l’impegno è encomiabile e bisognerebbe partecipare all’evento numerosi perché i pani alti delle istituzioni possano essere ben disposte a sostenerlo. Se quest’anno l’avete persa, prendete nota che la 4a settimana di settembre di ogni anno c’è Madame Guitar, ed il galateo dice che le signore vanno sempre educatamente trattate con massimo rispetto!

Complimenti a Folk Club Buttrio per la perseveranza e la qualità della proposta musicale e grazie ai grandi artisti e Maestri che passano dalle nostre parti ad offrirci musica di altissima raffinatezza e strumenti costruiti con tanta perizia.

© Massimo Cum per instArt