«Nelle mie personali memorie ha una collocazione di grande riguardo il momento in cui, discendendo la montagna, mi si è presentata davanti la pianura friulana verde, fiorita, libera: ho pensato, immaginato un vivere finalmente senza violenze, senza odio un vivere in cui ogni uomo rispettasse l’altro uomo senza distinzioni di nazione, censo, religione, pelle.» Queste parole sono affidate a una lettera, originale e inedita, scritta dalla partigiana Gisella De Crignis al nipote Bjorn De Infanti che con alcune foto storiche, che raccontano la quotidianità carnica raccolte da Ulderica Da Pozzo, impreziosirà la mostra “Che genere di voto? Immagini e parole dalla stampa friulana sul primo voto alle donne 1946-1948”, calandola così nel contesto della montagna friulana. L’esposizione – curata dal Coordinamento regionale Donne ANPI, dalla sezione ANPI Val Bût Aulo Magrini “Arturo” e dall’associazione SeNonOraQuando? di Udine – approda a Ravascletto, dove sarà inaugurata sabato 17 dicembre, alle ore 17.00, nell’ex scuola elementare e potrà essere visitata fino all’8 gennaio, tutti i giorni (tranne il 25 dicembre e il 1° gennaio) con orario 16.00 -19.00 e ingresso libero.
Dopo Aquileia, Codroipo e Ruda, la mostra continua il suo itinerario nella provincia udinese. Traendo le mosse dallo studio della stampa locale che analizza il contesto sociale e il clima politico che hanno accolto il suffragio universale femminile nella nostra regione, la mostra concentra l’attenzione sulla partecipazione civica delle italiane, e in particolare delle friulane, alla vita del Paese nella fase successiva al secondo conflitto mondiale. Nella tappa in Carnia presenterà al pubblico un nuovo pannello dedicato alla realtà locale. Nel Friuli liberato esce dalla clandestinità “La Donna Friulana”, il primo giornale scritto da donne per le donne e schierato a sinistra. Lo dirige Gisella De Crignis in Baracetti, maestra originaria di Ravascletto e già staffetta partigiana e candidata a Udine per le prime elezioni amministrative. In vista della chiamata alle urne, il foglio spinge le donne a unirsi, indipendentemente dal partito di appartenenza, e a organizzarsi in un unico movimento, per essere protagoniste della ricostruzione.
Il vernissage della mostra vedrà l’intervento del sindaco Ermes De Crignis e di Aulo Maieron della sezione ANPI Val Bût Aulo Magrini “Arturo”. Poi, a condurre il pubblico nelle pieghe della personalità di Gisella De Crignis sarà il figlio Elio Baracetti, che intreccerà il suo racconto con gli interventi delle curatrici della mostra Roberta Corbellini e Antonella Lestani. L’esposizione è patrocinata da Università di Udine e Comitato Unico di Garanzia, Comunità di montagna della Carnia e comune di Ravascletto e ha il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.
Comunicato Stampa