Sarà lo scrittore Paolo Patui a inaugurare – lunedì 3 ottobre, alle 15.30, nell’Auditorium Lino Zanussi della Casa dello Studente di Pordenone – il 41^ Anno Accademico dell’UTE, Università della Terza Età di Pordenone. L’incontro di prolusione, aperto a tutti con ingresso gratuito, prevede un intervento di Patui sul tema Alfabeto friulano delle rimozioni, che si riverbera nel libro pubblicato per Bottega Errante Edizioni nel 2020, e abbraccia idealmente le personalità friulane conosciute in tutto il mondo. Paolo Patui, personalità poliedrica, “è uno di quei viandanti ai quali piace più l’andare che l’essere arrivati”, nella suggestiva definizione di un altro scrittore friulano, Angelo Floramo. La carriera di Patui come autore inizia molto presto: dopo alcune regie teatrali, ha firma con Elio Bartolini la traduzione della versione televisiva di Lupo Alberto (Berto Lôf) e della Pimpa; Berto Lôf è stata la prima trasmissione televisiva in friulano della RAI regionale; con Bartolini è autore anche di Bigatis: storie di donne friulane in filanda, spettacolo teatrale prodotto dal Centro Servizi e Spettacoli di Udine (2000), che vanta più di 10.000 spettatori (Premio Moret d’Aur e premio Adelaide Ristori per la miglior interpretazione femminile del 2000).Per la RAI regionale ha ideato e realizzato L’Alfabeto friulano delle rimozioni, arbitrario pellegrinaggio tra nomi e cognomi che il Friuli non deve dimenticare. Ha tradotto in friulano, adattandolo, Maratona di New York di Edoardo Erba, interpretato da Fabiano Fantini e Claudio Moretti. Collabora come opinionista con diverse testate giornalistiche in particolare firmando negli ultimi anni una rubrica di carattere ironico sportivo sulle pagine del Messaggero Veneto, ora intitolata Incursioni bianconere. Da oltre quindici anni si dedica alle serate di letture in pubblico ed è ideatore e direttore artistico della rassegna Leggermente – Appuntamenti periodici di resistenza letteraria di San Daniele del Friuli.
E sono in arrivo a breve ilaboratori promossi a Pordenone dall’UTE – Università della Terza Età. Un modo per mettere a frutto la propria creatività, o testare le materie mai approfondite, al fianco di ottimi esperti. Per esempio: la giovane docente Stefania Crozzoli guiderà il laboratorio di lingua latina, per introdurre gli studenti dell’Ute in un mondo antico con una didattica rinnovata ed efficace, e conoscere questa lingua dalla quale deriva la nostra. Analogo percorso vedrà Stefania Crozzoli come insegnante di greco antico, la sfida verso un alfabeto diverso dal nostro. Per chi ama la creatività, ecco due laboratori guidati da due artiste, Maria Grazia Colonnello e l’illustratrice Federica Pagnucco: il primo è dedicato alla costruzione di libri originali, che possono diventare una piccola opera d’arte con diverse rilegature e pagine personalizzate, il secondo è un percorso sulla pittura con i colori acrilici. Per chi vorrebbe cimentarsi nel cucito, ma non sa tenere un ago in mano – a cura di Camilla Cojani modellista e maestra di confezione – c’è il laboratorio di approccio al cucito, che regalerà autonomia nei lavori di base come attaccare un bottone o fare un orlo e sistemare una cerniera. Per chi vuole acquisire maggiore dimestichezza con lo smartphone, il videomaker Giorgio Simonetti propone un laboratorio per imparare ad usare le più utili applicazioni. E se la fotografia è una grande passione, e mancano gli strumenti teorici e pratici per imparare la tecnica, ecco il laboratorio condotto dal fotografo Paolo Barbuio. Informazioni e iscrizioni presso la Casa dello Studente in via Concordia 7 a Pordenone, da lunedì a venerdì, ore 16.00-18.00, fino al 30 settembre, e prima delle lezioni dalle 15.00 alle 15.30. Dettagli www.centroculturapodenone/ute, tel. 0434 365387.
Comunicato Stampa