Riparte con “Videodrome” di David Cronenberg la rassegna di Cinemazero “Il maestro al microscopio”, con un doppio appuntamento: lunedì 26 settembre alle 20:45 per la proiezione e giovedì 29 settembre alle 19:30 per l’analisi del film, a cura di Paolo D’Andrea. A quasi trent’anni dall’uscita in sala, torna sul grande schermo, nella versione restaurata in 4k, quello che viene considerato il manifesto del cinema di Cronenberg: “Videodrome”, un’opera visionaria, disturbante e profetica sul mondo dei media.

«L’idea nasceva dalle numerose ore notturne che avevo trascorso davanti alla televisione da bambino, quando mi capitava di vedere improvvisamente dei segnali causati da interferenze», racconta il regista canadese. «Era stata quell’esperienza che mi aveva portato a immaginare un uomo che capta per caso un segnale bizzarro, estremo, violento e molto pericoloso. A causa del suo contenuto ne diventa ossessionato, cerca di rintracciarlo e si trova invischiato in un intricato mistero».
Nel film, il protagonista, Max Renn, possiede una rete televisiva e cerca una collocazione nell’etere offrendo alla gente, come lui afferma, ciò che vuole vedere, cioè sesso e violenza. Quando un tecnico gli mostra una brevissima emissione di una sconosciuta emittente denominata Videodrome, Max ne resta colpito. La violenza che vi viene mostrata è, secondo lui, simulata con grande verismo. Poter avere quei programmi sulla sua rete gli permetterebbe di avere finalmente un’audience ampia. Non sa che si sta infilando in un tunnel di orrori che lo trasformeranno anche fisicamente.
Dopo Cronenberg, nel mese di ottobre, il maestro che Cinemazero analizzerà “al microscopio” è Alfred Hitchcock, con il ritorno dell’intramontabile “Psycho”, uscito nel 1960. In novembre, sarà la volta de “Il casco d’oro”, film del 1952, del francese Jacques Becker, che narra la storia di due amanti senza speranza, in una burrascosa Parigi di fine Ottocento. A dicembre, toccherà a un altro capolavoro del 1952: “Cantando sotto la pioggia” di Stanley Donen e Gene Kelly, record d’incassi nella storia del cinema.

Comunicato Stampa