La politica? Quanto pesa ancora nel nostro Paese la convinzione che sia un territtorio declinato prevalentemente al maschile? Ad approfondire i temi della disparità e delle discriminazioni delle donne in politica, dei possibili correttivi, culturali e strutturali, utili per una parità di genere sarà il convegno dal titolo “Un viaggio nella storia del voto. Dalla parità dei diritti alla parità di rappresentanza”, che si terrà, a margine dell’omonima doppia mostra storico-documentaria, venerdì 23 settembre con inizio alle ore 15.00, a palazzo Garzolini di Toppo Wassermann. Illustri docenti e personalità di caratura nazionale ne parleranno in una riflessione a cavallo tra ieri e oggi.
Attraverso la conoscenza e la divulgazione di fatti e dinamiche centrali della storia contemporanea, l’incontro vuole dare un contributo al superamento di concezioni stereotipate e resistenze culturali, che costituiscono la base di un gap di genere ancora troppo marcato. Come premessa alla riflessione, perciò, l’itinerario espositivo – che si dipana tra la mostra “Elette ed eletti. Rappresentanza e rappresentazioni di genere nell’Italia repubblicana” (a cura di Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano) e la mostra “Che genere di voto. Immagini e parole dalla stampa friulana sul primo voto alle donne 1946-1948” (curata da Coordinamento regionale Donne ANPI e associazione SeNonOraQuando? di Udine) – presenta al pubblico i risultati di due paralleli progetti di ricerca e studio, a livello nazionale e a livello locale, sulle diffferenze nella raffigurazione dell’identità maschile e di quella femminile nello spazio politico.
Il convegno sarà aperto da Antonella Lestani, referente del Coordinamento regionale Donne ANPI, e dai docenti Andrea Zannini e Valeria Filì dell’Università di Udine. A prendere la parola saranno, quindi, Natalia Cangi, direttrice della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, e Roberta Corbellini, storica dell’associazione SeNonOraQuando?Udine, che dialogheranno sul tema delle due mostre. Poi, con il coordinamento di Roberta Nunin dell’Università di Trieste, Dimitri Girotto, docente di diritto costituzionale dell’Ateneo udinese, e Barbara Poggio, prorettrice dell’Università di Trento, rifletteranno sulle politiche di equità e sulle prospettive della rappresentanza di genere. Nuove istanze sociali e nuove forme di partecipazione nello spazio del web, invece, saranno indagate da Gabriele Giacomini, esperto di sistemi informatici e comunicazione del Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale, e dalla giornalista e scrittrice Giulia Blasi, che è autrice tra l’altro del libro “Manuale per ragazze rivoluzionarie. Perché il femminismo ci rende felici” (ed. Rizzoli 2018). La conversazione sarà condotta da Monica Emmanuelli, direttrice dell’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione. Il convegno, che è patrocinato da Università di Udine e Comitato unico di garanzia e ha il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, è con ingresso libero al pubblico.
Comunicato Stampa