Sarà un finale intenso quello in programma sabato 17 settembre per la seconda edizione di Polcenigo Jazz River, il festival organizzato da Circolo Controtempo con il Comune di Polcenigo che porta i grandi nomi internazionali del jazz e i migliori artisti del territorio in uno dei borghi più belli d’Italia, nel suo teatro, nei suoi palazzi e logge, in mezzo al verde e fra le sue acque. A chiudere questa seconda edizione arriverà un duo prestigioso, alle 21, nel Teatro di Polcenigo, che per l’occasione si trasforma in jazz club: con il progetto Lhasa, che sorprende per la sua imprevedibilità e la voglia di superare limiti e convenzioni, saliranno sul palco da di due artisti del calibro di Hamid Drake, il grande percussionista e batterista americano e Pasquale Mirra, vibrafonista e compositore fra i più attivi della scena jazz. Sorpresa e imprevedibilità, la voglia di superare il limite della convenzione con una incessante ricerca sonora, questi gli elementi rintracciabili in questo suggestivo duo. La sinergia musicale e l’intenso scambio che Mirra e Drake riescono a creare ammaliano per la brillantezza delle idee che riescono ad esprimere non solo senza apparente fatica, ma con un interscambio e una interazione strumentale impressionante. Le composizioni sono usate nel flusso improvvisativo per suggerire a questo strade diverse, ma nello stesso tempo la creatività dei due ne determina cambiamenti – anche strutturali – che per mano loro si caratterizzano di volta in volta, di incontro in incontro, come momenti unici, irripetibili, mai uguali a se stessi.
In questa seconda edizione di Jazz River ha preso forma anche un ulteriore percorso, dedicato ai libri e agli scrittori, River stories, che sabato prevede, con partenza alle 14.30 da palazzo Scolari, un cammino che si snoderà nei boschi attorno a Polcenigo e avrà come protagonista lo scrittore e poeta della viandanza Luigi Nacci. Al rientro, alle 17.30, Nacci presenterà a palazzo Scolari il suo ultimo libro “Non mancherò la strada. Che cosa può insegnarci il cammino” (Editori Laterza 2022), intervistato dalla giornalista Maria Balliana. E a proposito di cammini sonori, che si snodano sui sentieri naturalistici e luoghi incantevoli e che caratterizzano il festival – percorsi facili, accessibili a tutti, purché animati da curiosità, amore per la musica di qualità e per il suo ascolto in una dimensione più intima – sabato sarà la volta di “Ai confini del Grande fiume fra Gorgazzo e Livenza (9.30-12-30), che vedrà ospite il Fi-Fi Duo di Francesco Ivone alla tromba e Filippo Ieraci alla chitarra, due musicisti cresciuti in Friuli Venezia Giulia, accomunati dalla passione per il jazz, la musica sperimentale e lo ska.
Infine, poiché Jazz River abbraccia anche logge e palazzi storici sempre sabato, alle 18, Palazzo Scolari ospiterà il Some Funk Punk, progetto di Luca Dal Sacco alla chitarra elettrica, Matteo Mosolo al basso elettrico e Carlo Amendola alla batteria, che spazia dal jazz-funk metropolitano e contemporaneo alla world music, con anche un’attitudine punk.
Info e prenotazioni: circuiti Vivaticket, www.controtempo.org, 351 6112644, ticket@controtempo.org
Comunicato stampa