AL VIA LA NUOVA EDIZIONE DI VETTORI, IL PROGETTO DI RESIDENZE ARTISTICHE DEL TEATRO LA CONTRADA.
PRIMO APPUNTAMENTO APERTO AL PUBBLICO VENERDÌ 16 SETTEMBRE
CON TESLA, IDEATO DA KSENIJA MARTINOVIC E FEDERICO BELLINI

Prende ufficialmente il via la nuova edizione di VETTORI, il progetto di Residenze artistiche della Contrada/Artisti nei territori nato nel 2021 e che si riconferma per il triennio 2022- 2024 grazie al contributo del Ministero della Cultura e della Regione Friuli Venezia Giulia e alla collaborazione del Comune di Trieste.

Il programma completo di questa edizione, dal titolo Equilibri instabili, sarà annunciato a breve ma è già in calendario il primo appuntamento, venerdì 16 settembre alle ore 18 al Teatro dei Fabbri, con la restituzione aperta al pubblico della prima residenza iniziata il 2 settembre negli spazi del Teatro La Contrada. Si tratta di Tesla, il progetto ideato dall’autrice e attrice belgradese Ksenija Martinovic e dal drammaturgo forlivese Federico Bellini per indagare una delle figure più enigmatiche del Ventesimo secolo: lo scienziato serbo Nikola Tesla.

I due artisti hanno inaugurato la prima fase ideativa dello spettacolo alla Contrada, ma il progetto proseguirà e si approfondirà nel tempo perché si tratta di un cosiddetto “Attraversamento” organizzato insieme alle altre due strutture vincitrici del bando ANT – Artisti dei Territori, ovvero Artisti Associati di Gorizia e CSS di Udine, che lo porteranno a compimento. Al Teatro La Contrada, in questo primo step del percorso, Martinovic e Bellini hanno discusso sui materiali costruendo un percorso comune di drammaturgia e creazione artistica, si sono messi in relazione con le strutture del territorio, in particolare con l’Associazione dei Giovani Serbi, hanno lavorato sugli archivi, hanno incontrato artisti del territorio. Tesla infatti è un progetto a lungo termine pensato per essere realizzato a tappe e come spettacolo bilingue.

Il progetto è la prosecuzione ideale della collaborazione tra Martinovic e Bellini sulle grandi figure della scienza, già iniziata con lo spettacolo Milevadedicato a Mileva Maric Einstein, scienziata e matematica serba nonché prima moglie di Albert Einstein, inserito nel progetto di residenze Dialoghi in Villa Manin e poi prodotto dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG nel 2020.

Il testo di Tesla viene da un accurato lavoro di ricerca: parte dall’autobiografia dello scienziato Le mie invenzioni ed è arricchito dalla traduzione di documenti inediti dal serbo confrontati con il materiale presente nell’archivio del museo di “Nikola Tesla” di Belgrado. Ksenija Martinovic lavora in Italia da molti anni ma ha conservato un forte legame emotivo e personale con la figura dello scienziato, belgradese come lei. «Ho passato la mia infanzia nel museo di Tesla con la mia migliore amica Ivana Abramovic», racconta l’attrice. «Sua madre Marija Sesic, direttrice del museo, ci faceva vedere le invenzioni di Tesla. E ho passato ore nello studio di mio zio scultore Nikola Koka Jankovic mentre creava una delle più importanti statue di Tesla che ora si trova alle cascate del Niagara».

La restituzione di Tesla inizierà con un incontro pubblico di Ksenija Martinovic e Federico Bellini con due “spettatori esperti”, dei tutor che accompagnano il progetto: Paolo Quazzolo, professore associato di Storia del teatro presso l’Università degli Studi di Trieste, e il regista Alessandro Marinuzzi, con i quali gli artisti parleranno del ruolo del drammaturgo in teatro e della parte più strettamente interpretativa.

«Il 16 settembre ci sarà un vero e proprio incontro col pubblico per raccontare non solo in generale l’attività del drammaturgo, ma anche il nostro lavoro di ricerca quasi documentaristica sulle fonti», anticipa Federico Bellini. «Presenteremo anche una lettura di un frammento di spettacolo, un possibile inizio. In questo momento stiamo lavorando sugli archivi per ricostruire la figura di Tesla, un uomo misterioso da un certo punto di vista. Ci stiamo focalizzando su alcuni argomenti che riguardano le sue scoperte, soprattutto il concetto impegnativo di energia wireless e la costruzione di una torre a Colorado Springs. Tesla è conosciuto soprattutto per le sue scoperte sulla corrente alternata ma quella torre è stata il suo progetto più importante, che però ha segnato anche il suo declino».

L’incontro e la restituzione sono a ingresso libero e gratuito e saranno anche trasmessi in diretta streaming al link https://www.youtube.com/watch?v=AdbaXsg-pZw. L’evento resterà poi disponibile sul canale Youtube del Teatro La Contrada.

Biografie

Ksenija Martinovic nasce in Serbia, a Belgrado. Si forma come danzatrice e attrice in Italia, prima all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico come allieva straniera per poi diplomarsi presso la Civica Accademia D’Arte Drammatica Nico Pepe. Finiti gli studi, oltre a fare l’attrice, inizia un percorso di creazione propria. La sua ricerca si basa su un legame profondo tra la sua terra e l’Europa. Il suo primo lavoro come autrice e interprete “Diario di una Casalinga Serba”per la regia di Fiona Sansone vince il Premio Giovani Realtà del Teatro ed è ospite in molti Festival teatrali tra cui il Festival Italiano Inscena di New York, Festival delle Colline Torinesi e il Festival di Monologhi a Belgrado. Mileva, il suo secondo lavoro creato insieme al dramaturgo Federico Bellini e al danzatore Mattia Cason, è incentrato su Mileva Maric Einstein, scienziata serba e prima moglie di Albert Einstein; entrambi i lavori sono prodotti dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.

Il suo ultimo progetto Boiler room – Generazione Y ha preso la Menzione Speciale della Giuria al Premio Scenario 2021. Fa parte del “Centro Teatrale Santa Cristina”; il corso di alta formazione ERT con lo spettacolo “Universo Bolano” regia di Ivica Buljan, e l’École des Maîtres con lo spettacolo “Storia della follia nell’età classica” regia di Angelica Liddell. Nel suo percorso incontra artisti con i quali approfondisce le proprie riflessioni sul tema dell’auto narrazione e la scrittura scenica come Sergio Blanco, Lucia Calamaro, Federico Bellini, Angelica Liddell, Ivica Buljan, Anna Julie Stanzak, Marleen Scholten, Alessio Maria Romano e molti altri.

Federico Bellini nasce a Forlì nel 1976. Dal 2017 al 2020 è drammaturgo e assistente alla Direzione Artistica della Biennale di Venezia Teatro. Dal 2002 collabora con Antonio Latella in qualità di drammaturgo per i seguenti spettacoli: Querelle, I Trionfi, La cena de le ceneri, Studio su Medea, Moby Dick, Non Essere – Hamlet’s portraits, La metamorfosi e altri racconti, Don Chisciotte, Mamma Mafia. È drammaturgo al Teatro Nuovo di Napoli per la stagione 2010/2011 dove scrive come autore Caro George (regia di Latella), Prometeo (regia di Pierpaolo Sepe), Il Velo (regia di Tommaso Tuzzoli) e Tutto ciò che è grande è nella tempesta (regia di Andrea De Rosa). Nel 2011 scrive (insieme a Linda Dalisi e Antonio Latella) la drammaturgia di Francamente me ne infischio e nel 2012 Studio sul Simposio di Platone per la regia di Andrea De Rosa. Nel 2013 cura, insieme a Latella e per la sua regia, la drammaturgia di A. H. e Die Wohlgesinnten (Le Benevole). Nel 2015, sempre insieme a Latella, cura la drammaturgia di Ti regalo la mia morte, Veronika. Nel 2016 è tutor per la drammaturgia per il progetto Santa Estasi, regia di Latella. Cura la drammaturgia di Caligula e Oedipus per il Theater Basel, e di Pinocchio (insieme a Latella e Linda Dalisi), Piccolo Teatro di Milano, sempre per la regia di Latella. Nel 2019 scrive insieme a Latella Die drei Musketiere per il Theater Basel e Eine goettliche Komoedie, Dante/Pasolini per il Residenztheater di Monaco, spettacolo selezionato per l’edizione 2020 del Theatertreffen del Berliner Festspiele.

Foto: Mario Bobbio

Comunicato stampa