Sabato 17 settembre, all’Università di Udine, sarà inaugurata la rassegna storico-documentaria che mette in dialogo la mostra “Che genere di voto. Immagini e parole dalla stampa friulana sul primo voto alle donne 1946-1948, realizzata da Coordinamento regionale Donne ANPI e associazione SeNonOraQuando? di Udine, con la mostra “Elette ed eletti. Rappresentanza e rappresentazioni di genere nell’Italia repubblicana”, curata dalla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano che arriva per la prima volta nella nostra regione. Venerdì 23 settembre, un convegno approfondirà i temi della disparità e delle discriminazioni delle donne in politica.
Udine, giovedì 15 settembre 2022
Tra pochi giorni gli italiani saranno chiamati ancora una volta alle urne per scegliere la composizione del nuovo parlamento. A ripercorrere il cammino del suffragio universale nel secondo dopoguerra e l’inizio della difficile scalata verso l’uguaglianza tra l’ “uomo politico” e la “donna politica” nel nostro Paese sarà la doppia mostra documentaria “Un viaggio nella storia del voto. Dalla parità dei diritti alla parità di rappresentanza”, che sarà inaugurata sabato 17 settembre, alle ore 11.00, nella sede dell’Università di Udine di palazzo Garzolini di Toppo Wassermann. Offrendo al pubblico un approccio storico alla situazione odierna, l’itinerario espositivo metterà in dialogo la mostra “Che genere di voto. Immagini e parole dalla stampa friulana sul primo voto alle donne 1946-1948”, curata da Coordinamento regionale Donne dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI) e associazione SeNonOraQuando? di Udine che per l’occasione ritorna nel capoluogo friulano dopo il successo dello scorso giugno, e la mostra “Elette ed eletti. Rappresentanza e rappresentazioni di genere nell’Italia repubblicana”, a cura della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano che approderà per la prima volta nella nostra regione.
La duplice esposizione, che è realizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia ed è patrocinata dall’Università di Udine e dal Comitato unico di garanzia, resterà aperta fino al 30 settembre. Un appuntamento clou per approfondire le tematiche di genere nell’ambito della rappresentanza politica di ieri e di oggi sarà il convegno, che si svolgerà a margine della mostra venerdì 23 settembre. Tra le personalità che parteciperanno al confronto tra passato e futuro, porteranno le loro riflessioni Natalia Cangi, direttrice della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, e la giornalista e scrittrice Giulia Blasi.
LA DOPPIA MOSTRA
Le due mostre, che compongono l’esposizione “Un viaggio nella storia del voto”, sono incentrate sul secondo dopoguerra, quando con il suffragio femminile si chiude la secolare storia di esclusione delle donne dalla cittadinanza politica. I contesti geografici e istituzionali esaminati, tuttavia, sono diversi: il Friuli, una provincia di confine che tra il 1945 e il 1948, con le prime elezioni, affronta i problemi della ricostruzione; la capitale della politica e dell’informazione, dove si inizia a edificare lo Stato repubblicano e il nuovo Parlamento, basato sulla rappresentanza elettiva di uomini e donne. Nonostante ciò, le due sezioni espositive evidenziano importanti analogie. Entrambe, infatti, mettono sotto la lente d’ingrandimento l’inizio del lungo percorso, avviatosi nel 1944, riguardo l’inclusione della parte più emarginata dai diritti di cittadinanza. Rilevano, in particolare, una chiara interconnessione tra costruzioni di genere e politica. Già dalle prime tornate elettorali, sia a livello nazionale che locale, emerge una rappresentazione non autorevole delle donne in politica che si esprime attraverso una narrazione collettiva fortemente stereotipata e discriminatoria.
La mostra “Elette ed eletti. Rappresentanza e rappresentazioni di genere nell’Italia repubblicana” è il risultato di un ampio e approfondito progetto di ricerca e studio sul gap di genere e sulle diffferenze nella raffigurazione dell’identità maschile e di quella femminile nello spazio politico. Il progetto è stato realizzato dalla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e condotto sul piano della ricerca scientifica da Patrizia Gabrielli, docente di Storia contemporanea dell’Università di Siena, per indagare le cause dell’esiguità della presenza femminile nelle istituzioni italiane fin dalla nascita della Repubblica. L’esposizione è centrata sugli studi più recenti delle pratiche discorsive sulla donna politica e sull’uomo politico nella storia dell’Italia repubblicana, ed è stata realizzata in occasione del convegno internazionale, che si è svolto presso l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica nel febbraio 2019 con l’obiettivo di presentare gli esiti della ricerca e promuovere il dibattito sul tema della rappresentanza di genere.
La mostra “Che genere di voto. Immagini e parole dalla stampa friulana sul primo voto alle donne 1946-1948” è nata da un lavoro di ricerca portato avanti dal Coordinamento regionale Donne ANPI e dall’associazione SeNonOraQuando? di Udine che ha indagato tra gli archivi di biblioteche e di numerosi comuni friulani e pordenonesi per un anno e mezzo. Mette in evidenza come il Friuli accoglie l’ingresso delle donne nello spazio elettorale da elettrici, candidate ed elette, osservando i vari orientamenti dell’opinione pubblica, dei partiti e delle prime organizzazioni femminili.
INAUGURAZIONE E ORARI DI VISITA
Il vernissage della duplice mostra, come detto, si svolgerà sabato 17 settembre, alle 11.00, a palazzo Garzolini di Toppo Wassermann. Interverranno Valeria Filì, presidente del Comitato Unico di Garanziadell’Università di Udine e delegata del Rettore per le Pari Opportunità, Elisabetta Scarton del Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale, Andreina Baruffini, presidente di SeNonOraQuando? Udine, e Antonella Lestani, referente del Coordinamento regionale Donne ANPI. L’esposizione potrà essere visitata fino al 30 settembre, da lunedì a venerdì con orario 9.30-17.30, e sabato dalle 9.30 alle 12.30. L’ingresso è libero e gratuito.
IL CONVEGNO
Quanto gli stereotipi e le resistenze culturali hanno inciso e reso faticoso il processo di emancipazione e una più equa organizzazione della società italiana sarà il cardine del convegno, che si terrà il 23 settembrecon inizio alle ore 15.00, nella sede dell’Ateneo friulano, in via Gemona 92. La conferenza sarà introdotta da Antonella Lestani e dai docenti Andrea Zannini e Valeria Filì dell’Università di Udine. A prendere la parola saranno, quindi, Natalia Cangi e Roberta Corbellini, storica dell’associazione SeNonOraQuando?Udine, che dialogheranno sul tema delle due mostre. Poi, con il coordinamento di Roberta Nunin dell’Università di Trieste, Dimitri Girotto, docente di diritto costituzionale dell’Ateneo udinese, e Barbara Poggio, prorettrice dell’Università di Trento, rifletteranno sulle politiche di equità e sulle prospettive della rappresentanza di genere. Nuove istanze sociali e nuove forme di partecipazione nello spazio del web, invece, saranno indagate da Gabriele Giacomini, esperto di sistemi informatici e comunicazione del Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale, e da Giulia Blasi, autrice tra l’altro del libro “Manuale per ragazze rivoluzionarie. Perché il femminismo ci rende felici” (ed. Rizzoli 2018). La conversazione sarà condotta da Monica Emmanuelli, direttrice dell’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione. L’ingresso al convegno è libero.
Comunicato stampa