Volevamo solo essere felici, un mantra mai così attuale: volevamo e vogliamo. Fa tappa a Udine in una bella sera estiva sul colle del castello la performance del poliedrico Francesco Gabbani. Il “Volevamo essere solo felici tour“ passa qui da noi in una cornice da applausi e con un po’ di aria fresca che ci rigenera dopo l’afa pomeridiana. Gabbani, artista che dopo anni di gavetta e dopo i noti successi sanremesi ha raggiunto una maturazione artistica che lo colloca in questo momento a giusto diritto in una posizione di primo livello nel mercato discografico nostrano, presenta i brani con un’alternanza di ballad dedicate all’amore a canzoni piene di ritmo che fanno letteralmente ballare i suoi fan accorsi numerosi al concerto. Le melodie vanno da qualche assaggio di mix ben calibrato tra techno e rock con richiami stilistici di qualche anno fa a performance in acustico. I testi sono totalmente pop e legati ai classici sentimenti dell’amore, della pace e libertà, ma anche al confronto e all’attenzione verso chi ci circonda. Non manca qualche accenno alla critica sociale e tra le righe qualche citazione filosofica e letteraria che fanno di Gabbani un cantautore completo e non banale. La musica di Francesco è un viaggio tra le emozioni e i sentimenti umani. Nelle pieghe delle nostre relazioni, nei comportamenti e nel modus vivendi. Un continua scoperta di noi stessi, delle nostre emozioni, delle nostre insicurezze e delle nostre paure, il tutto condito a una buona dose di ironia che non guasta. Gabbani è accompagnato da una band di 4 elementi, band compatta e dal suono pulito. Filippo Gabbani alla batteria ( fratello), Lorenzo Bertelloni alle tastiere, Giacomo Spagnoli basso e Marco Baruffetti alla chitarra. Scenografia ai minimi termini come i giochi di luce per uno spettacolo semplice ma coinvolgente vista la splendida cornice che lo accoglie. La scaletta? Eccola: Amen, Schiambola, Pachidermi e pappagalli, Eternamente ora, È un’altra cosa, Tra le granite e le granate, Spazio tempo, Il sudore ci appiccica, La mira, Occidentali’s karma, Tossico, Viceversa , a seguire intense ed emozionanti le versioni acustiche di “La rete “e “Immenso “, poi via con Puntino intergalattico, Sangue darwiniano, L’amor leggero, Peace & love, Cancellami. Volando con la musica arrivano i saluti finali con presentazione della band e classico bis richiesto dal pubblico che richiama l’artista sul sul palco dove ci propone Sorpresa improvvisa e a seguire l’ultima hit “Volevamo essere solo felici” che ci fa ballare e cantare tutti insieme in questa bella notte di musica udinese.
Grazie all’organizzazione, al Comune di Udine e ad Azalea per la bella proposta e l’opportunità di esserci e di raccontare.
© Maurizio Cum per instArt
© Foto Maicol Novara