La partnership “virtuosa” tra pubblico e privato nella sanità può far nascere soltanto benefici in termini di qualità e velocità di servizi per la nostra gente. Così il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello si è espresso in occasione dell’inaugurazione della nuova risonanza magnetica ad altissima tecnologia tenutasi stamani all’istituto di radiologia di Imago di Udine. “La sanità pubblica resta un baluardo in cui credo ma la partita del privato va supportata e va messa nella giusta dimensione. Se gestita alla luce del sole e nella trasparenza la partnership pubblico-privato è la risposta alla nostra gente”.  Una partita che giocheranno da oggi in qualità di dirigenti dell’azienda la dottoressa Camilla Barbiani, radiologa, e il fratello Nicolò che hanno raccolto ufficialmente il testimone dai genitori Bruno Barbiani ed Emilia Pilati, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Imago proprio in occasione della presentazione al pubblico della nuova risonanza magnetica.
Ivan Furlan,  Head of sales Region 3 Siemens Healthcare ha illustrato le caratteristiche della nuova risonanza. “Si chiama Magnetom Aera ed è il top di gamma da 1,5 Tesla della Siemens – ha detto – un sistema ad alto campo che consente di svolgere l’esame di risonanza magnetica ad un livello clinico molto elevato coniugato con il confort del paziente: è il più corto sul mercato (145 cm) con un diametro di 70 cm, caratteristiche che permettono di eseguire molti degli esami con la testa al di fuori dell’apparecchiatura evitando “disagio” ai pazienti con problematiche di peso e di claustrofobia”. Un fiore all’occhiello che dà nuova linfa all’istituto “fresco” di nuova conduzione.
“Fa piacere che due ragazzi si facciano carico di un’azienda così importante con la voglia di mettersi in gioco – ha continuato Bolzonello – . La grande sfida della nostra terra in questo momento si gioca sulla tecnologia e i giovani riescono ad avere una marcia in più con le loro “visioni importanti” e quel coraggio che c’era nel dopoguerra e che ora c’è nuovamente”. Di progetti e di coraggio ha infatti parlato la dottoressa Barbiani “ coraggio che ci ha portati a lanciarci in questa nuova impresa sempre nel rispetto della mission aziendale e con la volontà di portare nuovi progetti ed energia per il futuro in azienda. Oltre 33 mila prestazioni di cui il 50% erogate tramite il servizio sanitario nazionale sono i numeri dell’Istituto radiologico udinese Imago che a 38 anni dalla sua nascita aggiunge oggi un nuovo impulso alla sua crescita e compie un altro passo nella direzione della sua “mission” iniziale: offrire qualità del servizio ed altissima tecnologia”. “L’acquisizione di questa apparecchiatura – ha continuato Nicolò Barbiani che già da sei anni cura in particolare la logistica e i contatti con l’Azienda Sanitaria e la Regione  –  era già prevista nell’ultimo accreditamento al servizio sanitario ragionale del 2016 con lo scopo di garantire sempre un servizio di altissima qualità. Aera è il nostro fiore all’occhiello che ci mette alla pari di altre strutture ospedaliere regionali che utilizzano questo stesso strumento. A corredo di Aera abbiamo acquisito altri strumenti per migliorare la gestione degli esami da parte dei nostri operatori e medici scelti per la loro professionalità. Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento del fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, per il quale ringraziamo sentitamente la Regione. Con pieno impegno continueremo ad operare con la speranza è di poter crescere ed ampliare il servizio ai cittadini del Friuli-Venezia Giulia”.

“Non dovete ringraziare la Regione – ha specificato Bolzonello – Siamo qui si per aver cofinanziato questo intervento attraverso i fondi Por Fesr ma voi non dimenticate che avete vinto un bando. Il  merito della Regione è di aver spinto sull’innovazione a fronte di un programma che poteva essere molto conservativo. Ho voluto scrivere questo bando nella direzione di tecnologie e innovazione. Nel tavolo del partenariato abbiamo avuto l’appoggio in questo senso di categorie come le Piccole e medie industrie. Le aziende infatti avevano bisogno di supporto per acquisto di macchinari tecnologicamente avanzati. Ecco che questo è il motivo per cui siete entrati nel bando, per la vostra scelta innovativa visto che siete andati a cercare tra i migliori macchinari al servizio della nostra sanità che è pubblica  ma che ha bisogno di fare operazioni importanti. Non può essere ideologicamente e scioccamente contraria alla parte privata con la quale si parla non di concorrenza ma di complementarietà”.
Il direttore dell’Associazione piccole e medie industrie, dottoressa Lucia Cristina Piu, accompagnata dal dottor Augusto De Toro, ha ricordato come l’associazione abbia colto l’importanza del comparto sanitario sia per servizi sia come in questo caso per il  ruolo di “complementarietà”. “Oggi siamo qui – ha detto – per un’occasione importante, per un investimento di crescita tecnologica e di servizi verso l’utenza sempre nel rispetto della continuità. E’ un orgoglio – ha concluso – riconoscervi la medaglia della nostra associazione che premia questa azienda con noi dal 2004”.
Apprezzamento e augurio per il futuro è stato espresso anche dalla dottoressa Simona Liguori come assessore alla salute e al sociale del Comune di Udine e come medico oncologo. “Sono qui con voi – ha detto – perchè questa bella istituzione sia sempre più inglobata con il territorio e quindi che ci sia massima collaborazione con la parte della sanità pubblica, cure domiciliari, cure in hospice e rapporti con medici di famiglia.” “In questa direzione Imago non mancherà di pensare a progetti futuri” ha assicurato la dottoressa Barbiani.
Il direttore sanitario Carlo Moretti, ha ricordato i passi dell’azienda dall’80 “con la nascita in piazza primo maggio” al ’98 con il trasferimento in via Marco Volpe, all’acquisto della prima risonanza magnetica total body a basso campo nel 2001 e poi nel 2006 “l’ampliamento nella struttura di Via Stiria e con l’acquisto di un’altra macchina ad alto campo. “Ringrazio la proprietà per l’attenzione avuta per il rinnovamento delle apparecchiature – ha specificato –  l’80 per cento di quelle in in dotazione sono state rinnovate. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla segreteria ai collaboratori e ai medici:  “siamo in 7 medici radiologi  e 3 tra anestesisti e cardiologo. Ora siamo pronti ad accogliere il professore emerito Roberto Pozzi Mucelli che sfrutterà al massimo le potenzialità di questa nuova macchina”.

Comunicato Stampa