L’ultimo concerto della centesima stagione degli Amici della Musica è stato “invaso” dall’attualità per il fatto che la solista era di origine Ucraina e questo fatto ha inevitabilmente scatenato, durante la presentazioni del concerto, tutta una serie di riflessioni sulla pace, sulla guerra e sulla necessità della solidarietà.

I protagonisti della serata: l’Orchestra Sinfonica città di Grosseto diretta dal bulgaro Svilen Simeonov e la pianista ucraina Anfisa Bobylova. Programma suggestivo che inizia con la Suite III per orchestra d’archi delle Antiche Danze e Arie per liuto di Ottorino Respighi, una rielaborazione per orchestra d’archi di quattro danze originali (Andantino, di autore ignoto, Arie di corte, di Jean Baptiste Besard, Andantino, di anonimo, Passacaglia, di Ludovico Roncalli). Scelta di programma quantomai opportuna, vista la delicatezza del pezzo, che esalta il suono e l’intonazione di questa formazione che, grazie anche all’attenta conduzione ritmica ed espressiva di Simeonov, origina un’esecuzione accattivante, capace di sedurre il pubblico udinese.

La serata prosegue poi con il Concerto n.12 in la maggiore K414 per pianoforte e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart, proposto dalla pianista ucraina Anfisa Bobylova, che nonostante la giovane età dimostra una maturità musicale ed espressiva notevolissima. Fin dal suo ingresso, infatti, possiamo ammirare un suono brillante e arioso, particolarmente adatto a Mozart, sorretto da un uso sapiente del pedale, da un tocco estremamente sensibile e da una tecnica molto brillante e precisa. Dal punto di vista espressivo poi, la fusione col suono dell’orchestra è tale da consentire lo sviluppo di un’affascinante trama dialogica che seduce  gli ascoltatori che infatti tributano alla Bobylova grandi applausi, sì da convincerla a concedere un bis, dedicato al suo martoriato paese.

Conclude il concerto l’esecuzione della Sinfonia in re maggiore n.1 Hop.1/1 di. Franz Joseph Haydn, un’opera giovanile in soli tre movimenti, anziché nei soliti quattro. Sinfonia dal carattere brioso e allegro , che conclude degnamente una serata iniziata con ben più foschi presagi.

Sergio Zolli © instArt