Villa de Claricini Dornpacher riapre nuovamente i battenti. Dopo la consueta chiusura invernale, la storica dimora seicentesca situata nel piccolo borgo rurale di Bottenicco di Moimacco, alle porte di Cividale (UD), si prepara ad accogliere nuovamente i visitatori con percorsi guidati e un ricco calendario di iniziative in programma il primo e terzo week end di ogni mese.
Si parte dunque sabato 2 aprile con il primo appuntamento en plein air: la visita al vigneto della proprietà – 17 ettari biologici e sostenibili, gran parte dei quali circondano la villa – che si concluderanno con una degustazione dei vini tipici prodotti dall’azienda agricola della tenuta. Proprio per le sue caratteristiche di sostenibilità, l’azienda vitivinicola de Claricini, motore economico dell’omonima Fondazione costituita nel 1971 con finalità culturali e senza scopo di lucro, si è aggiudicata il premio AGRIcoltura100 rientrando fra le migliori 100 aziende italiane del settore. L’iniziativa è realizzata nell’ambito di Vigneti Aperti in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino FVG.
Domenica 3 aprile, oltre alle visite in vigneto e alle degustazioni, ripartiranno anche le visite guidate alla grande casa dominicale, alla chiesa e agli incantevoli giardini all’italiana e all’inglese che rendono il complesso della villa una delle più suggestive mete turistiche del Friuli Venezia Giulia
“Siamo molto felici di riaprire i battenti della villa ai visitatori – commenta il Presidente della Fondazione, Oldino Cernoia. –. Anche quest’anno non mancheranno le occasioni per vivere inedite esperienze culturali ed enogastronomiche in questa splendida tenuta, a stretto contatto con la natura, l’arte e a storia che caratterizzano la proprietà”.
E a proposito di cultura – o meglio dell’incontro fra culture diverse – sempre domenica 3 aprile con inizio alle ore 18.00 è in programma il concerto a ingresso libero “La musica di noialtri”: un dialogo musicale plurilingue, con protagonisti i “Tre musicisti sospesi” provenienti da Friuli, Carinzia e Slovenia: Gianni Fassetta e Alexander Ipavec alla fisarmonica ed Emil Krištof alle percussioni. Il loro repertorio illuminerà il pubblico sulle contaminazioni tipiche delle zone di confine/frontiera, proponendo un patrimonio musicale che diventa patrimonio condiviso delle comunità latine, slave, germaniche: unità e molteplicità che derivano da una stessa matrice di vissuti e di sentimenti, arricchita da differenti sfumature culturali e linguistiche. Una musica sospesa tra più mondi, che da questa sospensione deriva la sua affascinante unicità.
L’accesso alle visite guidate e alle iniziative organizzate da Villa de Claricini Dornpacher è possibile solo tramite prenotazione accedendo al sito visit.declaricini.it oppure telefonando al numero 0432 733234.
Villa de Claricini Dornpacher – cenni storici e artistici
Visitare Villa de Claricini Dornpacher significa immergersi nella cultura e nella storia del ricco patrimonio culturale friulano. Incorniciata dai suoi giardini e incastonata tra vigne e brolo a pochi chilometri di distanza da Cividale, la villa fu edificata intorno alla metà del secolo XVII dalla famiglia de Claricini Dornpacher e dal 1971 è sede della Fondazione omonima istituita per volere della contessa Giuditta de Claricini (1891 – 1968), ultima proprietaria della villa, con lo scopo di conservarne il patrimonio storico e artistico e promuovere studi e manifestazioni culturali.
Davanti alla villa, esposto a sud, si apre un giardino all’italiana racchiuso da balaustre. Il grande pavimento centrale di pietra, scandito ai margini da vasi di limoni e fiori, divide simmetriche aree verdi ornate da arbusti di bosso, statue e fontane. Oltre la balaustra si sviluppa poi un vasto parco di circa due ettari con prato e bosco, dove sono presenti gruppi di essenze secolari come faggi, abeti, cedri e lecci.
La villa, per volontà della famiglia de Claricini Dornpacher, conserva in ogni sua stanza pregevoli collezioni d’arte. Affreschi, dipinti, mobili, arredi, abiti e manufatti tessili, tappeti, stampe, disegni, fotografie, documenti d’archivio, libri, strumenti musicali, oggetti d’arte applicata e suppellettile domestica raccontano la storia plurisecolare della proprietà, della famiglia cui appartenne per secoli e del territorio.
L’intero corpus della proprietà è stato oggetto di recenti interventi di manutenzione straordinaria che hanno interessato la facciata del “Foledor”, il parco all’inglese con il relativo viale monumentale e le numerose statue che costellano il giardino all’italiana.
Comunicato Stampa