Seconda vittoria consecutiva al Festival della Canzone Fvg a Grado. Raccontaci com’è andata?
Sono molto contento e ringrazio veramente tutti, ho ricevuto una valanga di complimenti. Avevo già vinto il Festival nel 2016 con il mio brano “A no reste plui nuie”, cantato assieme a Megan Sfefanutti. Tradizionalmente il primo premio del Festival è sempre andato a realtà diverse da quelle friulane, ma a quanto pare io funziono bene nella parte del “guastafeste”! Quest’anno sono stato invitato a partecipare al Festival in veste di autore ed interprete del mio brano “Revelli” tratto dal mio album Truoisparis, ma anche in veste di autore. Ho scritto un brano dal titolo “Sei tu” che si prestava benissimo per la manifestazione, che con il prezioso contributo della mia amica cantautrice Giulia Daici è stato trasformato in lingua friulana con il titolo “E tu”. Il brano è stato interpretato a meraviglia dalla cantante goriziana Laura Bisiach. Il brano parla dell’amore di una vita, un amore solido, fatto di rinunce, litigi, ma anche di una grande ricchezza di affetti, di condivisione, di strade percorse assieme. Insomma la bellezza di conoscersi a fondo, non la noia di stare assieme. La giuria ha apprezzato la canzone, ben interpretata da Laura, ma soprattutto il pubblico ha accolto il brano con un’ovazione. E così il Premio è andato nuovamente ad una canzone friulana.
Come nascono le tue canzoni?
Le canzoni nascono sempre da un’emozione. Non ci sono regole, a volte arriva prima prima la melodia e a volte il testo. Nel mio ultimo album dedicato alla Valcellina mi sono affidato anche ai testi dei poeti e scrittori locali più conosciuti (Mauro Corona, Federico Tavan e Giuseppe Malattia) e meno conosciuti (Andrea Nicoli) ma ho anche scritto alcune canzoni autobiografiche, tra le quali “Dulà che i truòis i sparìs” che parla dello spopolamento della montagna e delle politiche sbagliate per evitare questo fenomeno negativo. Questo, al momento, è il tema che mi sta più a cuore.
Cosa ti ha spinto a scrivere la canzone Revelli e che risposta hai avuto dal pubblico che l’ha ascoltata?
Un album dedicato alla Valcellina doveva per forza di cose contenere la storia del calciatore “Revelli” Ruggero Grava, che nacque a Claut nel 1922 ed emigrò in Francia, dove vinse il titolo nazionale. Il suo talento non passò inosservato: il Grande Torino, a quei tempi considerata la squadra più forte del mondo, lo acquistò e purtoppo l’epilogo tragico è noto a tutti. Nel 1949 nel disastro di Superga Ruggero perse la vita assieme ai suoi compagni ed entrò nella leggenda. Ho voluto celebrare questo grande campione anche perchè tanti non sanno che a Superga c’era un friulano di Claut in quanto la stampa nazionale pronunciava Claut alla francese (Clò) come se Revelli fosse stato francese. La canzone è stata accolta sempre con grande emozione. Ho avuto anche l’onore di suonarla in prestigiosi Festival internazionali come Suns e Folkest. Sabato scorso, nel corso della serata del Festival, il mitico Bruno Pizzul colloquiando con Dario Zampa si è complimentato pubblicamente con me per la canzone e devo dire che mi sono venuti i brividi.
Quali artisti e stili musicali hanno influenzato le tue composizioni?
All’inizio solo artisti stranieri: Rolling Stones, Doors, Led Zeppelin, Ramones, Bob Dylan, Pogues, Tom Waits (e tanti altri) e poi, con molta fatica e impegno anche italiani, tra i quali sicuramente Branduardi e negli ultimi anni Davide Van de Sfroos. Attualmente ammiro molto i Lucero, Damien Rice e altri cantautori americani tra i quali sicuramente William Elliott Whitmore, tutti per lo più sconosciuti al grande pubblico. Le cose troppo commerciali finiscono sempre per annoiarmi.
Cosa hai provato quando hai vinto il tuo primo concorso?
Molta gioia, poter dire: “Ho vinto io ma ha vinto anche la mia terra, il Friuli”. E molta soddisfazione per un brano che al Festival della Canzone Friulana era stato il più votato dal pubblico ma non era piaciuto alla giuria di specialisti. Nelle mie vittorie, devo dirlo, c’è sempre lo zampino di una figura femminile; nel 2016 Megan Stefanutti e quest’anno Laura Bisiach, due bravissime interpreti che hanno arricchito le mie canzoni. Ringrazio loro e Giulia Daici, che ha firmato assieme a me il testo di “E tu”.
Cosa ti spinge a partecipare ai Concorsi?
Nel passato soprattutto per fare esperienza, per imparare a stare sul palco, per ricevere consigli. Ad esempio sotto la guida del Maestro Valter Sivilotti e dello staff artistico del Festival della Canzone Friulana ho imparato molte cose. Ora partecipo ai concorsi per dare spazio a brani che mi piacciono ma non troverebero spazio nelle mie produzioni. Oppure, come scelta ben precisa: mi riferisco al prossimo Senjam Beneske Piesmi delle Valli del Natisone, dove potrò di nuovo occuparmi del tema dell’abbandono della Montagna. Ho partecipato anche al Premio Tenco. Sono risultato finalista nel 2015 col mio CD Incuintretimp. Quest’anno il mio secondo album Truoisparis nonostante numerose critiche positive anche da riviste nazionali non è entrato tra i finalisti.
Stai lavorando a un nuovo disco?
Per ora no. Ho scritto già alcuni nuovi brani ma adesso sto raccogliendo il lavoro fatto con Truoisparis, grazie anche ai fantastici musicisti che mi stanno accompagnando in concerto: Massimo Gatti (mandolinista di fama internazionale) e i nostri Elvis Fior (oltre che a suonare la batteria ora è anche un apprezzato scrittiore) e Alessandro Turchet, contrabbassista di grandissimo talento. E’ capitato anche di suonare assieme al cantautore carnico Alvise Nodale, col quale mi sono trovato benissimo. Abbiamo recentemente suonato al Folkest e in altri eventi e sono molto soddisfatto dell’accoglienza e dell’attenzione che il pubblico ci ha riservato. Ultimamente anche a livello mediatico qualcosa si è mosso. Insomma, cosa potrei pretendere di più?
Dove possiamo acquistare la tua musica e dove possiamo trovare i tuoi prossimi appuntamenti?
I miei CD si possono acquistare direttamente presso la casa discografica Nota music di Valter Colle www.nota.it anche richiedendoli via mail all’indirizzo info@nota.it oppure al mio recapito klautans@gmail.com. In libreria si possono trovare a Udine sicuramente all’Angolo della Musica di via Aquileia o in via Piave presso Friulibris. Prossimamente parteciparò ad un evento di PordenoneLegge assieme al Maestro Gianni Fassetta il 20 settembre condotto dal Circolo Menocchio e dal Premio di poesia Giuseppe Malattia della Vallata e poi oltre al Senjam Beneske Piesmi nel gennaio del 2019 suonerò assieme alla Band al completo a Fagagna. Altre date sono in via di definizione. Chi è interessato può informarsi sul mio profilo Facebook e consultare il mio sito www.francogiordani.com. Grazie per avermi dedicato questo spazio!
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