È ad Antoine Forquereau e coevi che si è scatenata, chiudendo, l’edizione Wunderkammer 2021 “La stanza delle meraviglie”, recuperando il concerto previsto a novembre in sala Luttazzi e andato in scena il giorno di San Valentino al Miela di Trieste. Cupido “Unchained”, con un tuffo dall’alto della musica al servizio del Re Sole, quel Louis IV illuminato, mecenate e stravagante che tanta musica commissionò e tanti compositori, orchestre, corpi di ballo, attori ed artisti ebbe al suo seguito.
Con André Lislevand, virtuoso violagambista, Jadran Duncumb ispirato tiorbista e Paola Erdas, direttrice artistica di Wunderkammer e clavicembalista raffinata, sono state le “Suites” di carattere, tratte da un ricercato repertorio raccolto nei Pezzi di viola, di tiorba e liuto, di Marin Marais, Antoine Forquereau, esaltato dal tocco solistico, Robert De Visée e dal Manuscrit Bauyn di Louis Couperin. Tutti compositori al servizio del Re vissuti tra la metà del Sei e del Settecento, a parte Couperin vissuto dentro al XVII secolo, di cui si è apprezzata la “Passacaille en Ut Majeur” al cembalo. “Suites masquées”, danze, tra temi sincopati di pura espressione francese, influenze di stampo italiano, contrappunti di tocco “smerigliato” nelle stravaganze del Barocco splendente e talvolta irruento, ma mai troppo, come il trio ci ha fatto intendere.
Tra applausi e momenti parlati in cui gli interpreti hanno dato, in un clima informale e divertito, qualche aneddoto su ciò che si andava ascoltando, il concerto ha permesso di mettere luce ad un repertorio e ad autori non molto eseguiti in regione e in Italia. Forquereau è stato il centro nevralgico di questo concerto a tema francese, e degne di nota sono state di lui, dalla “Suite V en do mineur”, La “Sylva” e La “Jupiter”, la prima campestre, la seconda solenne, nel gioco d’intesa delle parti e nel solismo di Lislevand alla viola da gamba, espressivo e d’effetto.
Il tiorbista Duncumb, sempre preciso ispirato, ha donato anche un suo solo improvvisato in un “Prélude” ammirevole e Paola Erdas, a raccordo di questo insieme che si spera di risentire, ha dato generosamente merito al clavicembalo con “mirabilia, artificialia, naturalia”, come sottotitola questa edizione riuscita di Wunderkammer.
Il prossimo appuntamento è in occasione della Giornata europea della Musica Antica, lunedì 21 marzo, con un concerto dal titolo “L’ultimo paradiso”.
Tutte le info su wunderkammer.trieste.it
Alessio Screm © instArt