COSE. SPIEGATE BENE Questioni di un certo genere

Cose. Spiegate bene è la rivista di carta del Post, realizzata in collaborazione con Iperborea.
Ogni titolo è dedicato a un argomento per declinare la proverbiale attitudine descrittiva e di chiarezza del Post anche su questo formato, raccogliendo spiegazioni, storie, e racconti d’autore.Il secondo numero si intitola Questioni di un certo genere ed è pensato per tutte le persone che vorrebbero capire meglio gli importanti dibattiti di questi anni – e del 2021 in particolare, anche per via del discusso ddl Zan – sulle identità sessuali, sui diritti ad esse legati, sulle discriminazioni, a partire dalle parole da usare. La rivista si apre con un classico articolo di spiegazione del Post, dedicato al concetto di “identità di genere”, da non confondere con quelli di “sesso” e “orientamento sessuale”. È completato da un glossario che definisce il significato di molte espressioni: dalla sigla “LGBTQIA+” a “cisgender”, una parola che, come scrive Vera Gheno nel suo corsivo, aiuta a fare a meno di un’idea di “normalità” che ostacola la comprensione reciproca. A questioni di lingua sono dedicati anche altri due articoli, uno sullo schwa, il carattere e suono sperimentato come desinenza per rendere l’italiano meno sessista, e uno sui pronomi, che sono invece al centro della discussione per chi parla e scrive in inglese. Seguono approfondimenti su temi più concreti, dai simboli sulle porte dei bagni alle categorie nello sport agonistico, dagli abiti che indossiamo al diventare genitori.
Le questioni dei diritti sono affrontate prima di tutto attraverso i racconti di quattro persone trans che ci hanno raccontato la propria esperienza nell’articolo “Storie di transizione”, vincitore di un Diversity Media Award nel 2021. A questo si aggiunge l’intervento di Gianmarco Negri, prima persona trans a essere eletta sindaco in Italia: la sua storia personale e il suo lavoro come avvocato di chi vuole affrontare un percorso di transizione riconosciuto dallo Stato sono un ottimo punto di partenza per provare a capire esperienze diverse dalle proprie. Il racconto di Fumettibrutti è dedicato a uno degli aspetti di queste esperienze: il fatto di avere un “nome morto”. C’è poi un approfondimento su uno dei temi su cui si dibatte di più quando si parla di identità di genere: cosa si fa quando una bambina o un bambino sembra non riconoscersi nel sesso che le o gli è stato assegnato alla nascita.
Questioni di un certo genere parla anche di persone intersessuali, i cui problemi sono ancora poco considerati sia in Italia che nel resto d’Europa, della storia dei concetti di “omosessualità” ed “eterosessualità”, da cui sono iniziati gli studi sulla sessualità che hanno contribuito a formare le nostre idee sul mondo, e del femminismo intersezionale, che sostiene le lotte per i diritti della comunità LGBTQIA+. Un articolo poi è dedicato all’identità di genere degli uomini cisgender e a chi studia la maschilità e l’intervento di Massimo Prearo, responsabile scientifico del Centro di ricerca sulle politiche e teorie della sessualità (PoliTeSse) dell’Università di Verona e co-curatore di questo numero di Cose, spiega l’importanza degli studi di genere in generale. Diego Passoni invece parla dei limiti che esistono tuttora, nei contesti di lavoro, per le persone omosessuali che dichiarano il proprio orientamento sessuale, mentre Arianna Cavallo riflette su come certe idee legate al genere vengono trasmesse a bambine e bambini e su come forse è a questi ultimi che ci dovremmo dedicare di più ora.
«L’argomento di questo secondo numero è già l’argomento degli argomenti: il rispetto e la comprensione per quello che le persone vogliono essere, per quello che vogliamo essere. Ci è sembrato importante provarci.» – Luca Sofri
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In libreria dal 17 novembre 2021
Testi: Arianna Cavallo, Fumettibrutti, Vera Gheno, Gianmarco Negri, Diego Passoni, Massimo Prearo
A cura di: Arianna Cavallo, Ludovica Lugli e Massimo Prearo
Progetto grafico e art direction: Tomo Tomo
Illustrazioni: Sarah Mazzetti
pp. 224 – € 19 – ISBN 9788870919530

comunicato stampa