TriesteLovesJazz affolla il molo Audace all’alba e tira le somme.
Oltre 150 musicisti per una stagione da costante tutto esaurito: e Trieste diventa grazie alla musica uno dei poli culturali e musicali di riferimento dell’area centro europea.
Dopo la magia del concerto all’alba, che ha visto il pianoforte di Dario Carnovale colorare di musica il sorgere del sole davanti a migliaia di ascoltatori attentissimi, assiepati su tutto il Molo Audace, TriesteLovesJazz chiude la sua dodicesima edizione. Sostenuto e promosso dal Comune di Trieste nell’ambito dell’agenda culturale estiva con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia ed organizzato dalla Casa della Musica/Scuola di musica 55, il Festival chiude all’insegna di una partecipazione di pubblico sempre in crescita, anche rispetto alle edizioni precedenti, un premio alle scelte artistiche e dei luoghi: sempre pienissime le platee del festival, tanto al Bastione Rotondo quanto nella grandissima distesa della centrale Piazza Verdi.
24 concerti per oltre 150 musicisti che si sono alternati con le più varie proposte sui palcoscenici del Festival. L’attenzione alle nuove generazioni e al loro percorso musicale si è tradotta anche quest’anno nella collaborazione del Festival con il Conservatorio di Musica G. Tartini di Trieste e con la presenza di moltissimi giovani musicisti, tra i quali i premiati del “Franco Russo” e i ragazzi protagonisti del dinamicissimo omaggio a Frank Zappa.
Un esordio alla grande con una prima assoluta, che ha regalato al festival un momento di grandissima curiosità per un progetto affascinante e inusuale: la Musica con le conchiglie di Mauro Ottolini e la sua band. Non sono mancati i momenti memorabili: dalla presenza degli energici ed ironici Huntertones, che dopo Trieste hanno ottenuto enorme successo anche ad Umbria Jazz, alla carismatica presenza di Sarah Jane Morris fino al momento in assoluto più magico, ricco, energetico di questa edizione, che rimarrà sicuramente negli annali della storia del Festival, oltre che una tra le serate più incredibilmente vitali dell’estate triestina: l’affollatissimo ed entusiasmante concerto del mitico Cory Henry con i suoi Funky Apostles che ha fatto ballare migliaia di persone gioiose.
Non poteva mancare il seguitissimo omaggio a Lelio Luttazzi (di spessore gli interpreti che hanno omaggiato il maestro dello swing) e ha ipnotizzato il pubblico l’eleganza raffinata della recente rivelazione del jazz internazionale, Tana Alexa. Grande successo anche per la voce protagonista dei musical Vittorio Matteucci e del Paul Klee Quartet per la prima esecuzione della versione italiana di “Lettere a Giulietta”, di Elvis Costello.
Un respiro, dunque, internazionale per TriesteLovesJazz che garantisce la presenza di Trieste e della Regione tutta all’interno dei più importanti circuiti europei e mondiali della musica: il Festival e il suo contesto sono infatti una parte significativa di tutti i canali di comunicazione e promozione del settore musicale e culturale europeo e sono dunque al centro di un interesse sempre crescente da parte degli operatori culturali e del pubblico. Spettatori sono giunti da un territorio molto ampio, ben oltre a quello regionale e nazionale: Trieste, così si conferma – anche grazie a TriesteLovesJazz – uno dei poli culturali e musicali di riferimento dell’area centro europea.
Clara Giangaspero © instArt