Stella di Tarcento, 19-10-2015 – Toni Zanussi nel suo atelier – Foto © 2015 Alice BL Durigatto / Phocus Agency

Inaugura mercoledì 29 dicembre alle 11 a Trieste, al Magazzino 26 del Porto Vecchio, la mostra “L’anima, la terra, il colore. Arte d’azione e di inclusione” dell’artista friulano Toni Zanussi (Qualso, Udine, 1952).

L’iniziativa è molto più di una personale in cui poter visionare l’arte poetica e sottilmente onirica di Toni Zanussi, perché è anche un progetto-laboratorio, ideato dall’artista stesso, di inclusione sociale. La mostra che Trieste dedica a Toni Zanussi fa parte infatti di un ciclo espositivo di rassegne, ognuna diversa dall’altra, incentrate oltre che sulla sua creatività, sulla promozione di questo prezioso e attuale concetto, che ha visto un primo allestimento in una versione molto più ridotta nel 2020 a Tarcento e che dopo Trieste proseguirà a Monaco.

L’esposizione al Magazzino 26, curata dalla giornalista e critica d’arte Marianna Accerboni, è realizzata dal Comune di Trieste in collaborazione con l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni (U.S.S.M.) di Trieste, l’U.D.E.P.E (Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna) di Trieste e con il Garante locale dei diritti delle persone private della libertà personale. Saranno sei le persone del territorio (adulti e minorenni), alcune protagoniste di condotte illecite, che nel corso dell’esecuzione delle misure e sanzioni di comunità a cui sono soggetti, offriranno il loro contributo alla rassegna, in particolare  nei processi di diffusione e comunicazione della mostra oltre che nell’accoglienza dei visitatori. L’obiettivo di tale coinvolgimento è quello di restituire loro un ruolo di utilità sociale e di favorirne il reinserimento attraverso un’esperienza formativa e relazionale positiva nel mondo dell’arte a dimostrazione che l’arte può essere uno strumento potente di educazione alla legalità.
Ad inaugurare la mostra mercoledì 29 dicembre saranno Giorgio Rossi, assessore alle Politiche della cultura e del turismo del Comune di Trieste, Carlo Grilli, assessore alle Politiche sociali del Comune di Trieste, Marianna Accerboni, critica d’arte e curatrice della mostra. Per il Ministero della Giustizia, Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità interverranno Rita Bergamo, Responsabile dell’Area Misure e Sanzioni di Comunità dell’U.D.E.P.E. di Trieste e Elisabetta Kolar Direttore dell’U.S.S.M. di Trieste. La presentazione della mostra sarà visibile anche in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Trieste.

«Un uomo può essere anche un grande artista, un genio, avere un dono che gli viene dalla mano di Dio, ma se poi dietro le quinte non c’è altro, se non c’è quel rapporto con il mondo che distingue i predestinati allora cosa vale la sua arte?» ci tiene a precisare l’assessore Giorgio Rossi che ha avuto il piacere di conoscere l’artista e di apprezzarne soprattutto i risvolti umani. «Toni – prosegue – è un predestinato all’accoglienza, una persona che ha coltivato la cultura dell’Uomo, che lancia messaggi, testimonia in ogni occasione le buone cose che la natura gli ha dato; le fa vedere, le condivide. È un uomo che ha fede e fiducia nel mondo. Nel momento in cui lo incontri pone il suo Universo al centro del Tuo e così crea la cosa più difficile, l’unione degli Spiriti. È per questo che abbiamo voluto costruire con lui un percorso che non è solo artistico ma una Storia con alti risvolti sociale ed umani che trasformano questa mostra in un’esperienza di vita per molti di noi. La mostra diventa un momento di riflessione, noi non siamo più comparse ma attori protagonisti che vogliono vivere il dono più grande che ci è concesso: l’Umanità»

«Sono fermamente convinto che l’arte, la creatività e la bellezza – aggiunge l’Assessore Carlo Grilli – siano propagatori di speranza e fiducia verso il futuro, elementi questi alla base di tutti i percorsi di inclusione sociale.
Ma inclusione significa anche collaborare insieme e proprio per questo la  mostra di Toni Zanussi viene accompagnata da una corale di realtà istituzionali, private e del privato sociale che hanno concorso alla riuscita positiva e che ringrazio.
Anche a Trieste, infatti, la mostra di Toni Zanussi viene animata dalla presenza di giovani e adulti che si sono resi protagonisti di condotte illecite e che si mettono a disposizione del pubblico in veste di guida, per trasmettere ai visitatori il senso profondo delle opere dell’Artista.
L’adesione alla mostra dell’Amministrazione Comunale vuole essere quindi un’occasione per le persone seguite dai Servizi di mettersi alla prova in un contesto relazionale positivo, che promuova l’educazione alla legalità e che permetta a ciascuno di trovare il modo per lasciare la propria impronta di colore nel mondo. »

In un luogo di grande fascino architettonico come il Magazzino 26, in perfetta armonia con l’allestimento, la mostra ad ingresso gratuito ospita una novantina di opere di magnetica suggestione, molte delle quali di dimensioni notevoli – oltre due metri di lunghezza per un metro di altezza – suddivise in cinque sezioni tematiche secondo un percorso cronologico.

Dalle tavole ai bidoni e alle casse dipinti con colori vivaci e solari e con i temi del sogno che raccontano di viaggi lontani, nei territori della mente e del fantastico, attraverso lavori dalle forme più diverse ed affascinanti: rettangolari, circolari, a ogiva, realizzati su diversi supporti come sostegni MDF, il legno grezzo delle casse, il metallo dei grandi bidoni.

«La rassegna – spiega la curatrice Marianna Accerboni – testimonia, in una sorta di orizzonte di luce e di cromatismi accesi, eleganti e al contempo sobri, l’universo creativo e la sperimentazione svolta dal pittore friulano Toni Zanussi negli ultimi trent’anni. In mostra compare un’ampia selezione di opere che raccontano il suo immaginario, stilato secondo una cifra molto personale, armonica e sottilmente dinamica: una pittura sgorgata dal cuore di un artista dal gesto pittorico incantato.
Luminosi e talvolta in controluce, com’è spesso la vita, i suoi lavori ci parlano dell’esistenza reale, trascendendola e idealizzandola attraverso simbolismi iconici e di speranza. In tal senso, sotto il profilo critico, la sua opera si colloca nell’ambito di quel filone espressivo orientato a un’interpretazione della realtà arricchita da suggestioni oniriche, fantastiche, metafisiche e surreali, che ha caratterizzato, in nome della libertà, buona parte dell’arte e persino dell’architettura del Novecento e contemporanea, a partire da Mirò per arrivare alle forme organiche dell’architetto statunitense Frank Gehry”. »

Il pubblico potrà così godere di molti suoi lavori, alcuni dei quali inediti: dal recente “Totem omaggio a Mostar” del 2020 che supera, in diagonale, i tre metri, al trittico formato dalle tre opere di forma ogivale “Cosmogonia”, “Cosmogonia nero terno” e “Cosmogonia rossa” del 1994.
Un’arte dove il male è dissacrato, esorcizzato e superato attraverso composizioni dai colori vivaci, quasi allegri per portare lo spettatore in una realtà altra, una fuga verso la speranza come nella serie più recente incentrata sul tema della pandemia da Covid-19, che l’artista chiama “invisibile creatura”, e ai lirici voli cromatici su Sarajevo e Mostar, che ricordano la tragedia della guerra o quella dell’Afghanistan.

Per Toni Zanussi l’arte è impegno artistico, riscatto per tutti gli umili, i poveri, gli abbandonati, gli scartati della terra ed è anche strumento, linguaggio, metodologia per esprimere il suo impegno civile. A corredo di ogni sezione, un testo allude alle pene, alla detenzione e alla possibilità di redenzione attraverso la giustizia riparativa, tema trasversale alla mostra e molto sentito dall’artista: la speranza.

Zanussi si ispira alla natura e ai suoi cambiamenti, ai colori e alle atmosfere che mutano con l’alternarsi delle stagioni. Immerso nei boschi del monte Stella a Tarcento (UD), dove l’artista ha costruito il suo studio-atelier, un luogo ospitale, sempre aperto a curiosi e amici, “pittore della cosmogonia e della contaminazione tra materia e realtà sociale, artista del recupero degli sprechi e poeta” come lo ha definito Gillo Dorfles, Zanussi raccoglie da oltre quarant’anni sempre crescenti successi. Le sue opere sono state raccontate da tanti scrittori ed intellettuali ed esposte in giro per il mondo, da Venezia fino a Parigi.

Nell’arco dei prossimi mesi si terranno in sede alla mostra di Trieste, degli eventi in cui saranno coinvolte personalità note nel mondo dello spettacolo e della cultura, chiamate ad intervenire sugli aspetti artistici della mostra e sulla giustizia riparativa.

L’iniziativa dimostra come arte e solidarietà possano coinvolgere e veicolare sentimenti ed emozioni di uguale e profonda intensità rappresentando l’occasione per riscoprire assieme che le difficoltà possono tradursi in opportunità.

Dopo Trieste, l’esposizione di questo riservato e intenso pittore, si trasferirà a Unterföhring (Monaco di Baviera).
Ingresso libero
orari:
29 dicembre: 11 -17
giovedì e venerdì: 10 -17
sabato e domenica: 10 – 19
31 dicembre: 10 – 13
1 gennaio: chiuso
6 gennaio: aperto 10 -19
info e visite guidate:
+39 333 6133178 | +39 335 6750946
Per accedere all’inaugurazione della mostra il 29 dicembre è obbligatorio essere in possesso del Green Pass ”rafforzato” ed indossare la mascherina FFP2. Per visitare la mostra in momenti successivi all’inaugurazione e fino al 9 gennaio 2022, è sufficiente essere in possesso del green pass “base” (si ottiene con vaccinazione, guarigione dal virus o esito negativo del tampone nelle ultime 48 ore). Dal 10 gennaio 2022, per visitare la mostra sarà obbligatorio essere in possesso del green pass “rafforzato” (si ottiene solo con vaccinazione e guarigione dal virus).

www.triestecultura.it
La mostra è realizzata dal Comune di Trieste attraverso l’Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo insieme all’Assessorato alle Politiche Sociali di Trieste, dal Dipartimento Scuola, Educazione, Promozione Turistica, Cultura e Sport – Servizio Promozione Turistica, Eventi Culturali e Sportivi, dal Dipartimento Servizi e Politiche Sociali – Servizio Sociale Comunale – Servizio di Inserimento Integrazione lavorativo S.I.I.L. L’iniziativa è svolta in collaborazione con: il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità – Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna (U.D.E.P.E.) di Trieste e Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni (U.S.S.M.) di Trieste; il Garante locale dei diritti delle persone private della libertà personale. Collaborano all’esposizione per quanto riguarda i percorsi di inclusione sociale: EnAIP FVG Trieste; Euro & Promos; con il supporto del Progetto finanziato dalla Cassa delle Ammende e dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia: Lybra Società Cooperativa Sociale – ONL

Comunicato Stampa