È l’ultima settimana agostana del Festival Carniarmonie, il festival del festival diretto da Claudio Mansutti che sta portando in questi primi trent’anni di storia musicale la bellezza di cinquantaquattro concerti in due mesi, da luglio a settembre, nei luoghi più rappresentativi ed incantevoli di Carnia, Valcanale e Canal del Ferro.
Con la chiosa di due appuntamenti il 3 e 5 settembre, il finale da mercoledì 25 a domenica 29 agosto conta ben cinque concerti di alto livello artistico e di varia estrazione, con ospiti solisti ed ensembles di grande prestigio nei generi classica, antica, contemporanea e jazz.
Il violinista Christian Sebastianutto, il pianista Daniele Bonini ed i maestri falegnami Fratelli Rossitti, sono i protagonisti del concerto con esposizione di manufatti d’artigianato artistico di mercoledì 25 agosto alle ore 20.30 presso il Museo Carnico delle arti popolari di Tolmezzo. Un progetto che rientra nella programmazione de La musica del legno che unisce arte musicale e artigianato artistico. I due talenti musicali friulani, Sebastianutto e Bonini, eseguiranno un programma Otto-Novecentesco che guarda alla Francia e alla Norvegia, con la presenza di Bach attraverso la superlativa Ciaccona dalla partita n. 2 BWV 1004 per violino solo, un brano che ha fatto la storia della letteratura per lo strumento ad arco nel contesto barocco. Un momento di grande lirismo che sarà anticipato dalla Sonata FP 119 di Francis Poulenc e seguito dalla Sonata n. 3 op. 45 in do minore di Grieg, per concludere con Saint Saëns nell’anniversario dei cento anni dalla morte con l’Introduzione e Rondò Capriccioso op. 28. Un programma pregnante ed esteso, tra virtuosismo e profondità espressive, con un duo composto da brillanti, giovani e riconosciuti solisti.
Giovedì 26 agosto alle ore 20.30 nella Chiesa di San Giacomo di Priuso di Socchieve, il duo femminile di respiro internazionale composto dalla fisarmonicista Martina Jembrišak e dalla violinista Valentina Danelon, sarà protagonista di un concerto tra Novecento e contemporanea promosso in collaborazione con l’Associazione Progetto Musica. I rispettivi strumenti con questo progetto vengono esaltati nelle rivisitazioni della musica popolare, grazie alle due abilissime soliste, giovani talenti particolarmente richiesti e giù vincitrici di importanti concorsi internazionali, come il recente premio “Ivo Vulieviuć” attribuito alla musicista croata. Eseguiranno un vario programma, avvincente, sentimentale, seducente nel trasporto dei ritmi su danze popolari, tango, samba, con musiche di Angelis, Bartok, Piazzolla, Lo Bianco Francisco, Musorgskij, Kusjakov, Hermosa, dove l’est Europa incontra l’Argentina e il Brasile. Una formazione speciale per questo atteso concerto di Carniarmonie, con la fisarmonicista e bandoneonista croata Martina Jembrišak, selezionata dall’Associazione Progetto Musica per la ha creazione assieme alla violinista friulana Valentina Danelon di un programma frizzante in cui la dolce malinconia di Piazzolla si alterna a brani di grande virtuosismo, come i “Quadri” di Mussorgskij.
È la Petite Écurie, ensemble di oboi con fagotto e percussioni di fama internazionale, l’atteso ospite del concerto di venerdì 27 agosto alle ore 20.30 nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Forni di Sopra, appuntamento nato dalla collaborazione con Anciuti Music Festival (Amf) e il format La musica del legno. In questo contesto, ad anticipare il concerto che vede protagonista una straordinaria formazione, la Petite Écurie, spesso ospite in contesti musicali dedicati al barocco di alta levatura, alle ore 18.00 alla Cjasa dai Fornès di Forni di Sopra, ci sarà la presentazione del fagotto barocco copia dell’Anciuti, ovvero la riproduzione fedele del manufatto realizzato dal costruttore carnico di strumenti a fiato Giovanni Maria Anciuti (Forni di Sopra 1674 – Milano 1744), figura che l’omonimo festival promuove attraverso concerti, campus musicali e masterclass. Realizzato dal maestro liutaio François De Rudder, uno strumento commissionato dal Comune di Forni di Sopra, la copia verrà presentata dal maestro liutaio, dal direttore artistico dell’Amf Paolo Pollastri, con la partecipazione dello stesso De Rudder al fagotto e Alberto Busettini al cembalo.
Il batterista Luca Colussi insieme al pianista Paolo Corsini ed al contrabbassista Alessandro Turchet, crea un trio per dare voce alla sua creatività, cimentandosi in una sorta di viaggio che ripercorre le molte esperienze passate diventate ormai “Segni”. È questo il titolo del primo disco solista di Colussi e del concerto di sabato 28 agosto alle ore 20.30 nella Sala Polifunzionale di Chiusaforte. Un concerto in forma di suite, dove l’improvvisazione diventa l’elemento predominante e dove il repertorio non è importante di per sé, ma un mezzo che si presta a diventare un gioco collettivo. Insieme i tre artisti della nostra regione, dopo svariate esperienze con grandi musicisti internazionali, hanno scelto di creare un ensemble stabile, friulano, a testimonianza della vivacità del panorama musicale regionale e delle loro qualità creative. Luca Colussi studia fin da giovanissimo con Basso, Venier, Dani e affianca anche lo studio del clarinetto classico con Mansutti. La sua carriera decolla nel 1998 suonando con moltissimi musicisti di chiara fama internazionale e nazionale tra cui Grossman, Gravish, Taylor, Winstone, Tavolazzi, Bosso, Venier, Bearzatti, Tosca. Suona in importanti festival in tutta Europa e ha all’attivo una discografia di 100 dischi.
“Two for two times” è un grandioso progetto che intende abbracciare il pubblico e farlo vibrare insieme nei diversi aspetti ritmici e melodici delle percussioni. Sarà infatti un quartetto di straordinari percussionisti a dar energia e suoni al concerto di domenica 29 agosto alle ore 18 nella Sala Cinema di Forni Avoltri. Sono: Filippo Gianfriddo, Emiliano Rossi, Diego Desole e Paolo Bertoldo. Il programma comprende per lo più musiche di autori del tardo Novecento e della contemporanea, poco noti al grande pubblico ma di sicuro effetto, tanto per la composizione dell’ensemble, quanto per gli autori e le opere proposte. Dal compositore americano Reich, rappresentante per antonomasia della musica minimalista, a Koppel, compositore danese, con l’entrata in scena due strumenti melodici come il vibrafono e la marimba, la prima parte di concerto sarà una continua sorpresa nelle variazioni modulari dell’insieme. Cambierà nuovamente la prospettiva d’ascolto con il brano di Urabl Stadler in cui su una parte cantata, il pubblico verrà avvolto da ritmi latini. Con Koshinski si troverà la virtuosità di due set speculari di multi percussioni che dialogano tra loro, per concludersi il concerto con lo spettacolare brano di Miki “Marimba Spiritual”.
I concerti sono ad ingresso gratuito con esibizione del green pass. Consigliata la prenotazione su carniarmonie.it
Comunicato stampa