La lettura scenica “La principessa che il mare non volle. Storia della Stockholm, la nave del fuoco” è in programma domenica 25 luglio, alle 21.00, alla Rocca di Monfalcone, nell’ambito della rassegna “Aspettando GEOgrafie” promossa dall’Amministrazione comunale (evento su prenotazione: booking@comune.monfalcone.go.it – tel. 334.6000121)
Il testo del giornalista e scrittore Roberto Covaz sarà interpretato dai Lettori in Cantiere Cinzia Benussi, Silvia Aizza, Vittorio Simonovich e Paolo Frandoli, arricchito dagli interventi musicali di Aleksander Ipavec.
La vicenda riguarda la motonave Stockholm, transatlantico all’avanguardia negli anni Trenta. Impostato nel cantiere di Monfalcone nell’aprile 1937, fu varato il 29 maggio 1938. Pochi mesi prima della consegna, il 19 dicembre 1938 un furioso incendio distrusse l’allestimento interno della nave. Il 10 marzo 1940 la nave fu varata una seconda volta dopo essere stata completamente rifatta. Ma a quel punto, con l’Italia entrata in guerra, fu rifiutata dall’armatore. Dopo aver cambiato proprietà e nome, la Stockholm fu portata nel Vallone di Muggia in attesa di tempi migliori ma il 6 luglio 1944 fu bombardata dagli inglesi e distrutta definitivamente.
Sarà attivo il Roccabus. In caso di maltempo l’evento sarà annullato.
Nato nel 1962 a Monfalcone, il giornalista Roberto Covaz è responsabile della redazione di Monfalcone de “Il Piccolo”. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Per Libreria editrice goriziana ha pubblicato Gorizia nella Grande guerra (2014) e La Domenica delle scope (2018). Tra gli altri lavori da segnalare Gorizia-Nova Gorica, niente da dichiarare (2007), Le abbiamo fatte noi. Storia del cantiere e dei cantierini di Monfalcone (2008), I pescatori di Grado (2009), Memorie di Silvino Poletto, il partigiano Benvenuto (2010), Amianto, i polmoni dei cantierini di Monfalcone (2013) editi da Edizioni Biblioteca dell’Immagine, Gorizia capovolta (2018) Bottega Errante edizioni eMonfalcone 1918-2018: cent’anni di storia (2018) Mgs Press. In proprio ha pubblicato La rosa di Gorizia, storia del radicchio goriziano.
Comunicato stampa