È “DISTANZE” IL FILO CONDUTTORE DEL FESTIVAL VICINO/LONTANO 2021: CON CARLO GINZBURG, LUCIO CARACCIOLO, ZEROCALCARE, MONI OVADIA, FRANCESCA MANNOCCHI, BARBARA SCHIAVULLI, ANGELA TERZANI STAUDE, FOLCO TERZANI, STEFANO ALLIEVI,
MARINO SINIBALDI, PIER ALDO ROVATTI, MARINA LALOVIC, BARBARA SPINELLI, MARCELLO FOIS, FABRIZIO BARCA, ALESSIO LASTA, ZEHRA DOGAN, MARCO DEL CORONA, MATTEO ZUPPI,
MAURIZIO FERRARIS, MARINO NIOLA, INNOCENZO CIPOLLETTA, GUIDO CRAINZ, LUCIANO FLORIDI, MASSIMILIANO PANARARI, CECILIA ROBUSTELLI, DONATELLA DI CESARE E MOLTI ALTRI. E CON LA CONSEGNA DEL PREMIO TERZANI A ANDRI SNÆR MAGNASON, AUTORE DE “IL TEMPO E L’ACQUA” (IPERBOREA).
RI/PARTIRE: LA CONFERENZA SPETTACOLO DEL SOCIOLOGO STEFANO ALLIEVI E IL SUO LIBRO APPENA USCITO PER UTET “TORNEREMO A PERCORRERE LE STRADE DEL MONDO” CI STIMOLANO CON LE IDEE PER UN NUOVO PATTO SOCIALE, E CON POSSIBILI VIE D’USCITA DALLA CRISI POST COVID. A VICINO/LONTANO L’EVENTO SCENICO DOMENICA 4 LUGLIO (Ore 18.00), SABATO 3 PRESENTAZIONE DEL LIBRO ALLA LIBRERIA TARANTOLA DI UDINE (ORE 18.30).
Nel conto alla rovescia per la 17^ edizione del festival Vicino/lontano 2021, la serata di anteprima – mercoledì 30 giugno – sarà nel segno dell’umanità e della collaborazione più che decennale del festival con Medici Senza Frontiere. Una serata davvero speciale sarà dedicata ai 50 anni di attività dell’organizzazione medico-umanitaria Premio Nobel per la pace 1999. La serata inizia alle 19.00 nella chiesa di San Francesco con la proiezione del docufilm di Stéphane Santini e Géraldine André “Egoisti” – voce narrante Stefano Accorsi – che raccoglie le toccanti testimonianze di 40 operatori di MSF. La guerra, le grandi emergenze, le pandemie, le carestie: in tutto il mondo gli operatori umanitari sono abituati alle missioni e ai contesti più estremi e più rischiosi. E talvolta li raccontano con la loro voce di testimoni diretti per farli conoscere a un’opinione pubblica spesso distratta. Capita più raramente, invece, che queste persone ci rivelino se stesse, accogliendoci nei meandri della propria intimità e delle proprie paure – perché la paura è di tutti gli esseri umani, anche dei più coraggiosi. Nel docufilm 40 operatori umanitari, con la partecipazione dei loro cari, hanno compiuto questa scelta per raccontare il rischio, l’impegno, la prima volta, l’impotenza, gli incontri, la passione, il ritorno, l’inesprimibile. E lo hanno fatto mettendosi a nudo, senza filtri, lasciando parlare le emozioni, per ricordare e ricordarci l’anniversario dei primi 50 anni di azione umanitaria di Medici Senza Frontiere. La proiezione sarà introdotta dalla presidente di MSF Italia Claudia Lodesani, medico infettivologo, impegnata con Medici Senza Frontiere dal 2002 e dal 2018 presidente di MSF Italia. Ha passato gli ultimi 19 anni sul campo, iniziando come medico di terreno per poi svolgere ruoli di coordinatrice, capomissione, direttrice di strutture sanitarie di MSF. Ha lavorato in grandi emergenze come l’epidemia di Ebola nel 2014 e 2015, conflitti come quello in Yemen e nella Repubblica Centrafricana, contesti dimenticati come il Burundi, la Repubblica Democratica del Congo o il Sud Sudan. A marzo 2020, dopo una missione di due mesi ad Haiti, è stata la coordinatrice dell’intervento di MSF per il covid-19 in Italia, prestando servizio fino al giugno.
La serata proseguirà alle 21.30: l’evoluzione dell’azione medico umanitaria in questi ultimi 50 anni e il valore della testimonianza per MSF saranno i temi del dibattito serale, sottolineando quanto la parola e la fotografia ricoprano un ruolo centrale nel dare voce ad emergenze dimenticate lontane dai riflettori. Il racconto vissuto sul campo da Claudia Lodesani – dalle epidemie di Ebola al terremoto di Haiti, dal conflitto in Repubblica Centrafricana fino all’attuale pandemia- sarà accompagnato dall’esperienza di Alessio Romenzi che con le sue foto ha raccontato alcune emergenze in cui MSF è stata in prima linea curando le ferite fisiche e psicologiche di centinaia di migliaia di pazienti.
Marcello Fois racconterà la sua “ferita” tra quelle contenute nel libro “Le Ferite” in cui quattordici scrittori e scrittrici (Marco Balzano, Diego De Silva, Donatella Di Pietrantonio, Marcello Fois, Helena Janeczek, Jhumpa Lahiri, Antonella Lattanzi, Melania G. Mazzucco, Rossella Milone, Marco Missiroli, Evelina Santangelo, Domenico Starnone, Sandro Veronesi e Hamid Ziarati) descrivono ferite profonde e insanabili, a volte taciute o impresse nell’anima.
Tutti gli autori hanno ceduto gratuitamente i loro racconti e la curatrice Caterina Bonvicini ha rinunciato al suo compenso. Con l’acquisto di questo libro il lettore sosterrà la causa di MSF cui l’editore devolverà l’utile del progetto. Nell’ambito di Vicino/lontano, inoltre, dal 30 giugno al 4 luglio sarà attivo in largo Ospedale Vecchio l’infopoint MSF a cura dei volontari del gruppo di Udine.mercoledì 30 giugno© Isabel Corthier.
La 17^ edizione di Vicino/lontano sarà di scena a Udine da giovedì 1° a domenica 4 luglio, in presenza, nel segno della parola chiave “distanze”, che richiama con ogni evidenza al tema della lunga sospensione del contatto fisico imposto dalla pandemia, ma che allude a ben altre distanze sulle quali la pandemia stessa ha acceso i riflettori. Duecento protagonisti dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione si confronteranno: fra gli altri Luciano Floridi, Lucio Caracciolo, Carlo Ginzburg, Maurizio Ferraris, Marcello Fois, Marino Niola, Maurizio Scarpari, Barbara Spinelli, Zerocalcare, Francesca Mannocchi, Moni Ovadia, Claudia Lodesani, Alessio Romenzi, Annalisa Camilli, Gianpaolo Gri, Sergia Adamo, Angelo Floramo, Luciana Borsatti, Elena Esposito, Marco Pacini, Cecilia Robustelli, Valerio Cataldi, Marina Lalović, Fabrizio Barca, Guido Crainz, Carmine Donzelli, Matteo Zuppi, Donatella Di Cesare, Innocenzo Cipolletta, Alberto Mingardi, Antonio Massarutto, Cosimo Miorelli, Barbara Schiavulli, Ernesto Caffo, Zehra Doğan, Alessio Lasta, Michele Morgante, Stefano Allievi, Pier Aldo Rovatti, Marino Sinibaldi. Sarà anche quest’anno il Premio Terzani – con un evento di grande impatto spettacolare – a chiudere il festival: domenica 4, alle 21. Attesissimo protagonista della serata per la consegna del Premio, nella scenografica cornice del piazzale del Castello di Udine, lo scrittore, poeta e attivista ambientale islandese Andri Snær Magnason, autore de Il tempo e l’acqua (Iperborea, traduzione di Silvia Cosimini), che gli è valso il Terzani 2021.
Il Festival Vicino/lontano 2021, per la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro, è curato da Paola Colombo e Franca Rigoni ed è organizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, Amga Energia & Servizi, CiviBank, Ilcam, Prontoauto, Farmacia Antonio Colutta e Confartigianato, e con il patrocinio di Confcommercio.
comunicato stampa