Francesco Bearzatti – Foto Luca A. d’Agostino © Phocus Agency

Riprendono finalmente gli spettacoli in presenza dopo la riapertura dei teatri e riparte anche l’attività dell’ Associazione Culturale Euritmica con due rappresentazioni di “Un Amore Supremo – Musica fra terra e cielo”, affascinante ritratto, in parole e musica, della figura del genio John Coltrane, visto dalla particolare angolatura delle donne della sua vita.
Lo spettacolo sarà in scena, in anteprima, al Teatro Pasolini di Cervignano giovedì 27 maggio alle 20, nel cartellone della stagione musicale del Teatro, a cura di Euritmica (avrebbe dovuto tenersi nel novembre 2020, ma è stato rinviato a causa dell’emergenza sanitaria) e in replica a Udine, al Teatro Palamostre, venerdì 28 maggio, sempre alle 20, nel programma di Udin&Jazz Winter.
La drammaturgia è firmata da Valerio Marchi, storico, scrittore e giornalista e lo spettacolo ha preso forma grazie alla volontà di Euritmica e all’apporto di jazzisti straordinari quali il sassofonista Francesco Bearzatti, il batterista Luca Colussi e il pianista Gianpaolo Rinaldi. Le voci recitanti sono quelle dello stesso Marchi e dell’attrice Nicoletta Oscuro (che sostituisce momentaneamente Claudia Grimaz).
Marchi e Oscuro, accompagnati dalla musica del Bearzatti-Colussi-Rinaldi Trio metteranno in scena una performance multimediale per narrare la complessa parabola umana ed artistica del grande sassofonista del North Carolina, sprofondato ben presto negli abissi della droga, dell’alcol, della mancanza di senso di ogni cosa… giunto alla fama con ampio ritardo rispetto ad altri suoi dotatissimi coetanei, quel jazzista che prima di morire nel 1967, a soli quarant’anni, regala un decennio di musica straordinaria e un incessante dialogo fra carne e spirito, disperazione e beatitudine, finito e infinito, terra e cielo… fra l’umano e il divino, per cogliere, attraverso la sua arte, l’Amore Supremo, il respiro e l’armonia dell’universo…
«La sua musica, spesso aggressiva e ribelle, eseguita talora in una sorta di trance, evoca antiche e nuove cicatrici dell’odio razziale e pare davvero interpretare lo spirito dei tempi» – scrive Valerio Marchi nella pubblicazione (Edizioni KappaVu / Euritmica) che porta il titolo dello spettacolo e che sarà presentata venerdì 28 maggio alle 18.30 nella Sala Carmelo Bene del Palamostre (ingresso libero fino al raggiungimento della capienza consentita).
Gli abbonati alla Stagione Artistica del Teatro Pasolini possono accedere allo spettacolo presentando il proprio abbonamento. I biglietti per entrambe le rappresentazioni sono disponibili online su Vivaticket. Info www.euritmica.it

Comunicato Stampa