L’autore sarà premiato con l’International Award of Photography e il 15 marzo alle 19.00 sarà ospite del talk online sulla pagina Facebook del Centro
Il Craf inaugura HOME, la nuova mostra fotografica di Yann Arthus-Bertrand
35 immagini di grandi dimensioni del più importante autore vivente di fotografie aeree saranno ospitate a Palazzo Tadea e visibili dal 15 marzo (sino a nuove disposizioni) al pubblico attraverso tour virtuali guidati. La mostra è l’ultimo appuntamento della 34esima edizione della rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia promossa dal CRAF, intitolata #Change e consacrata al tema del Cambiamento.
Con una cerimonia “virtuale”, il CRAF apre oggi le porte del suo albo d’oro a Yann Arthus-Bertrand, monumento vivente della fotografia aerea. Apprezzato in tutto il mondo per le sue immagini spettacolari e pittoriche della superficie del nostro pianeta, l’autore sarà premiato con l’International Award of Photography che il Centro conferisce ogni anno ai fotografi più significativi sulla scena internazionale. A Palazzo Tadea di Spilimbergo sarà inoltre accolta la sua mostra “Home” – ultimo appuntamento della 34esima edizione di Friuli Venezia Giulia Fotografia (2020), intitolata #Change e consacrata al tema del cambiamento – che sarà visitabile al pubblico, stante le limitazioni vigenti per il contrasto al coronavirus, a partire dal 15 marzo attraverso attività online e tour virtuali guidati.
“Con #Change e la rassegna 2020 abbiamo invocato le radicali trasformazioni del pianeta, i cambiamenti climatici e dell’uomo con l’obiettivo di innescare, attraverso la fotografia, una virtuosa riflessione sull’ambiente – spiega il presidente del CRAF, Enrico Sarcinelli – Rispettare il mondo nel quale viviamo e diffondere, attraverso l’arte questo messaggio significa sostenere una cultura differente, capace di promuovere il cambiamento e suscitare in ciascuno maggiore senso di responsabilità”. Home è stata “inaugurata” virtualmente con il presidente e il direttore del CRAF, l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, la delegata della Fondazione Friuli Francesca Venuto e il fotografo: “Il mondo della cultura affronta un momento particolarmente difficile – sottolinea – attraverso questa mostra vogliamo restituire un messaggio di speranza e di operosità all’intero settore, portando anche a distanza il nostro impegno e la nostra dedizione al pubblico che ci segue con affetto”.
Francese, Yann Arthus-Bertrand ha trascorso un quarto di secolo a fotografare la terra dall’alto ed è l’autore del libro fotografico più venduto nella storia della fotografia, La Terre vue du ciel (tre milioni e mezzo di copie, tradotto in ventiquattro lingue). I suoi celebri scatti documentano le trasformazioni e l’impatto dell’uomo sulla Terra, sensibilizzando gli esseri umani allo sviluppo sostenibile.
35 le immagini di grande formato raccolte in mostra a Palazzo Tadea.
Scattate da un elicottero a un’altitudine tra i 30 e i 3.000 metri, sono state realizzate durante le riprese del primo lungometraggio di Yann Arthus-Bertrand, Home (del 2009), effettuate interamente in quota immortalando 120 luoghi in 50 diversi Paesi. “Queste splendide fotografie ci forniscono una panoramica dello stato di salute del nostro pianeta – spiega il direttore del CRAF Alvise Rampini –. Anche se non più recenti, sono immagini purtroppo ancora attualissime che denunciano l’immobilismo collettivo e la scarsa coscienza ambientale dell’uomo. La mostra rappresenta il nostro accorato appello all’azione e alla protezione del nostro pianeta”. Dagli oceani alle vette delle montagne, dalla savana ai ghiacciai antartici, dai crateri vulcanici ai deserti africani, le opere selezionate rivelano autentici sentimenti di rispetto e amore per la Terra. “Sono opere straordinarie, di grande valore tecnico e artistico, che indicano all’uomo i suoi errori, le sue scelte sbagliate – sottolinea Rampini – cui è importante porre rimedio prima che sia troppo tardi”.
INCONTRO LIVE CON L’AUTORE – VISITE VIRTUALI
A causa del Covid, Yann Arthus-Bertrand non ha potuto raggiungere l’Italia come inizialmente concordato. Il CRAF ha scelto comunque di organizzare eventi online per offrire al pubblico l’opportunità di interagire con il fotografo e vivere la mostra, anche se in forma virtuale: “Speravamo sino all’ultimo di aprirla nei giorni feriali, ma le nuove restrizioni vietano l’ingresso del pubblico in sala – spiega il direttore del Centro – non vogliamo però gettare al vento tanto lavoro e tanto impegno, per questo abbiamo in serbo alcuni appuntamenti speciali”.
Il primo è fissato per il 15 marzo alle ore 19 in diretta sulla pagina Facebook del Craf: “Assieme a Marco Rossitti, docente dell’Università di Udine, intervisterò per circa un’ora Yann Arthus-Bertrand – spiega Rampini –. Cercheremo di raccontare il progetto espositivo Home e di affrontare il tema del cambiamento, così importante e preponderante nelle sue opere. Ovviamente ci aspettiamo interventi e domande dal pubblico a casa”.
Il CRAF inoltre, almeno fino a quando non sarà possibile garantire la visita alla mostra in presenza, sta pianificando alcune puntate online con il climatologo Luca Mercalli per illustrare i contenuti delle immagini e accompagnare il pubblico alla comprensione del progetto: “Tutti potranno apprezzare la mostra gratuitamente – conclude – in attesa, come ci auguriamo, di accogliere presto e con tutte le misure di sicurezza gli ospiti”.
RICHIAMO ALLA SOSTENIBILITÀ
Yann Arthus-Bertrand ha creato nel 2005 la Fondation GoodPlanet. Tra film, mostre, pubblicazioni e programmi formativi, la Fondazione promuove iniziative a tema ambientale in tutto il mondo, per sviluppare la coscienza ecologica collettiva e per venire in aiuto alle comunità più esposte a rischi ambientali. I cambiamenti di cui il mondo ha bisogno non dipendono soltanto dalla volontà dei governi di tutto il mondo. Ciascuno ha il potere e il dovere di agire e di mobilitarsi per influenzare i decisori politici. Con la Fondazione, Yann ha sviluppato il progetto “6 miliardi di Altri” che oggi è diventato “7 miliardi di Altri” per incontrare gli abitanti del pianeta e raccogliere le loro testimonianze: “L’autore devolverà l’International Award of Photography del CRAF alla Fondazione, per sostenerne l’encomiabile impegno socio-ambientale – afferma il presidente del CRAF Enrico Sarcinelli- siamo felici di contribuire al cambiamento”.
YANN ARTHUS-BERTRAND – NOTE BIOGRAFICHE
Nato a Parigi nel 1946, erede di una dinastia di gioiellieri, è partito appena trentenne con la moglie Anne alla volta dell’Africa per gestire la riserva naturale Masai Mara, in Kenya. Le delizie della fotografia aerea le ha scoperte in mongolfiera, come il grande Nadar cent’anni prima di lui. Per sbarcare il lunario portava i turisti in volo a vedere gli animali. Ha cominciato così a scattare foto che poi è riuscito a pubblicare su National Geographic, Life, Géo, Paris Match.
Nel 1991 ha fondato Altitude, la prima agenzia di fotografia aerea al mondo. In occasione della prima Conferenza di Rio del 1992, Yann Arthus-Bertrand ha deciso di intraprendere un importante progetto fotografico sul mondo e i suoi abitanti “la Terra vista dal cielo” ma nessuno credeva potesse davvero riuscirci. L’omonimo libro ha avuto grandissimo successo internazionale (ne ha pubblicati oltre 60 sino ad oggi), con oltre 3 milioni di copie vendute, e la mostra corrispondente è stata presentata in circa 100 paesi e vista da 200 milioni di persone.
Il 31 maggio 2006 è stato inoltre insignito della Légion d’honneur ed è diventato membro della Académie des Beaux-Arts dell’Institut de France, grazie alla creazione di una nuova sezione consacrata alla fotografia.
Oggi, è considerato un importante attivista ambientalista. È anche l’autore di “Vu du Ciel”, serie di documentari televisivi in cui esplora in ogni episodio un particolare problema ecologico. I documentari sono stati esportati in 49 Paesi del mondo.
Yann Arthus-Bertrand lavora da sempre con materiale Canon. Utilizza macchine fotografiche corpo 24×36 Canon EOS-1 Ds Mark III montate con obiettivi tra i 17 mm e 400 mm di focale. Le stampe sono state realizzate con il partenariato di Epson, specialista dell’equipaggiamento dei fotografi per la stampa e la video proiezione, con una stampante Epson Stylus Pro 7900 e 9900, dotata di inchiostro a pigmenti UItrachrome K3®.
comunicato stampa