Sarà lo storico e accademico Giulio Mellinato, ordinario di Storia Economica e History of Globalization all’Università di Milano Bicocca, il protagonista dei quattro Dialoghi di Cultura Economica promossi dall’IRSE, Istituto Regionale di Studi Europei del Friuli Venezia Giulia, al via giovedì 4 marzo, alle 17.30, con accesso gratuito per tutti previa registrazione sul sito IRSE, qui il link utile per partecipare: https://showtime.zoho.eu/join#/30002122117/22911000000272622/register?talkId=22911000000272624 o www.centroculturapordenone.it/irse

La registrazione degli incontri sarà visualizzabile in differita dal giorno seguente sul sito e sui social IRSE. Economia&Governance: memoria del primo Novecento e sfide attuali è il filo rosso degli appuntamenti, che saranno introdotti e coordinati dal divulgatore Gianluca Liva, giornalista scientifico e storico di formazione. Le scelte economiche e politiche – fatte e non fatte – nella prima metà del Novecento scandiranno i dialoghi di questa 37ª serie di cultura economica IRSE, che si incrocia ai temi del ciclo Narratori d’Europa, focalizzato quest’anno sulle Storie nella Storia del ’900, e del contest per le scuole Memoria, Consapevolezza, Responsabilità. «Il Novecento – spiega la presidente IRSE Laura Zuzzi – diventa ancora una volta oggetto di confronto con le sfide attuali, in un periodo storico, quello presente, di evidenti complessità e necessarie scelte di futuro. Gli incontri si rivolgono per questo a un pubblico intergenerazionale di studenti e cittadini di ogni età, numerosi “in presenza” gli scorsi anni e che ritroviamo, via via, nella riorganizzazione digitale». «La logica che tiene insieme i temi dei quattro incontri ha a che fare con la delicatezza e la complessità dei meccanismi della evoluzione economica – anticipa Giulio Mellinato – Tre macroscopici errori saranno al centro dei primi tre appuntamenti: la non ricostruzione dopo la Grande Guerra, il crollo di Wall Street, la politica economica del fascismo. Il quarto incontro sarà invece dedicato al Piano Marshall: un evidente successo purtroppo poco conosciuto, nel merito: spesso diventa una parola magica da evocare davanti alle difficoltà, sperando che si risolvano da sole, invece di agire per trovare soluzioni opportune ed efficaci».

Giovedì 4 marzo si parte quindi con L’Economia europea nel decennio 1920. Cosa bloccò la crescita?. L’incontro inaugurale permetterà di approfondire e analizzare i meccanismi che hanno precluso di gettare basi significative per lo sviluppo socio-economico in Europa, all’indomani della Grande Guerra. Giovedì 11 marzo si prosegue con La crisi del 1929: cause e conseguenze della più grave crisi del capitalismo (finora), per raccontare la genesi di un crack leggendario, “the big crash”, il martedì nero che segnò il crollo della Borsa di Wall Street. E giovedì 18 marzo si accenderanno i riflettori su L’Italia tra le due guerre. Economia e società di una nazione periferica, per approfondire i limiti di una azione politica incapace di consolidare il nostro Paese nel Gotha delle potenze economiche del continente.

Giovedì 25 marzo l’evento di chiusura su Il Piano Marshall e il riavvio della crescita globale: «spessissimo citato a sproposito – aggiunge Giulio Mellinato – senza che nessuno si accorga degli errori interpretativi che vengono sistematicamente compiuti quando si parla di Piano Marshall per l’Africa o la Palestina, o di Piano Marshall dopo la pandemia. Invece l’evoluzione economica è frutto di equilibri complessi: non coincide solo con la crescita della produzione e del PIL e con lo sviluppo di mercati, imprese e istituzioni, contano anche le relazioni complesse con l’ambiente sociopolitico e culturale, la capacità di interpretare correttamente la realtà e di governarne il cambiamento».

Giulio Mellinato insegna Storia Economica e History of Globalization all’Università di Milano Bicocca. Si è laureato in Storia Contemporanea a Trieste e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia della società europea a Pavia. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia internazionale dei trasporti e dei commerci, la storia dell’impresa pubblica in Italia, la storia economica della Venezia Giulia. Ha fatto parte del direttivo della Società italiana di storia del lavoro, ha collaborato a lungo con la Rai ed è stato presidente della associazione Apertamente. Tra le sue ultime pubblicazioni, il libro L’Adriatico conteso. Commerci, politica e affari tra Italia e Austria-Ungheria (1882-1914), e il saggio ‘Constructuring’ the First Maritime Globalization. Competing Shipping Subsidies and the Race for the Commercial Spaces 1881-1914.

Comunicato Stampa