Il cortometraggio, realizzato durante la chiusura al pubblico della sala per la seconda ondata pandemica, testimonia l’incontro dello spettacolo dal vivo con l’arte del pittore, decoratore e architetto rinascimentale cui l’edificio è intitolato
Udine, 16 febbraio 2021 – Mancano solo due giorni al debutto di Giovanni da Udine – L’occhio e l’ingegno, il primo cortometraggio realizzato e prodotto dal Nuovo che sarà presentato in prima visione sulla web tv del Teatro (www.teatroudine.it) giovedì 18 febbraio alle 20.45. Dal 26 ottobre 2020 il Coronavirus vieta inesorabilmente l’accesso del pubblico in sala, ma non è riuscito a spegnere del tutto le attività del Teatro offrendogli, anzi, la possibilità di trasformare un ostacolo in un’opportunità. Reinventarsi, riscoprire l’importanza e la professionalità del proprio capitale umano: con questo obiettivo è nata la Bottega del Giovanni da Udine, fatta di persone e di idee. Riunendo attorno a sé altre “botteghe” – la compagnia di performersTeatri 35 (www.tableauvivant.it) ed Entract Multimedia, realtà specializzata nella produzione video – il Teatro Nuovo ha così voluto dare forma e sostanza a un progetto che è insieme un segnale di vita e un omaggio al pittore, decoratore e architetto cui è dedicato il grande edificio di via Trento 4. Nei suoi 30 minuti di durata, il cortometraggio non si pone quale mera riproduzione di uno spettacolo teatrale “tradotto” e adattato al linguaggio video quanto, piuttosto, come un percorso originale che intreccia la performance teatrale Giovanni de Ricamatori – produzione site-specific commissionata dal Nuovo a Teatri 35 – all’arte figurativa e alla musica.
Il direttore artistico Giuseppe Bevilacqua, con immediato entusiasmo e sostegno, ha messo a disposizione il proprio talento di narratore nel registrare la voce fuori campo che illustra i momenti salienti della vita e dell’opera di Giovanni da Udine secondo la celebre biografia di Giorgio Vasari, che di questi fu contemporaneo e amico; in scena, i cinque performer di Teatri 35 hanno ricostruito, attraverso la tecnica dei tableaux vivants, le figure mitologiche delle opere pittoriche, degli stucchi e dei decori realizzati del nostro conterraneo a Roma, dov’era giunto nel 1515 per iniziare la sua esperienza artistica nella bottega di Raffaello. Grazie alle riprese in esterna, un omaggio è reso anche alla sua attività di architetto – oggi sarebbe meglio dire urbanista – al servizio della città di Udine.
“Obiettivo di questo lavoro non è ricostruire con precisione filologica la vita e l’operato di Giovanni da Udine – spiega il presidente della Fondazione,Giovanni Nistri – ma metterne in luce gli aspetti più originali e l’importante eredità che egli lasciò all’arte decorativa del Rinascimento. Il nostro auspicio è che il progetto, che intende valorizzare Udine e un eminente artista cui il capoluogo friulano ha dato i natali, possa essere apprezzato da un pubblico il più ampio possibile offrendosi nel contempo come appassionante strumento di conoscenza per gli studenti della nostra regione e non solo”.
Comunicato stampa