109 giorni di chiusura… Se il teatro debba essere bottega, occhio e ingegno, allora che lo sia… Nella conferenza stampa di oggi si presenta in anteprima un nuovo progetto realizzato in sinergia con altre importanti realtà regionali e nazionali, per l”edizione di un cortometraggio dedicato a colui che ha ispirato il nome del Teatro udinese e che tanto ha fatto per la questa città diversi secoli fa. Genio poliedrico, diviso tra arte e architettura, Giovanni da Udine viene rappresentato attraverso i tableaux vivants di Teatri 35, artisti campani internazionali rinomati per la loro bravura in questa contemporary art. Oggi, per noi fortunati presenti, un assaggio di quello che sarà il racconto in immagini e suoni di questo viaggio nella vita pittorica e architettonica di Giovanni da Udine, tra backstage, rappresentazione dell’opera e riprese nei luoghi dei suoi interventi urbani, che arriverà per tutti sul canale on line del teatro il 18 febbraio. Il multimedia fa capolino anche nel tempio della rappresentazione fisica e reale delle emozioni e dell’intelletto. Non ci sono alternative per continuare a sperare ad un immediato ritorno del vivere quotidiano di poco tempo fa. Persiste però una forte contraddizione tra scelte di riaperture di ambienti non proprio totalmente sicuri e chiusure forzate di luoghi come i teatri, dove la sicurezza c’è ed è ampiamente garantita. Una scelta istituzionale che neanche l’Assessore Gibelli è in grado di convertire ma di fronte ad una pandemia alla quale nessuno sa dare ancora una risposta, non c’è molto da fare. La sua conclamata soluzione percorribile è cercare di trovare nuove collaborazioni e aperture che raggiungano anche le “nuove” frontiere della comunicazione e dell’intrattenimento. La dimostrazione si è ampiamente manifestata oggi. Non è la stessa cosa dello spettacolo dal vivo, ma la capacità creativa e organizzativa per superare gli ostacoli più difficili trasforma gli ostacoli in opportunità. La pandemia non finirà presto, dobbiamo farcene una ragione e cambiare le nostre abitudini nella speranza naturalmente di tornare tutti alla vita di sempre. Appuntamento quindi sulla tv on line del Giovanni da Udine per vedere il risultato di cosa si può ottenere collaborando tra botteghe d’arte trascinate dalla voglia inesauribile di mantenere in vita un bene prezioso come quello del Teatro. Il resto della cronaca lo potete leggere nel comunicato stampa a seguire.
Massimo Cum per instArt
Udine, 11 febbraio 2021 – Centonove. Tanti sono i giorni trascorsi da quando il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, come tutti i teatri e i cinema italiani, è stato obbligato a chiudere i battenti per la seconda ondata pandemica. Da quel 26 ottobre 2020 il Coronavirus vieta inesorabilmente l’accesso del pubblico in sala, ma non è riuscito a spegnere del tutto le attività del Teatro offrendogli, anzi, la possibilità di trasformare un ostacolo in un’opportunità. Reinventarsi, riscoprire l’importanza e la professionalità del proprio capitale umano: con questo obiettivo è nata la Bottega del Giovanni da Udine, fatta di persone e di idee. Riunendo attorno a sé altre “botteghe” – la compagnia di performers Teatri 35 ed Entract Multimedia, realtà specializzata nella produzione video – il Teatro Nuovo ha così voluto dare forma e sostanza a un progetto, un video teatrale che è insieme un segnale di vita e un omaggio al pittore, decoratore e architetto cui è dedicato il grande edificio di via Trento 4.
Il cortometraggio Giovanni da Udine – L’occhio e l’ingegno, presentato alla stampa questa mattina dal Presidente della Fondazione Giovanni Nistri con la partecipazione dell’Assessore regionale alla Cultura e allo Sport Tiziana Gibelli e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Udine, Fabrizio Cigolot, sarà offerto al pubblico in prima visione sulla web tv del Teatro (www.teatroudine.it) giovedì 18 febbraio alle 20.45. Nei suoi 30 minuti di durata non si pone quale mera riproduzione di uno spettacolo teatrale “tradotto” e adattato al linguaggio video quanto, piuttosto, come un percorso originale che intreccia la performance teatrale Giovanni de Ricamatori – produzione site-specific commissionata dal Nuovo a Teatri 35 – all’arte figurativa e alla musica.
“Obiettivo di questo lavoro non è ricostruire con precisione filologica la vita e l’operato di Giovanni da Udine – spiega il presidente della Fondazione,Giovanni Nistri – ma metterne in luce gli aspetti più originali e l’importante eredità che egli lasciò all’arte decorativa del Rinascimento. Il nostro auspicio è che il progetto, che intende valorizzare Udine e un eminente artista cui il capoluogo friulano ha dato i natali, possa essere apprezzato da un pubblico il più ampio possibile offrendosi nel contempo come appassionante strumento di conoscenza per gli studenti della nostra regione e non solo”.
Il direttore artistico Giuseppe Bevilacqua, con immediato entusiasmo e sostegno, ha messo a disposizione il suo talento di narratore nel registrare la voce fuori campo che illustra i momenti salienti della vita e dell’opera di Giovanni da Udine secondo la celebre biografia di Giorgio Vasari, che di questi fu contemporaneo e amico; in scena, i cinque performer di Teatri 35 hanno ricostruito, attraverso la tecnica dei tableaux vivants, le figure mitologiche delle opere pittoriche, degli stucchi e dei decori realizzati del nostro conterraneo a Roma, dov’era giunto nel 1515 per iniziare la sua esperienza artistica nella bottega di Raffaello. Grazie alle riprese in esterna, un omaggio è reso anche alla sua attività di architetto – oggi sarebbe meglio dire urbanista – al servizio della città di Udine.
“I tableaux vivants, comunemente detti “quadri viventi”, ricreano ed evocano, con i corpi degli attori ed elementi di scenografia, quadri o immagini celebri – spiegano gli artisti di Teatri 35 -.In un dialogo poetico che oltrepassa i limiti del tempo e dello spazio tra i performer e l’artista, si raggiunge il punto di unione tra l’immediatezza sensoriale del teatro e la staticità dell’opera pittorica, proponendo agli occhi dello spettatore un’impressione vivissima. Arrivare alla costruzione del quadro, però, non è il fine; ciò che viene ricercata è una modalità di lavoro in cui il corpo è strumento espressivo alla pari di una stoffa o di un cesto o di un elemento scenografico. Il singolo attore in scena compie azioni inserite in un contesto musicale in cui ogni gesto è in funzione di una meccanica fisica necessaria come una coreografia. La dinamica della costruzione trova il suo equilibrio nella sospensione musicale di uno stop, nel fermo immagine di un’azione in divenire che costringe il corpo a una tensione muscolare viva e pulsante”.
Determinante nella realizzazione del progetto è stata la condivisione e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura e dei Civici Musei di Storia e Arte e di Storia Naturale di Udine, in particolare della dott.ssa Vania Gransinigh e collaboratrici e del dott. Giuseppe Muscio e collaboratori. Preziosa è stata poi la consulenza della dott.ssa Liliana Cargnelutti co-curatrice della mostra dedicata all’artista, di prossima realizzazione nel Salone del Parlamento del Castello di Udine.
Al suon de la sua voce: omaggio a Dante e alla Divina Commedia
Una nuova iniziativa del Teatro Nuovo Giovanni da Udine sta per venire alla luce in occasione delle celebrazioni per il 700mo anniversario della morte di Dante Alighieri: si tratta di Al suon de la sua voce – tre ascolti immersivi nella poesia della Divina Commedia, un progetto artistico di Giuseppe Bevilacqua che sarà disponibile sul sito del Teatro (www.teatroudine.it) dal prossimo il 25 marzo in occasione del Dantedì. Tre ascolti dedicati ognuno a una Cantica, in cui alla voce del direttore prosa si accompagneranno quelle di Serena Costalunga e Gianni Nistri e appunti di critica dantesca a cura di Domenico De Martino. Per la parte musicale potremo ascoltare Matteo Bevilacqua al pianoforte e il Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro. Caratteristica saliente di questo omaggio al padre della lingua italiana sarà la possibilità dell’ascolto binaurale, con una spazializzazione del suono registrato di grande suggestione acustica, particolarmente adatta ad immaginare i percorsi fisici e metaforici dei versi danteschi.
La web tv del Teatro: tutto sul sito, per tutti
Tutti i contributi proposti in streaming dalla primavera scorsa ad oggi dalla Bottega del Giovanni da Udine per la propria web tv e per il proprio canale podcast saranno presto a disposizione del pubblico con una nuova efficace indicizzazione in una sezione dedicata del sito www.teatroudine.it.
I contenuti della web tv, ideati e proposti per mantenere un legame con il proprio pubblico nei mesi emergenziali che stiamo tutt’ora vivendo, diventano ora una strutturata videoteca online, di immediata e gratuita fruizione, ricca di approfondimenti tematici – come le rubriche Il vocabolarietto semiserio dell’attore a cura del direttore artistico Giuseppe Bevilacqua e In tempo di musica a cura del sovrintendente e direttore artistico Marco Feruglio -, interviste ad attori e musicisti, registrazioni esclusive, letture sceniche, conferenze dedicate al repertorio musicale e operistico, laboratori per bambini… Il pubblico degli appassionati, con gli studenti di ogni età e i loro insegnanti, potranno trovare brevi clip per approfondire la conoscenza di un argomento, rinforzare una passione, soddisfare una curiosità, rinverdire un ricordo, condividere un sorriso.
Comunicato stampa