Trieste Prima non si ferma

 Dal 7 novembre al 12 dicembre la storica rassegna internazionale di musica contemporanea

Concerti e incontri on-line. Con dicembre si confida nei concerti in presenza

 La nuova edizione indaga la musica nel tempo

Sabato 7 novembre il duo Joo Cho e Marino Nahon

 

«La trentaquattresima edizione del festival di musica contemporanea Trieste Prima si farà. Se non in presenza, sarà certamente on-line. Non vogliamo assolutamente fermare la musica, i musicisti, i compositori, i luoghi della musica e il pubblico ovviamente che ci segue sempre con passione». Così afferma il direttore artistico, fisarmonicista e docente al Conservatorio Tartini di Trieste Corrado Rojac, che con l’associazione Chromas in collaborazione con diversi enti e istituzioni, mette in atto per questa nuova edizione, nonostante tutte le difficoltà di ordine organizzativo dovute al recente dpcm, la tematica dedicata a “La musica nel tempo”. È questo il sottotitolo di Trieste Prima 2020 che dal 7 novembre al 12 dicembre, al momento on-line nell’augurio si possa a fine novembre tornare in presenza, offre un’appassionata e inedita esplorazione dentro ai mondi della musica contemporanea, tra Novecento ed oggi. Concerti a porte chiuse, ma aperti gratuitamente al web attraverso la pagina facebook dell’ente organizzatore Chromas. Sette appuntamenti, dove il tema del tempo viene declinato sotto varie forme, come ci spiega Rojac: «La prima riflessione concerne il rapporto tra musica e il tempo: è il primo a contenere il secondo o viceversa? C’è poi un’analisi di ordine psicologico, e qui entra in gioco il lavoro compositivo di Giampaolo Coral, figura di spicco, fondatore di Chromas e di questo festival dedicato alle nuove musiche. C’è inoltre un’ulteriore riflessione sulla natura del tempo e altre indagini sul tempo storico, legato alla storia del Friuli e alla caduta dello stato patriarcale di Aquileia con appuntamenti curati da un esperto come David Di Paoli Paulovich».

C’è inoltre una costante di Trieste Prima, la dimensione del tempo inteso come valorizzazione della creatività, di giovani scritture e di giovani compositori, un asse fondamentale su cui si fonda la rassegna. Un’altra novità è “Trent’anni di Nuova Musica”, l’ultimo cd dell’associazione Chromas con opere di vari autori ed ensemble protagonisti delle passate edizioni.

«Nelle certezze di una storica rassegna» conclude Rojac, «ma nelle incertezze delle disposizioni governative, l’augurio e l’intenzione è che tutti gli appuntamenti possano svolgersi serenamente, nella speranza da fine novembre di trovarsi in presenza nelle sedi partner, ovvero il Conservatorio Tartini e la Basilica di San Silvestro di Trieste».

L’inaugurazione della trentaquattresima edizione di Trieste Prima è sabato 7 novembre alle ore 18, on-line sul profilo Facebook dell’associazione Chromas, con il concerto dal titolo “Autunno” che vede protagonista il duo soprano e pianoforte formato da Joo Cho e Marino Nahon. Composizioni di Salvatore Sciarrino, György Ligeti, Giampaolo Coral, Ludwig van Beethoven a duecentocinquanta anni dalla nascita, Arnold Schönberg e Stefano Gervasoni, per capolavori vocali dalla loro produzione cameristica (tutte le informazioni e il programma dettagliato su chromas.it).