Apertura della Mostra BLU OLTRE IL MARE
al MuCa – Museo della Cantieristica di Monfalcone
dal 30 ottobre al 30 novembre
Nell’ambito del progetto Questa Volta metti in scena… IL BLU COME L’ORO – 16a ed.
La simbologia dei colori nella geografia del territorio
Quiete e movimento della Natura e dell’ambiente si alternano nelle opere di tre artisti internazionali – Serse, Massimo Gardone, Gani Llalloshi – e di una giovane video artista – Cabiria Lizzi, proveniente dal Dams di Gorizia – che si esprimono con diversi linguaggi, disegno, pittura, fotografia e video, in un binomio che proietta lo spettatore verso l’infinito a partire dal colore che il titolo della mostra evoca, “Blu oltre il Mare”. Organizzata nell’ambito della 16° edizione del progetto transfrontaliero “Questa Volta metti in scena… Il Blu come l’Oro” dall’Associazione culturale Opera Viva, la mostra si apre venerdì 30 ottobre alle ore 11.00 nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee del MuCa – Museo della Cantieristica di Monfalcone, grazie a una collaborazione con il Comune di Monfalcone, che si consolida per il terzo anno consecutivo e che mette in scena la tappa centrale del progetto con l’esposizione d’arte contemporanea.
La mostra resterà aperta fino al 30 novembre, dal venerdì al lunedì, con orario 10.00-18.00, con ingressi contingentati nel rispetto delle prescrizioni e dei protocolli sanitari.
In mostra interpretazioni che vanno oltre il blu, dal ritratto del mare, al mare come paesaggio metafisico, all’anima dell’artista che si racconta, ma anche mare da cui partire per ritrovarsi nella ritualità dei gesti quotidiani. L’identità di un luogo e la sua sacralità, messi in scena dalla preziosità di questo elemento, rappresentato, evocato o ricostruito con opere di grandi dimensioni su carta in grafite in bianco e nero e opere pittoriche di accesa cromia, immagini fotografiche che nascono da piccole polaroid e un video che da voce alla connessione all’elemento “mare/acqua- esterno/interno”.
Quiete e movimento che ritroviamo nelle opere in mostra, il riposo dei paesaggi metafisici di Llalloshi di un blu intenso e i disegni suggestivi di Serse che nella loro acromia rendono il movimento vorticoso della Natura, le fotografie di Gardone in un tempo dilatato tale da assorbire anche l’emozione di chi guarda e il video della Lizzi, un fresco e dinamico racconto che per voce dell’attore – Fabiano Fantini – riflette la quotidianità dei gesti, che dal mare ci portano all’intimità dell’ambiente familiare con un pizzico di ironia.
“Questa volta metti in scena…il Blu come l’Oro” è un progetto transfrontaliero promosso dall’Associazione culturale Opera Viva con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Unione Italiana, Comune di Monfalcone, INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, CAN di Pirano e National Institute of Biology di Lubiana, con l’ideazione e direzione artistica di Lorena Matic. Il sottotitolo “La simbologia dei colori nella geografia del territorio” fa esplicito richiamo a un prezioso elemento che connota il territorio, l’Adriatico. “Oro-blu” è infatti l’altro nome con cui si identifica il mare, matrice simbolica e funzionale tra arte e storia, quale elemento di unione tra genti, culture e territori, lungo le coste regionali e fin oltre, da Venezia fino al litorale sloveno.
SERSE
Nato nel 1952 a San Polo di Piave, vive e lavora da diversi anni a Trieste. Artista presente nelle maggiori gallerie, musei e collezioni internazionali, in Italia e all’estero, da Pechino a New York, a Parigi e in Belgio. La sua ricerca improntata sul disegno e l’uso della grafite in bianco e nero, come medium espressivo, gli consente di rappresentare la vorticosa potenza della natura.
MASSIMO GARDONE
Nato nel 1961 a Genova, cresciuto a Palermo, vive e lavora a Trieste, dove ha fondato lo Studio Azimut. Inizia dedicandosi a progetti fotografici per il mondo della danza e del teatro, successivamente la sua ricerca creativa prosegue in Polaroid di grande formato e dagli anni ’90 si specializza nello still life lavorando su più livelli espressivi tra la fotografia, il video e il design.
GANI LLALLOSHI
Nato nel 1965 a Pristina (Kosovo) dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti, ha proseguito poi gli studi specializzandosi in pittura e grafica all’Accademia di Lubiana, in seguito a Parigi e Berlino. Attualmente vive e lavora in Slovenia, a Portorose. Tutti i suoi cicli pittorici sono autobiografici, riflessioni e osservazioni dell’ambiente circostante e della realtà.
CABIRIA LIZZI
Nata del 1999 a San Daniele del Friuli, vive e lavora a Gemona del Friuli. Dal 2016 esprime la propria trasversalità creativa in fotografie, video e performance coreutiche. Studia al DAMS di Gorizia – Discipline dell’audiovisivo, dei Media e dello Spettacolo e collabora alla realizzazione di video per Festival ed eventi nel mondo dell’arte.
da comunicato stampa