GEOgrafie Festival
Scrivere la terra, Leggere la terra
Monfalcone, 23/27 settembre 2020
DOMENICA 27 SETTEMBRE CHIUDE GEOGRAFIE FESTIVAL 2020: COME SUPERARE LA PANDEMIA, NELL’INEDITO RACCONTO TRA MUSICA E PAROLE CON BEPPE SEVERGNINI E CARLO FAVA. ANNULLATO L’INCONTRO CON MARCELLO VENEZIANI PER SERI MOTIVI PERSONALI DELL’AUTORE. PROTAGONISTA DOMENICA ANCHE TRE SCRITTRICI: ROMINA CASAGRANDE CON IL SUO ROMANZO CHE RIACCENDE LA MEMORIA SU UNA VICENDA ITALIANA DIMENTICATA. MEMORIA NON SOLO STORICA, MA ANCHE PERSONALE NELLA TRIESTE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, NEL ROMANZO DI CRISTINA GREGORIN. FINO ALL’ESORDIO DI VERONICA GALLETTA, PREMIO CAMPIELLO OPERA PRIMA. TERMINA LA SECONDA EDIZIONE DI GEOGRAFIE FESTIVAL, TRA MUSICA, POESIA, VISITE GUIDATE E LETTURE IN ROCCA. CONCORSO VETRINE: ASSEGNATO OGGI IL PREMIO PER LA VETRINA MIGLIORE A TEMA GEOGRAFIE AD ACCONCIATURE CARMEN DI VIA GARIBALDI, PER LA FANTASIA L’ORIGINALITÀ E LA CREATIVITÀ.

Prefigurare i tempi che ci porteranno oltre la pandemia è la sfida della giornata conclusiva di GEOgrafie Festival, al gran finale domenica 27 settembre a Monfalcone per iniziativa dell’Amministrazione comunale in sinergia con Fondazione Pordenonelegge e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
A scrivere le pagine dell’ultima giornata di festival in piazza della Repubblica, alle 18.30 il giornalista ed editorialista Beppe Severgnini, affiancato dal musicista e cantante Carlo Fava in uno spettacolo tra voce e musica che chiuderà la seconda edizione di GEOgrafie. “Una stranissima primavera” titola l’evento scenico che ripercorre la “lezione” della pandemia. Se dalla bufera covid siamo usciti diversi, peggiori o migliori, Beppe Severgnini se lo chiede proprio nel recentissimo “Neoitaliani. Un manifesto”, appena uscito per Rizzoli: “direi: non siamo andati indietro – commenta il giornalista – a modo nostro, siamo andati avanti. Siamo stati costretti a trovare dentro di noi – nelle nostre città, nelle nostre famiglie, nelle nostre teste, nel nostro cuore – risorse che non sapevamo di possedere”.
Due osservatori del mondo ma anche tre narratrici, i protagonisti di questa ultima giornata di festival domenica. Alle 11 in piazza della Repubblica Romina Casagrande riaprirà il libro della memoria su una vicenda italiana e una storia di grande amicizia, solitudine, affetto e paura. Racconterà il suo “I bambini di Svevia” (Garzanti), intervistata da Pietro Spirito. I “bambini di Svevia” sono stati migliaia, costretti ad affrontare un terribile viaggio a piedi attraverso le montagne per raggiungere le fattorie dell’Alta Svevia ed essere venduti nei mercati del bestiame. Scappati dalla povertà, credevano di trovare prati verdi e tavole imbandite, e invece non ebbero che duro lavoro e un tozzo di pane. Edna, l’anziana protagonista, ritorna in quei luoghi per raccontare una storia memorabile e commovente. Ad aprire il pomeriggio, alle 15.30, sarà Cristina Gregorin intervistata da Gioia Meloni che presenterà il suo romanzo “L’ultima testimone” (Garzanti), ambientato a Trieste nella Grande Guerra. “Cercate Francesca perché solo lei sa la verità”: lo dice un uomo anziano che sta morendo. Le sue ultime, poche, semplici parole stravolgeranno la routine che la donna si è costruita con difficoltà negli anni. In quella città, quando era solo una ragazzina, ha assistito a qualcosa che ha voluto dimenticare. Qualcosa che riconduce a un passato oscuro: soldati di opposte fazioni, delazioni, vendette in una città sospesa tra frontiere contese e destini incerti. Alle 17 sarà ospite di GEOgrafie Veronica Galletta, che, in dialogo con Federica Ribolli, parlerà del suo esordio narrativo, il romanzo “Le isole di Norman” (Italo Svevo Edizioni) con cui ha conquistato il Premio Campiello Opera Prima. Elena abita sull’isola di Ortigia insieme al padre e alla madre, che vive chiusa in camera da diversi anni, circondata da libri che impila secondo un ordine chiaro solo nella sua testa. Quando all’improvviso la donna va via di casa, Elena cerca di elaborare la sua assenza dando inizio a un viaggio rituale attraverso i luoghi dell’Isola.
Narrativa e commistione tra le arti espressive per completare il programma. Alle 12 in piazza Cavour spazio alla musica etnofolk irlandese e dell’est europeo che sarà proposta dalla band I Benandanti. Dalla musica alla poesia, per ascoltare da vicino una delle voci regionali più significative, il poeta Ivan Crico che alle 16 presenterà l’antologia “L’antro siel del mondo” pubblicata per la collana Gialla Oro, di LietoColle e FondazionePordenonelegge, intervistato da Paolo Medeossi. E ancora spaziando tra le arti visive, le cartoline dipinte di Max Fabian raccolte nel volume curato da Patrizia Ugrin per Nuove Edizioni della Laguna alle 16 in piazzetta Unità d’Italia.
A completare il programma di incontri e iniziative di domenica, ultima giornata di festival, saranno molti eventi collaterali: dall’incontro rivolto ai ragazzi per GEOgrafie Young con Mariapia De Conto e Alice Maddalozzo Della Puppa intorno alle “Amicizie nell’orto”, alle passeggiate, visite, letture all’aperto. Alle 10 la Passeggiata nel Villaggio Operaio di Panzano (annullata in caso di pioggia, partenza dall’Europalace Hotel alle 10) e successiva visita guidata al MuCa – Museo della Cantieristica di Monfalcone (Durata 2 ore circa. Su prenotazione: info@mucamonfalcone.it / tel. 0481.494901). E ancora, letture alla scoperta della fortezza cittadina con Lettori in Cantiere, per bambini e famiglie, alle 10.30 nella Rocca di Monfalcone. Appuntamento alla scoperta dei nuovi tracciati cicloturistici di Fiab, da Verona a Trieste, confluiti nella guida edita da Ediciclo Editore e in collaborazione con Fiab Monfalcone Bisiachinbici “Ciclovia Aida est” di Antonio Dalla Venezia e Corrado Marastoni alle 11 in piazzetta Unità d’Italia.
Concorso Vetrine: assegnato oggi il premio per la Vetrina migliore a tema geografie ad Acconciature Carmen di via Garibaldi, per la fantasia l’originalità e la creatività.
Info e dettagli: Gli accessi in sala sono previsti mezz’ora prima dell’orario degli incontri. Per info geografiemonfalcone.it

comunicato stampa