CORORGANO: PRIMO CONCERTO IL 27 LUGLIO A TRIESTE
POI TRASFERIMENTO IN FRIULI: A TALMASSONS E MARANO
Gran finale a Prato Carnico e ad Aquileia
UDINE – Cororgano è un festival di musica corale che il Coro Polifonico di Ruda organizza da circa 25 anni. Prevalentemente nella regione Friuli Venezia Giulia, ma in diverse occasioni anche nelle vicine Austria e Slovenia. Diversi sono gli obiettivi del festival che solitamente si sviluppa durante i mesi estivi, da luglio a settembre. Il primo obiettivo è quello di promuovere la musica corale in tutte le sue espressioni: dalla musica medievale al barocco, dal Romanticismo alla musica contemporanea. Con protagonista, ovviamente, sempre il coro nelle sue varie formazioni: a voci pari, maschile e femminile, di voci bianche o a voci miste.
Altro obiettivo è quello di valorizzare le nuove opere. Quasi ogni anno il coro commissiona delle musiche a giovani autori reginali che poi vengono proposte all’ascolto del pubblico nel corso dei vari concerti. Un lavoro che punta sia a valorizzare le nuove leve della musica corale, ma anche ad abituare il pubblico a nuove sonorità. Le proposte sono sia di musica sacra, ma anche di musica profana. Cororgano poi si prefigge, visto il periodo estivo della sua ‘andata in onda’, di interessare alle sue proposte anche il pubblico di vacanzieri che tra Lignano e Grado affollano la riviere dal Friuli Venezia Giulia durante i mesi estivi. Va precisato che questa scelta è sempre stata vincente nel senso che i concerti sono sempre stati seguiti da centinaia di appassionati e di turisti.
Centrale nello sviluppo del progetto, poi, è stata la valorizzazione e in alcuni casi la riscoperta degli organi della regione. Il Friuli Venezia Giulia – a tutti non è noto – è la regione italiana con il più alto numero di strumenti per abitante. Un record che la regione ha difeso soprattutto dopo il terremoto del 1976 con una costante e radicale campagna di restauro. Oggi in regione si possono ascoltare organi Dacci, Zanin, Callido, Bossi, Mascioni, De Lorenzi, ecc. tutti funzionanti e ben conservati. Questo obiettivo, poi, va di pari passo con la decisione del Polifonico, assunta nel 2002, di procedere alla catalogazione di tutti gli organi della regione suddivisi per la quattro diocesi. Ad oggi, alla collana, mancano solo due volumi dell’arcidiocesi di Udine. Alla fine sarà un lavoro ciclopico che farà del Friuli Venezia Giulia l’unica regione a potersi fregiare di un’opera simile.
L’edizione 2020 di Cororgano non sfugge a questi obiettivi. Il primo concerto in cartellone è in programma a Trieste lunedì 27 luglio nella chiesa di largo Panfili: alle ore 21.00 sarà di scena il coro giovanile Artemia di Torviscosa, diretto da Denis Monte, uno dei complessi corali giovani più importanti d’Italia che potrà utilizzare l’organo che fu di Julius Kugy nella chiesa evangelico luterana della città. Poi Cororgano si trasferirà in Friuli: due i concerti in programma rispettivamente a Talmassons (organo Zanin) il 10 agosto e a Marano Lagunare (organo Dacci) il 30 agosto: suoneranno rispettivamente il duo Enrico e Valeria Zanovello e l’organista Manuel Tomadin. Infine due i concerti del Polifonico: uno in Carnia a Prato il 3 settembre e l’altro nella grande basilica di Aquileia domenica 27 settembre.
Comunicato stampa