Il Festival Maravee Dress sale su palco all’aperto! Al Castello di Colloredo di Monte Albano, sabato 18 luglio alle ore 21.00, con lo spettacolo Abiti in Fieste del Teatro Incerto. Per inscenare uno stimolante dialogo fra lo spettacolo contemporaneo e significativi siti storici del Friuli Venezia Giulia, offrendo il segnale di una ripartenza della scena culturale all’insegna dell’ottimismo e nel pieno rispetto delle norme vigenti in merito all’emergenza sanitaria.Ideato e diretto daSabrina Zannier, gestito dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della RegioneFriuli Venezia Giulia, dei Comuni di Grado e Gemona del Friuli, delle slovene Obalne Galerije Piran e dellaCP&Partners,Maravee Dress che ringrazia il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, la Comunità Collinare e ilComune di Colloredo per la collaborazione all’evento in castello- affronta il tema dell’abito scoprendone tra le sue pieghe il valore simbolico, sociale e antropologico, per svelarne la cerniera tra interno ed esterno.In una programmazione serrata, dopo l’apertura diMotivi di natura \ Benedetti lifea Grado (visitabile fino al 31luglio alla Casa della Musica dalle 19.30 alle 22.30 tutti i giorni tranne lunedì)il primo palco di Maravee sotto le stelle vede in scena Fabiano Fantini, Elvio Scruzzi e Claudio Moretti. Sono proprio loro, gli inconfondibili autori-attoridelTeatro Incerto, a traghettarci dallo sconforto verso la sua risoluzione. Anche grazie agli straordinari abiti della designerRomina Dorigo, che facendo leva sul recupero e la valorizzazione del passato, disegnano fra corpo e mente l’identità gioiosa e consapevole di un presente futuribile, identificato nella simbologia del viaggio, affidata ad una valigia!Adattato per Maravee nella variante Abiti in Fieste, lo spettacolo Fiestein lingua friulana è un viaggio tenero e struggente alla ricerca di un amore perduto il tentativo di riprendere in mano la propria esistenza e ritrovare la gioia di vivere nonostante le avversità. Uno spettacolo divertente, ma che non rinuncia a scandagliare l’animo umano, fra battute e situazioni surreali, restituendo anche all’abito il ruolo di rigeneratore d’identità, reale o fittizia.Un testo scritto fra invenzione e ispirazione a modelli letterari – da Kafka al teatro di Harold Pinter – ma che si trasforma sulle tavole del palcoscenico nell’inconfondibile e originale stile del Teatro Incerto.Francesco sta per compiere sessant’anni. È depresso. Da un po’ vive nel bed & breakfast della signora Grubach. Sta facendo colazione, quando irrompono nella stanza due strani individui, Augusto e Benito, mandati da una fantomatica organizzazione per festeggiare il suo compleanno.Francesco non vuole far festa, ma non riesce a sottrarsi alla loro calcolata insistenza, che lo porta a raccontare di sé e dei suoi turbamenti.Machi sono i due misteriosi individui? E quale segreto nasconde Francesco? Domande che ammiccano a risposte dal sapore metaforico, tracciando un ulteriore passo sul sentiero di un Festival che ama sorprendere, stimolando nuovi interrogativi sul sottile crinale fra realtà e finzione…

Comunicato stampa