FILM, MOSTRE, INCONTRI, SEMINARI
VINCITORI DELLA IV EDIZIONE
SI È CONCLUSA DOMENICA 17 GIUGNO A SPILIMBERGO LA QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL LE GIORNATE DELLA LUCE, DEDICATO AGLI AUTORI DELLA FOTOGRAFIA DEL NOSTRO CINEMA CONTEMPORANEO – IDEATO DA GLORIA DE ANTONI CHE LO DIRIGE CON DONATO GUERRA: PRESENTE ALLA SERATA DELLA PROCLAMAZIONE DEI VINCITORI IL PREMIO OSCAR NICOLA PIOVANI
IL PREMIO DELLA GIURIA TECNICA COSÌ COME QUELLO DEL PUBBLICO E DEI GIOVANI È ANDATO A FRANCESCA AMITRANO PER IL FILM “AMMORE E MALAVITA”
Si è conclusa l’edizione 2018 del festival “Le Giornate della Luce”, manifestazione ideata da Gloria De Antoni, che la dirige con Donato Guerra, nata in omaggio agli Autori della fotografia del nostro cinema contemporaneo, che ha visto sfilare in quest’ultima settimana a Spilimbergo – con incursioni anche a Gemona, Sequals, San Vito al Tagliamento e Codroipo – grandi protagonisti del cinema, con proiezioni, omaggi, mostre e incontri.
In un affollato Cinema Miotto si è svolta la proclamazione dei vincitori che ha messo d’accordo tutte e tre le categorie: sia il Quarzo di Spilimbergo – Light Award, che Il Quarzo dei Giovani e Il Quarzo del Pubblico (Premi realizzati da Friul Mosaic) per il miglior Autore della Fotografia del cinema italiano per il 2018 sono andati a Francesca Amitrano, che ha firmato la luce del film-rivelazione di questa stagione, il musical Premio David di Donatello Ammore e malavita, di Antonio e Marco Manetti (con Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Claudia Gerin).
La Giuria tecnica – costituita quest’anno dai critici cinematografici Oreste De Fornari Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri, l’attrice Ottavia Piccolo, il regista e sceneggiatore Giacomo Campiotti, il fotografo e Autore della fotografia spagnolo Ferran Parades Rubio e il direttore del Premio internazionale Sergio Amidei Giuseppe Longo – ha assegnato il premio a Francesca Amitrano con la seguente motivazione: “perché costruisce con la leggerezza del musical una suggestiva tavolozza cromatica, evitando l’esotismo alla moda del paesaggio partenopeo, criminalmente bello. I suoi interventi critico-luministici sono infatti ora drammatici ora comici, sia surreali sia noir, demenziali e grotteschi. E anche perché riconfigura con la complicità dei fratelli Manetti il racconto di genere etnico attraverso un’eresia espressiva. Siamo infatti di fronte a una fotografia che non mostra per raccontare, ma racconta per mostrare”.
La serata finale è stata anche preziosa occasione per rinnovare il ricordo di Michela, la ragazza di Spilimbergo vittima di femminicidio, di cui ricorrevano proprio in questi giorni i due anni dalla tragica morte. L’omaggio ha suggellato questa quarta edizione con la partecipazione del maestro Premio Oscar Nicola Piovani che ha accompagnato con qualche nota i ragazzi del Coro dell’Istituto Comprensivo Meduna–Tagliamento di Valvasone Arzene diretti da Carla Brovedani: una presenza davvero d’eccezione che ha sancito il successo di un’edizione particolarmente ricca di ospiti e di eventi, premiata dal consenso e l’attenzione del pubblico.
comunicato stampa