L’auspicio condiviso, in queste settimane, è certamente quello di uscire prima possibile “a riveder le stelle”: nell’attesa che gli eventi culturali possano ritrovare la loro normalità di fruizione, Fondazione Pordenonelegge annuncia la sua adesione al primo Dantedì, mercoledì 25 marzo 2020. È la giornata dedicata a Dante Alighieri per iniziativa del Governo italiano, nella data istituita come l’inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia.

Proprio in questa occasione il MiBACT invita tutti, dalle 12.30, a leggere Dante e a riscoprire i versi della Commedia, alimentando letture in streaming, performance e condivisioni dedicate a Dante attraverso gli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante. In collaborazione con l’Associazione Italianisti e il Gruppo Dante Adi, Fondazione Pordenonelegge partecipa alla celebrazione del sommo Poeta, simbolo della cultura e della lingua italiana, prezioso valore di riferimento in un contesto che impegna strenuamente il nostro Paese. Mercoledì mattina, alle 12.30, alle 15 e alle 17 sui social di Fondazione Pordenonelegge (facebook, instragram, twitter) saranno messe online tre video lezioni inedite affidate a due dantisti di fama, Alberto Casadei e Giuseppe Ledda, e a una scrittrice e poetessa, Laura Pugno. Ogni lezione sarà dedicata a una Terzina della Divina Commedia, una per cantica: seguendo il filo rosso dell’opera e della vita travagliata del Poeta, troveremo una ragione in più per sentirci uniti, e affrontare con solidarietà reciproca una situazione così difficile. Link di riferimento: www.dantenoi.it  www.italianisti.it
«La passione per i libri è più viva che mai – sottolinea il presidente di Fondazione Pordenonelegge Giovanni Pavan – Covid-19 ha modificato le nostre abitudini e modalità di lavoro, ma ha acceso la nostra fantasia nell’inventare ogni giorno nuove proposte per incontrare il pubblico laddove è possibile, nelle agorà virtuali che ci mette a disposizione la rete. Gli eventi culturali favoriscono, anche in situazioni critiche, un clima di condivisione e di crescita sociale ed economica: per questo pordenonelegge non si ferma, così come non si era fermato nel 2001, poche ore dopo l’episodio delle Torri Gemelle, e col default economico del 2008. È noto a operatori e istituzioni l’indotto che manifestazioni e festival producono sul territorio, sapremo tutti essere un volano prezioso per la ripresa dalle crisi pandemica».

Mercoledì, alle 12, partirà dunque Alberto Casadei, commentando i celebri versi d’inizio del XXXIII canto dell’inferno, dedicati al Conte Ugolino: “La bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a’ capelli / del capo ch’elli avea di retro guasto” e soffermandosi in particolare sul grande talento narrativo di Dante, capace di unire il più crudo realismo al sublime metafisico. Seguirà Laura Pugno con i versi del XXX canto del Purgatorio: “Per dicere a Virgilio: Men che dramma / di sangue m’è rimasa che non tremi; / Conosco i segni de l’antica fiamma”, scattando un’istantanea di un momento di svolta della Commedia, quando Dante percepisce, e comunica a un Virgilio già lontano, la presenza di Beatrice e la potenza della poesia e dell’amore; e chiuderemo con Giuseppe Ledda e i versi 39-42 del XXX canto del Paradiso: “del maggior corpo al ciel ch’è pura luce: // luce intellettüal, piena d’amore; / amor di vero ben, pien di letizia; / letizia che trascende ogne dolzore!” in cui il grande poeta spiega come il vero Paradiso sia un cielo di luce non corporea ma puramente spirituale e intellettuale, quindi in sé inconoscibile per un uomo vivente, la cui conoscenza parte sempre dai sensi.

Alberto Casadei insegna Letteratura italiana all’Università di Pisa. Si è occupato di testi dal Tre al Cinquecento, nonché di poesia e narrativa contemporanee, anche in una prospettiva comparatistica e teorica. Ha pubblicato numerosi volumi, fra cui Biologia della letteratura. Corpo, stile, storia (il Saggiatore 2018), vincitore della sezione di saggistica del premio internazionale “Mondello”. Fra i suoi studi danteschi, si ricordano Dante oltre la “Commedia” (il Mulino 2013) e Dante: nuovi accertamenti e punti critici (Franco Angeli 2019). Laura Pugno è autrice di poesia, prosa, saggi e testi teatrali. Tra gli ultimi libri, i romanzi “La metà di bosco” e “La ragazza selvaggia”, Marsilio 2018 e 2016; il saggio “In territorio selvaggio”, Nottetempo 2018, e le raccolte di poesia “L’alea”, Perrone 2019, e “I legni”, Pordenonelegge 2018. Ha vinto il Premio Campiello Selezione Letterati, il Frignano per la Narrativa, il Dedalus e il Libro del Mare. Collabora con L’Espresso e Le parole e le cose e cura, con Andrea Cortellessa e Maria Grazia Calandrone, la collana di poesia “I domani” dell’editore Aragno. Ha ideato il Festival diffuso di poesia e scrittura I quattro elementi e la Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea. Dal 2015 dirige l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Giuseppe Ledda è professore associato di Letteratura italiana all’Università di Bologna. Si occupa soprattutto di studi danteschi e medievali. Tra le sue pubblicazioni i volumi La guerra della lingua. Ineffabilità, retorica e narrativa nella «Commedia» di Dante, Ravenna, Longo, 2002; Dante, Bologna, il Mulino, 2008; La Bibbia di Dante, Torino, Claudiana, 2015; Leggere la «Commedia», Bologna, Il Mulino, 2016; Il bestiario dell’aldilà. Gli animali nella «Commedia» di Dante, Ravenna, Longo, 2019. È condirettore della rivista dantesca «L’Alighieri». È membro del Consiglio scientifico della Società Dantesca Italiana e del Comitato direttivo della rivista «Studi Danteschi»

Comunicato Stampa